Rigenerazione del polo industriale di Mantova e del SIN, c'è il Masterplan

Presa d'atto da parte del Consiglio Provinciale

Presa d'atto da parte del Consiglio Provinciale della proposta di "MASTERPLAN per la programmazione e rigenerazione territoriale del polo produttivo di livello provinciale di Mantova est e del Sito Inquinato di interesse Nazionale - Laghi di Mantova e Polo Chimico". Il tutto si inserisce nel contesto del procedimento di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale al Piano Territoriale Regionale.

Con il Masterplan, documento di indirizzo strategico che sviluppa l'ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio, si individuano i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni per arrivare all'obiettivo finale, cioè la rigenerazione di un'area alle porte della città che presenta numerose criticità.

La L.R. 31 del 28 novembre 2014 detta precise disposizioni affinché gli strumenti di governo del territorio riducano le previsioni insediative in essere e orientino gli interventi edilizi prioritariamente verso le aree già urbanizzate, degradate o dismesse. Quella che la Regione propone è una sorta di "rigenerazione territoriale" per specifiche aree e tra quelle individuate vi è anche quella di Mantova tra il SIN e il polo industriale.

Nell'iter di adeguamento del PTCP al PTR d'accordo con il Comune di Mantova, la Provincia ha deciso di affrontare il tema della Rigenerazione Territoriale di questa zona poiché "l'areale riguarda il capoluogo; ha un indice di suolo utile netto medio alto, forte incidenza di aree da recuperare sull'urbanizzato e alta qualità dei suoli utili netti. Le dimensioni degli interventi necessari richiedono una programmazione e interventi di livello sovra comunale e regionale, anche in relazione ai rapporti intercorrenti con il territorio veronese e cremonese, nonché in relazione al ruolo di polo petrolchimico nazionale e al sistema di navigazione interna che connette il Po all'Adriatico".

Non solo: tale prima individuazione trova una corrispondenza più dettagliata nel PTCP vigente e in particolare nell'area a est del comune capoluogo, interessata da numerosi elementi di carattere sovra locale (SIN, Porto di Valdaro, polo produttivo di livello provinciale, casello autostradale, stazione ferroviaria, vaste aree fortemente compromesse da urbanizzazioni incomplete, etc.) che conferiscono quegli elementi strategici e di potenzialità legati alla rigenerazione per cui è opportuno, se non necessario, attivare un processo di co-pianificazione per raggiungere l'obiettivo comune di sviluppo e riorganizzazione territoriale.

Con questi obiettivi si è scelto di sviluppare, in un percorso che coinvolge principalmente Provincia e Comune di Mantova e poi le aziende presenti nell'area, un MASTERPLAN, che diviene quindi progetto strategico di diretta attuazione del PTCP.

Già costituito il gruppo di lavoro che ha cominciato ad elaborare i primi documenti di progetto.

Si è partiti  con la raccolta di tutte le informazioni utili alla definizione del quadro conoscitivo e successivamente con l'individuazione degli elementi progettuali esistenti o auspicati per perseguire l'obiettivo comune di riqualificazione e completamento dell'area di studio, in un'ottica di sviluppo produttivo sostenibile e compatibile con il contesto storico e ambientale.

E' stato quindi definito in modo più preciso il perimetro dell'area di studio che interessa il Polo produttivo di livello provinciale di Mantova est e il Sito Inquinato di interesse Nazionale - Laghi di Mantova e Polo Chimico nella sua interezza. L'area è delimitata in modo preciso dal perimetro del SIN, che arriva a nord-ovest fino al Ponte dei Mulini, riprende il confine dei laghi di mezzo e inferiore e della Vallazza, poi segue il tracciato dell'autostrada A22 fino all'intersezione con Via Brennero per tornare poi al confine del SIN lungo la proprietà IES. All'interno di questo perimetro è racchiusa un'area di circa 1840 ha che comprende il più grande polo produttivo di livello provinciale e allo stesso tempo la parte più ampia del sistema dei laghi di Mantova, dove si intersecano la parte storico-ambientale e quella industriale della città.

La proposta elaborata vuole cogliere le opportunità offerte dall'area e finalizzate in particolare a:

  • incentivare e promuovere uno sviluppo più sostenibile delle aziende presenti anche attraverso la riconversione dei cicli produttivi;

  • nuovi insediamenti per produzioni sostenibili (economia circolare...);

  • centro di ricerca e innovazione sulla bonifica delle aree contaminate;

  • sfruttare l'intermodalità in tutte le sue componenti; acqua, ferro e gomma, realizzando la piattaforma intermodale pubblica;

  • sfruttare la presenza di aree libere per un riuso immediato grazie all'esistente buona infrastrutturazione (autostrada, ferrovia, porto).

     


    Una prima verifica della situazione odierna, delle progettualità in corso e di quelle auspicabili per completare un sistema in grado di supportare uno sviluppo produttivo sostenibile, ha portato alla definizione di alcune proposte progettuali, riguardanti: progetti infrastrutturali e attracchi fluviali, progetti di bonifica, previsioni mitigative e/o compensative.

    La proposta di MASTERPLAN costituisce quindi un primo quadro di riferimento delle progettualità in corso o previste, già condivise dagli enti locali (Provincia e Comune).

    Il Piano può costituire il riferimento per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei progetti individuati, che vengono qui inseriti in un contesto pianificatorio univoco e condiviso.

    "A conclusione del mandato di questa Amministrazione - spiega il vice presidente con delega alla Pianificazione Territoriale Paolo Galeotti - abbiamo ritenuto opportuno che il Consiglio Provinciale prendesse atto di questa prima proposta di MASTERPLAN in quanto strumento di Indirizzo Strategico che sviluppa la Programmazione di un territorio ed è espressione della volontà di questa Amministrazione. Questo passaggio consentirà di proseguire nel lavoro di confronto interno ed esterno per arrivare ad una maggiore definizione delle progettualità già previste".

    Il Masterplan è stato redatto da un gruppo intersettoriale della Provincia che comprende i servizi:
  •  Pianificazione territoriale
  •  Progettazione stradale e ponti
  •  Inquinamento e rifiuti - SIN - AIA
  •  Opere del sistema portuale mantovano e navigazione
 Tra i progetti previsti,quello che è ad uno stato più avanzato ed è quindi più definito, è la piattaforma intermodale pubblica di cui disponiamo già di un progetto di fattibilità per realizzarla a Valdaro in area Olmo lungo. E' già stato trovato un accordo con il privato. Collegherà porto, ferrovia e casello autostradale.
I fondi sono tutti da reperire
Comunicati Stampa
Data 05-11-2020
Ora 11:16
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Rigenerazione del polo industriale di Mantova e del SIN, c'è il Masterplan
Descrizione breve Presa d'atto da parte del Consiglio Provinciale
Descrizione

Presa d'atto da parte del Consiglio Provinciale della proposta di "MASTERPLAN per la programmazione e rigenerazione territoriale del polo produttivo di livello provinciale di Mantova est e del Sito Inquinato di interesse Nazionale - Laghi di Mantova e Polo Chimico". Il tutto si inserisce nel contesto del procedimento di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale al Piano Territoriale Regionale.

Con il Masterplan, documento di indirizzo strategico che sviluppa l'ipotesi complessiva sulla programmazione di un territorio, si individuano i soggetti interessati, le possibili fonti di finanziamento, gli strumenti e le azioni per arrivare all'obiettivo finale, cioè la rigenerazione di un'area alle porte della città che presenta numerose criticità.

La L.R. 31 del 28 novembre 2014 detta precise disposizioni affinché gli strumenti di governo del territorio riducano le previsioni insediative in essere e orientino gli interventi edilizi prioritariamente verso le aree già urbanizzate, degradate o dismesse. Quella che la Regione propone è una sorta di "rigenerazione territoriale" per specifiche aree e tra quelle individuate vi è anche quella di Mantova tra il SIN e il polo industriale.

Nell'iter di adeguamento del PTCP al PTR d'accordo con il Comune di Mantova, la Provincia ha deciso di affrontare il tema della Rigenerazione Territoriale di questa zona poiché "l'areale riguarda il capoluogo; ha un indice di suolo utile netto medio alto, forte incidenza di aree da recuperare sull'urbanizzato e alta qualità dei suoli utili netti. Le dimensioni degli interventi necessari richiedono una programmazione e interventi di livello sovra comunale e regionale, anche in relazione ai rapporti intercorrenti con il territorio veronese e cremonese, nonché in relazione al ruolo di polo petrolchimico nazionale e al sistema di navigazione interna che connette il Po all'Adriatico".

Non solo: tale prima individuazione trova una corrispondenza più dettagliata nel PTCP vigente e in particolare nell'area a est del comune capoluogo, interessata da numerosi elementi di carattere sovra locale (SIN, Porto di Valdaro, polo produttivo di livello provinciale, casello autostradale, stazione ferroviaria, vaste aree fortemente compromesse da urbanizzazioni incomplete, etc.) che conferiscono quegli elementi strategici e di potenzialità legati alla rigenerazione per cui è opportuno, se non necessario, attivare un processo di co-pianificazione per raggiungere l'obiettivo comune di sviluppo e riorganizzazione territoriale.

Con questi obiettivi si è scelto di sviluppare, in un percorso che coinvolge principalmente Provincia e Comune di Mantova e poi le aziende presenti nell'area, un MASTERPLAN, che diviene quindi progetto strategico di diretta attuazione del PTCP.

Già costituito il gruppo di lavoro che ha cominciato ad elaborare i primi documenti di progetto.

Si è partiti  con la raccolta di tutte le informazioni utili alla definizione del quadro conoscitivo e successivamente con l'individuazione degli elementi progettuali esistenti o auspicati per perseguire l'obiettivo comune di riqualificazione e completamento dell'area di studio, in un'ottica di sviluppo produttivo sostenibile e compatibile con il contesto storico e ambientale.

E' stato quindi definito in modo più preciso il perimetro dell'area di studio che interessa il Polo produttivo di livello provinciale di Mantova est e il Sito Inquinato di interesse Nazionale - Laghi di Mantova e Polo Chimico nella sua interezza. L'area è delimitata in modo preciso dal perimetro del SIN, che arriva a nord-ovest fino al Ponte dei Mulini, riprende il confine dei laghi di mezzo e inferiore e della Vallazza, poi segue il tracciato dell'autostrada A22 fino all'intersezione con Via Brennero per tornare poi al confine del SIN lungo la proprietà IES. All'interno di questo perimetro è racchiusa un'area di circa 1840 ha che comprende il più grande polo produttivo di livello provinciale e allo stesso tempo la parte più ampia del sistema dei laghi di Mantova, dove si intersecano la parte storico-ambientale e quella industriale della città.

La proposta elaborata vuole cogliere le opportunità offerte dall'area e finalizzate in particolare a:

  • incentivare e promuovere uno sviluppo più sostenibile delle aziende presenti anche attraverso la riconversione dei cicli produttivi;

  • nuovi insediamenti per produzioni sostenibili (economia circolare...);

  • centro di ricerca e innovazione sulla bonifica delle aree contaminate;

  • sfruttare l'intermodalità in tutte le sue componenti; acqua, ferro e gomma, realizzando la piattaforma intermodale pubblica;

  • sfruttare la presenza di aree libere per un riuso immediato grazie all'esistente buona infrastrutturazione (autostrada, ferrovia, porto).

     


    Una prima verifica della situazione odierna, delle progettualità in corso e di quelle auspicabili per completare un sistema in grado di supportare uno sviluppo produttivo sostenibile, ha portato alla definizione di alcune proposte progettuali, riguardanti: progetti infrastrutturali e attracchi fluviali, progetti di bonifica, previsioni mitigative e/o compensative.

    La proposta di MASTERPLAN costituisce quindi un primo quadro di riferimento delle progettualità in corso o previste, già condivise dagli enti locali (Provincia e Comune).

    Il Piano può costituire il riferimento per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei progetti individuati, che vengono qui inseriti in un contesto pianificatorio univoco e condiviso.

    "A conclusione del mandato di questa Amministrazione - spiega il vice presidente con delega alla Pianificazione Territoriale Paolo Galeotti - abbiamo ritenuto opportuno che il Consiglio Provinciale prendesse atto di questa prima proposta di MASTERPLAN in quanto strumento di Indirizzo Strategico che sviluppa la Programmazione di un territorio ed è espressione della volontà di questa Amministrazione. Questo passaggio consentirà di proseguire nel lavoro di confronto interno ed esterno per arrivare ad una maggiore definizione delle progettualità già previste".

    Il Masterplan è stato redatto da un gruppo intersettoriale della Provincia che comprende i servizi:
  •  Pianificazione territoriale
  •  Progettazione stradale e ponti
  •  Inquinamento e rifiuti - SIN - AIA
  •  Opere del sistema portuale mantovano e navigazione
 Tra i progetti previsti,quello che è ad uno stato più avanzato ed è quindi più definito, è la piattaforma intermodale pubblica di cui disponiamo già di un progetto di fattibilità per realizzarla a Valdaro in area Olmo lungo. E' già stato trovato un accordo con il privato. Collegherà porto, ferrovia e casello autostradale.
I fondi sono tutti da reperire
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