Riserva della biosfera Unesco per l'area del media Po
Candidare ufficialmente entro
settembre l'area del medio Po al riconoscimento da parte
dell'UNESCO di riserva della biosfera secondo il programma MAB,
(Man and the Biosphere Programme), avviato negli anni '70, con lo
scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la
perdita di biodiversità attraverso programmi di
ricerca.
E' quanto deliberato all'unanimita' dal Consiglio Provinciale di
Mantova. L'ente di Palazzo di Bagno, con questo atto, si impegna a
supportare i Comuni mantovani rivieraschi del Po nelle azioni che
svilupperanno sulla base del protocollo d'intesa sottoscritto dagli
stessi enti.
La Provincia metterà a disposizione i materiali e le
informazioni disponibili presso l'ente che si renderanno necessarie
per la predisposizione della documentazione a supporto della
candidatura.
Scopo della proclamazione delle riserve del Po come riserve della
biosfera è quello di promuovere e dimostrare una relazione
equilibrata fra le comunità umane e gli ecosistemi. UNESCO
ha gia' riconosciuto come riserve della biosfera altri territori
lungo l'asta del Po: il Delta, le colline del Po Torinese e l'area
del Monviso. L'ipotesi dunque di un'area mediana del fiume avrebbe
il senso di ricucire tale percorso, creando per il futuro la
possibilità di uno sguardo d'insieme sul fiume.
L'area della Media Valle del Po, caratterizzata da un'enorme
ricchezza in termini di patrimonio ambientale, di storia,
architettura e produzioni agro-alimentari di pregio, rappresenta il
principale corridoio est-ovest del sistema ecologico del Nord
Italia ed è riconosciuto da Regione Lombardia come Corridoio
primario della Rete Ecologica Regionale e inserito nel Primo
livello della Rete Verde Provinciale.
La Provincia come gestore della zona di protezione speciale
"Viadana Portiolo San Benedetto Po, Ostiglia", è impegnata
nella riqualificazione delle aree perifluviali con un importante
progetto di riforestazione delle aree demaniali del Po; inoltre ha
attivato programmi mirati per la mobilità lenta e per lo
sviluppo della fruizione e dell'ecoturismo, che hanno conseguito
impulso e valorizzazione, grazie anche all'istituzione del SIPOM
(Sistema aree protette Oltrepo mantovano) ed al conseguente
strumento della CETS (Carta europea del turismo sostenibile), che
ha rafforzato la cooperazione tra gli operatori locali e aumentato
l'attrattività del territorio.
Oltre a ciò è stato operato un costante presidio e
vigilanza sulle fasce fluviali del Po, a contrasto di
attività antropiche illecite a forte impatto
(attività estrattiva, pesca di frodo, attività di
fuori strada etc…). Tutte queste iniziative, condotte in
sinergia con il sistema delle aree protette, i Comuni e gli organi
di vigilanza, hanno permesso di contenere il degrado e migliorare
lo stato di conservazione dell'ambiente e del paesaggio
fluviale.
Al protocollo d'intesa hanno aderito:
- Regione Lombardia
- Regione Emilia Romagna
- Autorità di bacino del fiume Po
- Università degli Studi di Parma, Dipartimento di
Bioscienze
- Legambiente ONLUS
- comuni rivieraschi interessati alla candidatura : Borgofranco sul
Po, Carbonara di Po , Sermide e Felonica ,Gonzaga , Magnacavallo,
Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano, Poggio
Rusco, Quingentole, Quistello, Revere, San Benedetto Po, San
Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia,
Sermide, Serravalle a Po, Sustinente, Suzzara, Villa Poma, Viadana,
Dosolo, Marcaria, Pomponesco e Roncoferraro.