Reddito di cittadinanza: la situazione in provincia di Mantova

  
  per enti ed imprese,   
 


I dati relativi ai beneficiari di Reddito di cittadinanza (RdC) vengono estrapolati e gestiti dai Centri per l'Impiego della Provincia di Mantova sul sistema informativo di Regione Lombardia denominato SIUL, che - a sua volta - riceve i dati tramite la cooperazione applicativa con il sistema informativo del Ministero del Lavoro - ANPAL.

Ad oggi sono stati notificati da Regione Lombardia ai CPI della Provincia i dati delle richieste dei beneficiari di RdC pervenute all'INPS fino al 15 aprile 2020.

Al 27 febbraio, prima dell'emergenza sanitaria COVID-19, per la Provincia di Mantova i beneficiari di RdC risultano complessivamente 3.405, distribuiti come segue tra i cinque Centri per l'Impiego, sulla base del criterio della residenza dei richiedenti:

CPI di Castiglione delle Stiviere 805;

CPI di Mantova 1.434;

CPI di Ostiglia 328;

CPI di Suzzara 617;

CPI di Viadana 221.

La prima attività che i Navigator hanno realizzato presso i Centri per l'Impiego è stata quella di convocare i beneficiari di RdC per effettuare le attività di verifica preliminare: verificare la sussistenza delle condizioni di esclusione o di esonero oppure verificare il rilascio della Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e aggiornare la scheda anagrafico-professionale.

Alla data del 27 febbraio, sono state convocate dai 20 Navigator assegnati alla Provincia di Mantova presso i CPI 2.220 persone, il 65% dei beneficiari presenti negli elenchi di SIUL: di queste, 319 sono state escluse e 247 esonerate dall'obbligo di partecipazione a un percorso di inserimento lavorativo o di inclusione sociale. 

In particolare, per esclusi si intendono i beneficiari di RdC che: a) non siano maggiorenni; b) siano occupati; c) frequentino un regolare corso di studi; d) siano beneficiari di pensione di cittadinanza; e) siano titolari di pensione diretta; f) abbiano età pari o superiore a 65 anni; g) siano riconosciute disabili ai sensi della L.68/99. Vengono, invece, considerati esonerati i beneficiari di RdC a) con carichi di cura in riferimento a componenti il nucleo famigliare con meno di 3 anni o con grave disabilità o non autosufficienza; b) occupati che conservino lo stato di disoccupazione in base al reddito percepito; c) frequentanti corsi di formazione.  

Lo step successivo attuato dai Navigator è la stipula del patto per il lavoro, documento nel quale sono individuate le attività di politica attiva del lavoro finalizzate all'inserimento lavorativo, gli impegni cui sono tenuti i beneficiari di RdC e le sanzioni previste in caso di mancato rispetto degli obblighi assunti nei confronti dei servizi per l'impiego. Al 27 febbraio sono stati stipulati complessivamente 216 patti di servizio/patti per il lavoro, circa il 20% dei beneficiari obbligati che si sono presentati alla convocazione.  

Si precisa infine che i CPI della Provincia di Mantova accedono ai dati - presenti sul sistema informativo regionale SIUL - dei beneficiari RdC esclusivamente di propria competenza e non su scala regionale.

Se si desidera conoscere nel dettaglio le caratteristiche socio-anagrafiche dei beneficiari nonché i numeri dei delle prese in carico dei beneficiari tenuti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro e degli esonerati ed esclusi su scala nazionale e regionale, è possibile consultare la pubblicazione di ANPAL sul sito istituzionale con i dati aggiornati al 1 aprile 2020.  Secondo tale rapporto in Regione Lombardia i beneficiari soggetti al patto per il lavoro sono 61.897, di cui 1.381 presi in carico e 669 inseriti in tirocinio.

Durante l'emergenza sanitaria, i Navigator assegnati alle Province di Regione Lombardia hanno svolto percorsi formativi mediante l'attivazione di una community di apprendimento relativamente a tematiche inerenti la gestione delle politiche attive dedicate ai beneficiari di RdC, quali profilazione qualitativa dei beneficiari di RdC, analisi dei fabbisogni complessi, incentivi ed hanno ri-costruito un kit di strumenti dei servizi,  dall'orientamento allo scouting, in base ai LEP, la mappa dei trend occupazionali e la mappa dell'offerta formativa relative ai territori di competenza.

Da giugno ANPAL servizi ha concordato con le Province lombarde un piano di lavoro in remoto fino al completamento della riorganizzazione delle attività in presenza, sulla base dei protocolli di sicurezza. Per la Provincia di Mantova  sono state concordate le attività di aggiornamento dei dati inerenti gli elenchi di beneficiari di RdC sui sistemi informativi regionale e provinciale, la verifica mediante contatto telefonico delle condizioni di esonero e di esclusione per i beneficiari inseriti nei nuovi elenchi e il supporto alla compilazione delle autocertificazioni, l'eventuale stipula dei Patti di servizio e l'erogazione di colloqui laddove possibile con modalità virtuali, tenendo conto della disponibilità di dotazioni e di competenze informatiche di un'utenza fragile.

Per quanto riguarda gli esiti occupazionali, il 30 aprile 2020 è apparso un report sul sito istituzionale di ANPAL Servizi in cui si dà conto che ha trovato lavoro una percentuale pari al 20% dei beneficiari che hanno sottoscritto un Patto di servizio presso i Centri per l'Impiego. Di questi il 61,8% sono contratti a tempo determinato, il 18,3% a tempo indeterminato, compreso l'apprendistato, mentre il resto sono contratti di somministrazione, collaborazione ed altre tipologie di breve durata.

Le Regioni in cui ci sono stati il maggior numero di assunzioni sono Sicilia (14.984), Campania (14.244), Puglia (5.895), Piemonte (4.211), Toscana (3.645) e Calabria (3.501), in linea con la provenienza delle domande che per più della metà è dalle regioni del sud e delle isole.