Nuovo ponte di San Benedetto, il giudice ordina a Toto la ripresa dei lavori

  
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La sospensione dei lavori da parte di Toto s.p.a. Costruzioni Generali non può ritenersi giustificata. Per questo il giudice del Tribunale di Brescia ha ordinato a Toto s.p.a. Costruzioni Generali la riapertura del cantiere per il nuovo ponte sul Po tra San Benedetto e Bagnolo San Vito e la ripresa dei lavori in adempimento del contratto di appalto stipulato con la Provincia di Mantova. Nell'ordinanza, emessa oggi dopo l'udienza di martedì scorso, il Tribunale di Brescia stabilisce anche la data per la ripresa delle attività: entro il 14 settembre 2020 e fissa in 5.000 euro la somma che Toto Costruzioni Generali dovrà corrispondere alla Provincia di Mantova per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del presente provvedimento.

E' stato quindi di fatto accolto integralmente il ricorso dell'amministrazione di Palazzo di Bagno e sostenuto dall'Area Lavori Pubblici e Trasporti dell'ente ed in primis dal il presidente Beniamino Morselli e dal dirigente Giovanni Urbani affinché fosse ordinato a Toto s.p.a. Costruzioni generali l'immediata e   incondizionata riapertura del cantiere e la ripresa dei lavori oggetto dell'appalto.

Toto s.p.a. Costruzioni Generali aveva addotto tra le motivazioni a sostengo dello stop ai lavori il fatto che la Provincia di Mantova non avesse concluso contratto di locazione con il Ministero dell'Interno che occupa i locali della caserma dei Carabinieri di via Chiassi a Mantova, immobile il cui trasferimento di proprietà costituisce parte del prezzo dell'appalto e carenze nel piano di sicurezza e coordinamento del cantiere per l'emergenza Covid.

Nell'ordinanza si legge che "all'atto della conclusione del contratto di appalto Toto era ben consapevole che l'immobile era occupato sine titulo dal Ministero dell'Interno avendovi sede il Comando Provinciale dei Carabinieri ed essendo il precedente contratto scaduto o comunque cessato. Nulla è mutato rispetto a tale situazione continuando il Ministero ad occupare l'immobile sine titulo con ovvie conseguenze in tema di indennità di occupazione.