Cantiere di Villa Strozzi, il 29 marzo 2024 la fine dei lavori per la realizzazione dei laboratori di meccatronica
E a fine anno pronto anche il giardino storico
A settembre 2025 sarà completato il recupero del
complesso
Tre cantieri aperti, decine di operai al lavoro, ponteggi che avvolgono il corpo centrale del complesso e una grande gru che dall'alto sembra vegliare sulla villa e sulle pertinenze.
Procedono speditamente i lavori per il restauro e recupero funzionale con miglioramento sismico di Villa Strozzi a Palidano di Gonzaga gravemente danneggiata dal terremoto del 2012 e contestualmente avanzano gli interventi per il restauro del giardino storico, grazie ai fondi del PNRR. Ma il cantiere in fase più avanzata è quello dove si stanno realizzando i due laboratori per l'indirizzo meccatronica: entro il corrente anno scolastico i nuovi spazi saranno consegnati alla dirigente dell'Istituto e gli alunni potranno utilizzare i tanto attesi laboratori con le relative attrezzature già da questo anno scolastico. Di 400 mila euro lo stanziamento dell'Amministrazione Provinciale (coperti con risorse proprie di bilancio) per dotare la scuola di spazi all'avanguardia per i frequentanti dell'indirizzo meccatronica.
"I due progetti di recupero, del parco storico e della villa, una volta terminati, restituiranno alla comunità mantovana un bene pubblico di grande valenza culturale e artistica nella sua completezza, un esempio di villa signorile settecentesca dell'agro padano e uno spaccato della vita del tempo" ha commentato il presidente della Provincia Carlo Bottani che ieri ha effettuato un accurato sopralluogo ai tre cantieri accompagnato dal dirigente dell'Area Pianificazione territoriale e della navigazione - edilizia - ambiente dell'ente Alessandro Gatti .
Il Parco
Per il Progetto di restauro e valorizzazione del giardino storico di Villa Strozzi la Provincia ha ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro grazie alla candidatura dell'intervento nell'ambito del PNRR, Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 - Cultura 4.0 (M1C3) Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale", Investimento 2.3: "Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici" finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU.
Il parco, esteso su oltre 50 mila metri quadrati, si trovava in condizioni di grande degrado per la mancanza di interventi di manutenzione continuativa: parassiti, malattie, insetti e particolari condizioni climatiche avevano compromesso lo stato di salute di molte specie arboree causando seccume di rami e di piante con un elevato rischio di cedimenti. Lo spontaneismo botanico rendeva i percorsi pressoché illeggibili, gli elementi architettonici si trovavano in stato di degrado e a rischio collasso, il laghetto si stava insabbiando per mancanza di ricircolo delle acque divenute stagnanti e ricoperte di alghe. Le sponde del laghetto risultavano totalmente ricoperte da vegetazione infestante e le antiche scale, sicuramente ancora presenti e visibili fino agli anni '70, erano sparite sotto uno strato di terra accumulata nel tempo. L'impostazione architettonica ottocentesca era resa poco godibile dalla crescita spontanea di nuovi alberi, dalla morte di esemplari arborei, dalla perdita degli elementi botanici minori, dal mancato rinnovo delle pavimentazioni dei percorsi, dal degrado degli elementi architettonici. Il cattivo stato di salute di diverse specie arboree limitava molto la fruibilità del parco e quindi la sua funzione didattica. Con i lavori in corso sono stati potati e abbattuti gli alberi a rischio alto di cedimento, con l'obbiettivo più in generale di restaurare il parco per restituire alla Comunità un luogo perduto e ormai poco conosciuto e divulgarne la storia architettonica, paesaggistica e la valenza sociale che ha avuto nel corso dei secoli nel tessuto agricolo del territorio. E' in corso la messa a dimora delle aiuole e di nuove piante.
Tutti gli interventi nel parco dovranno concludersi entro la fine di quest'anno.
Tra le azioni progettuali rientrano:
- un impianto di illuminazione per garantire la sicurezza del parco e la fruibilità nelle ore serali
- un impianto di irrigazione esteso su gran parte della superficie del parco per la cura delle aiuole e degli alberi monumentali;
- dispositivi e supporti didattici da inserire nel parco (sito Web per informazioni e prenotazioni, totem segnaletici e didattici).
Il restauro della villa
Villa Strozzi è un vasto complesso edilizio-fondiario, formato da edifici di epoche e tipologie diverse, "dimora padronale" della famiglia Strozzi. Il nucleo originale risale al XVI secolo mentre la forma attuale è della metà del XVIII secolo. La villa ha subito pesanti danneggiamenti con il sisma del 2012, a cui è seguito il progetto per il recupero e il miglioramento sismico, attualmente in appalto del valore di oltre 13 milioni di euro. La villa venne venduta nel 1919, e destinata prima a Istituto per Frenastenici e dal 1952 vi venne fondata un'importante scuola d'agraria. Nel 1974 l'Amministrazione Provinciale di Mantova acquistò la villa e il parco, attualmente sede dell'Istituto di Agraria, mentre i rimanenti edifici rurali sono sede di una Cooperativa Sociale Onlus.
Le attività ultimate :
- realizzazione di parcheggio sul lato est della villa;
- scrostamento di intonaci interni al piano terra e primo ed esterni per una fascia di circa tre metri;
- demolizione di gran parte delle pavimentazioni interne al piano terra e primo;
- rimozione di pavimentazioni in cotto con accatastamento del materiale per il successivo riutilizzo;
- scavi interni ed esterni e realizzazione del consolidamento delle fondazioni all'interno e all'esterno;
- realizzazione di pali di fondazione nella zona della scala esterna di nuova realizzazione;
- realizzazione di messa in sicurezza degli apparti decorativi in stucco e delle decorazioni murarie;
- realizzazione di percorsi pedonali protetti all'interno del cortile principale;
Sono ora in corso i lavori sulla copertura della torretta, di realizzazione del corpo scala e ascensore e prosegue la messa in sicurezza degli apparati decorativi.
Fine lavori prevista a settembre 2025 (l'intervento è stato appaltato dal Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna su progetto redatto dal raggruppamento temporaneo costituito da Politecnica Ingegneria ed Arch. Soc. Coop. di Modena - COPRAT di Mantova - BCD progetti srl di Roma - Arch. Monica Nascig di Mantova - Dr.ssa Maria Ceriotti di Mantova - Ing. Alberto Moretti di Udine- La spesa complessiva dell'intervento sarà di 13.200.000 euro di cui 4.200.000 della Provincia e 9.000.000 del Commissario delegato al sisma.