Controlli sugli scarichi di acque reflue industriali: definiti i criteri del programma annuale

Approvato dalla Provincia il documento che specifica i Criteri per la definizione del programma annuale dei controlli sugli scarichi di acque reflue industriali in ambiente situati nel territorio virgiliano. Una competenza ulteriore per la Provincia che si aggiunge ai controlli amministrativi consueti in sede di procedura istruttoria per il rilascio dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) in capo all'ente di via Principe Amedeo e a quelli su segnalazione. In virtù del Regolamento Regionale n.6 del marzo 2019 alle Province Lombarde e alla Città metropolitana di Milano sono ora demandati i "controlli sugli scarichi di acque reflue industriali" e "la Provincia competente programma l'effettuazione di una quota annua di controlli degli scarichi di acque reflue industriali recapitati in ambiente almeno pari al 5 per cento di quelli aventi autorizzazione in corso di validità e, in ogni caso, in numero non inferiore a 10 controlli". Per la provincia di Mantova tra ottobre 2020 e settembre 2021, saranno 10 le aziende da sottoporre a controllo e l'elenco sarà stilato entro pochi giorni sulla scorta dei seguenti criteri:

 

Tipologia di scarico

Descrizione

Numero minimo di controlli

A

Scarichi di Acque reflue industriali contenenti le sostanze pericolose di cui alla Tabella 3/A dell'allegato 5 alla parte terza del D.lgs. 152/2006 e provenienti dagli specifici cicli produttivi indicati nella medesima tabella

4 controlli/anno

B

Scarichi di acque reflue industriali contenti le sostanze pericolose di cui alla tabella 5 allegato 5 alla parte terza del d.lgs. 152/2006 provenienti da attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione di tali sostanze.

1 controllo/anno

C

Scarichi di acque del processo di raffreddamento diretto

2 controlli/anno (di cui n.1 in sede di rinnovo dell'autorizzazione)

D

Altri scarichi industriali

Acque reflue di processo

2 controlli ogni 4 anni

Acque di raffreddamento indiretto

1 controllo ogni 4 anni

           

 
Le priorità ed i criteri di scelta o di esclusione del campione da sottoporre a controlli discendono dalle considerazioni effettuate per ogni categoria di scarico, così come di seguito riportate:

i. tipologia A): in base alle attuali conoscenze, non risultano scarichi derivanti da cicli produttivi di cui alla tabella 3/A dell'allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/2006. Qualora ne sopraggiungano si deve attribuire priorità al controllo di tali scarichi, stante il potenziale impatto negativo di questi sui ricettori finali;

ii. tipologia B): in base alle attuali conoscenze risulta un unico scarico da attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione delle sostanze pericolose di cui alla tabella 5 allegato 5 alla parte terza del d.lgs. 152/2006.

iii. tipologia C): in base alle attuali conoscenze, non risultano scarichi di acque del processo di raffreddamento diretto. Qualora ne sopraggiungano si dovrà attribuire priorità al controllo di tali scarichi, stante il potenziale impatto negativo di questi sui ricettori finali;

iv. tipologia D): tra gli scarichi rientranti in tale tipologia, si ritiene di selezionare per il controllo gli scarichi che, per tipologia e quantità di carico inquinante, possano incidere sul raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale per il ricettore finale come meglio nel seguito precisato.

Infine, il Programma riserva una quota dei controlli ordinari alle Imprese risultate non conformi nei controlli dell'anno precedente, come stabilito al successivo art.4, comma 3.

Per l'effettuazione dei controlli, la Provincia potrà avvalersi della collaborazione di altri soggetti mediante stipula di convenzioni: le attività di prelievo dei campioni di acqua saranno infatti eseguite dagli enti gestori mentre chi materialmente referterà i campioni sarà il laboratorio analisi di Tea. Il procedimento di controllo però resterà appannaggio dell'ente di Palazzo di Bagno. Le attività di controllo sono finalizzate all'accertamento, mediante ispezioni, controlli e prelievi, del rispetto dei valori limite di emissione, delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione e delle condizioni che danno luogo alla formazione, raccolta, trattamento dei reflui inviati allo scarico in ambiente. I controlli riguarderanno esclusivamente le ditte in possesso di autorizzazione allo scarico rilasciata dalla Provincia nell'ambito dell'Autorizzazione Unica Ambientale.  
Arpa continuerò ad occuparsi invece dei depuratori pubblici e delle aziende in AIA (Autorizzazione Integrata ambientale).

Comunicati Stampa
Data 28-09-2020
Ora 14:55
Rubrica
per enti ed imprese
Titolo Controlli sugli scarichi di acque reflue industriali: definiti i criteri del programma annuale
Descrizione

Approvato dalla Provincia il documento che specifica i Criteri per la definizione del programma annuale dei controlli sugli scarichi di acque reflue industriali in ambiente situati nel territorio virgiliano. Una competenza ulteriore per la Provincia che si aggiunge ai controlli amministrativi consueti in sede di procedura istruttoria per il rilascio dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) in capo all'ente di via Principe Amedeo e a quelli su segnalazione. In virtù del Regolamento Regionale n.6 del marzo 2019 alle Province Lombarde e alla Città metropolitana di Milano sono ora demandati i "controlli sugli scarichi di acque reflue industriali" e "la Provincia competente programma l'effettuazione di una quota annua di controlli degli scarichi di acque reflue industriali recapitati in ambiente almeno pari al 5 per cento di quelli aventi autorizzazione in corso di validità e, in ogni caso, in numero non inferiore a 10 controlli". Per la provincia di Mantova tra ottobre 2020 e settembre 2021, saranno 10 le aziende da sottoporre a controllo e l'elenco sarà stilato entro pochi giorni sulla scorta dei seguenti criteri:

 

Tipologia di scarico

Descrizione

Numero minimo di controlli

A

Scarichi di Acque reflue industriali contenenti le sostanze pericolose di cui alla Tabella 3/A dell'allegato 5 alla parte terza del D.lgs. 152/2006 e provenienti dagli specifici cicli produttivi indicati nella medesima tabella

4 controlli/anno

B

Scarichi di acque reflue industriali contenti le sostanze pericolose di cui alla tabella 5 allegato 5 alla parte terza del d.lgs. 152/2006 provenienti da attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione di tali sostanze.

1 controllo/anno

C

Scarichi di acque del processo di raffreddamento diretto

2 controlli/anno (di cui n.1 in sede di rinnovo dell'autorizzazione)

D

Altri scarichi industriali

Acque reflue di processo

2 controlli ogni 4 anni

Acque di raffreddamento indiretto

1 controllo ogni 4 anni

           

 
Le priorità ed i criteri di scelta o di esclusione del campione da sottoporre a controlli discendono dalle considerazioni effettuate per ogni categoria di scarico, così come di seguito riportate:

i. tipologia A): in base alle attuali conoscenze, non risultano scarichi derivanti da cicli produttivi di cui alla tabella 3/A dell'allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/2006. Qualora ne sopraggiungano si deve attribuire priorità al controllo di tali scarichi, stante il potenziale impatto negativo di questi sui ricettori finali;

ii. tipologia B): in base alle attuali conoscenze risulta un unico scarico da attività che comportano la produzione, la trasformazione o l'utilizzazione delle sostanze pericolose di cui alla tabella 5 allegato 5 alla parte terza del d.lgs. 152/2006.

iii. tipologia C): in base alle attuali conoscenze, non risultano scarichi di acque del processo di raffreddamento diretto. Qualora ne sopraggiungano si dovrà attribuire priorità al controllo di tali scarichi, stante il potenziale impatto negativo di questi sui ricettori finali;

iv. tipologia D): tra gli scarichi rientranti in tale tipologia, si ritiene di selezionare per il controllo gli scarichi che, per tipologia e quantità di carico inquinante, possano incidere sul raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale per il ricettore finale come meglio nel seguito precisato.

Infine, il Programma riserva una quota dei controlli ordinari alle Imprese risultate non conformi nei controlli dell'anno precedente, come stabilito al successivo art.4, comma 3.

Per l'effettuazione dei controlli, la Provincia potrà avvalersi della collaborazione di altri soggetti mediante stipula di convenzioni: le attività di prelievo dei campioni di acqua saranno infatti eseguite dagli enti gestori mentre chi materialmente referterà i campioni sarà il laboratorio analisi di Tea. Il procedimento di controllo però resterà appannaggio dell'ente di Palazzo di Bagno. Le attività di controllo sono finalizzate all'accertamento, mediante ispezioni, controlli e prelievi, del rispetto dei valori limite di emissione, delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione e delle condizioni che danno luogo alla formazione, raccolta, trattamento dei reflui inviati allo scarico in ambiente. I controlli riguarderanno esclusivamente le ditte in possesso di autorizzazione allo scarico rilasciata dalla Provincia nell'ambito dell'Autorizzazione Unica Ambientale.  
Arpa continuerò ad occuparsi invece dei depuratori pubblici e delle aziende in AIA (Autorizzazione Integrata ambientale).