Ambiente

Demanio idrico - Dove è possibile reperire la modulistica per presentare istanze di concessione, volture di concessioni o richieste di cancellazione dai ruoli per il pagamento del canone?

Presso l'U.R.P. e presso l'Ufficio Demanio Idrico della Provincia. La modulistica può anche essere scaricata direttamente dal sito web della Provincia cliccando qui

Demanio idrico - Come viene calcolato il canone di concessione?

Ogni anno la Regione Lombardia, attraverso apposito Decreto, aggiorna l'importo dei canoni annui di concessione in base all'incremento dell'indice Istat. Il canone è differenziato in base all'uso dell'acqua (es. igienico, potabile, irriguo, scambio termico, idroelettrico, ecc.). L'importo è calcolato in base alla portata media annua derivata (per l'uso irriguo, in base alla portata media derivata durante la stagione irrigua), espressa in l/s; per l'uso idroelettrico, in base alla potenza (kW) dell'impianto. Presso l'Ufficio demanio Idrico sono disponibili le tabelle aggiornate con le relative modalità di calcolo.

Demanio idrico - Come vengono generati i bollettini di pagamento relativi ai canoni di concessione per utilizzo di acque pubbliche emanati dalla Struttura Tributi Regionale?

 Le Province sono collegate in rete con la Regione Lombardia attraverso un server che gestisce una Banca Dati denominata "Catasto Utenze Idriche"nella quale sono stati inseriti tutti i dati relativi alle concessioni per utilizzo di acque pubbliche rilasciate. La generazione in automatico dei bollettini per il pagamento del canone viene eseguita direttamente dalla Struttura Tributi della Regione Lombardia in base alle informazioni contenute nella suddetta Banca Dati.

Demanio idrico - Chi è tenuto al pagamento del canone annuo di concessione per l'utilizzo di acque pubbliche?

Tutti gli utenti che utilizzano acque pubbliche, sia da corsi d'acqua sotterranei (pozzi, sorgenti) che superficiali (fiumi, canali, laghi, ecc.)a qualunque scopo adibiti, ad eccezione degli utenti che derivano acque sotterranee per scopo domestico mediante perforazioni di pozzi che non intercettano risorse qualificate, che non superano la portata massima di 1 l/s ed un volume complessivo di 1.500 mc/anno.