Soluzioni per ridurre chiusure Ponte di Torre d'Oglio

  
  per il cittadino,   per enti ed imprese,   
 

"Eravamo noi i primi a sapere che le tre soluzioni proposte non sarebbero state completamente risolutive dei problemi del ponte di Torre d'Oglio ma avrebbero permesso di ridurre i giorni di chiusura al traffico sino a 'dimezzarli' rispetto alla media degli ultimi anni". Dall'Area Lavori Pubblici e Trasporti della Provincia di Mantova non si nasconde un certo stupore per le dichiarazioni dell'assessore regionale all'agricoltura Gianni Fava che stronca dopo oltre 8 mesi le proposte contenute nello studio di fattibilità chiesto nel mese di settembre di un anno fa dalla stessa Regione ai tecnici dell'ente di Palazzo di Bagno e trasmesso puntualmente il 14 ottobre scorso. 

E in via Principe Amedeo, da Milano, non è mai arrivata nessuna comunicazione, né scritta né verbale, sugli indirizzi dello studio per migliorare il funzionamento del ponte di barche: soluzioni che si diversificano per caratteristiche e costi.

"Siamo quantomeno stupiti dalle affermazioni di Fava - replica il presidente della Provincia Beniamino Morselli -. Sapevamo che le tre ipotesi avanzate per contenere i disagi legati alle interruzioni della viabilità sul ponte di Torre d'Oglio, non sarebbero state totalmente risolutive, ma da parte nostra c'è sempre stata e rimane la piena disponibilità a confrontarci per migliorare il più possibile la funzionalità della struttura e contenere al minimo le chiusure. Proprio agli inizi di maggio, durante un incontro a Milano tra la Direzione generale Infrastrutture della Regione e i nostri tecnici convocato per definire il possibile passaggio di una parte delle strade provinciali alla rete stradale regionale, a margine, si era parlato anche di Torre d'Oglio. E in quell'occasione era stata proprio la direzione regionale a prendersi l'impegno di convocare a breve un incontro a Mantova per affrontare in modo puntuale e dettagliato i problemi relativi al finanziamento del ponte di barche. Stiamo ancora aspettando la convocazione dopo oltre due mesi".

L'attuale struttura del ponte, ristrutturato nel 2010, è una soluzione ibrida tra la parte centrale del vecchio ponte con 6 chiatte in cemento e una struttura di collegamento fra le sponde e le chiatte di nuova concezione con ponticelle in acciaio poggianti su barche sempre in cemento. Va poi sottolineato che ogni soluzione progettuale, compresa quella attuale, è fortemente condizionata dai pareri vincolanti degli enti preposti alla tutela paesaggistica e questo non sempre consente di adottare la migliore soluzione dal punto di vista funzionale.

"Nonostante la mancanza di risposte da parte della Regione sia sulle tre ipotesi dello studio di fattibilità richiestoci che sulle modalità di finanziamento degli eventuali interventi - rimarca il numero uno di Palazzo di Bagno - la Provincia per garantire la funzionalità del ponte, sta concludendo lavori di manutenzione straordinaria per 200 mila euro e mantenendo i propri impegni".