Ponte di San Benedetto, il punto sui lavori e perchè la commissione di esperti dice no al bypass in golena

"La proposta progettuale non rappresenta una soluzione tecnicamente sostenibile in ordine ai prioritari aspetti della sicurezza dato il contesto ad alto rischio in cui verrebbe a inserirsi".

Così le conclusioni del parere tecnico della commissione di esperti che si è espressa sull'ipotesi di realizzazione di una strada provvisoria in golena per evitare la chiusura totale al traffico del ponte di San Benedetto durante i lavori di rinforzo strutturale e miglioramento antisismico del viadotto in golena.    

I contenuti del documento, firmato dagli ingegneri Francesco Ballio del Politecnico di Milano, Raffale Poluzzi dell'Università di Bologna e Francesco Colleselli dell'Università di Brescia, oltre che dal direttore dei lavori, l'ing. Antonio Covino e dal Responsabile del procedimento Ing. Giuliano Rossi, dell'Area Lavori Pubblici della Provincia, sono stati oggi illustrati e spiegati dal presidente dell'ente di Palazzo di Bagno Beniamino Morselli.

"Premesso che è mio obiettivo come dello staff tecnico della Provincia arrecare i minori disagi possibili alla popolazione - sottolinea Morselli -, come responsabili della strada è nostro dovere tutelare e garantire in primo luogo la sicurezza di chi vi transita sopra. Le considerazioni svolte e le conclusioni collegiali a cui è giunta la commissione composta da alcuni tra i massimi esperti di ponti e sicurezza idraulica, portano a valutare negativamente sia dal punto di vista del rischio idraulico sia sotto il profilo della sicurezza per la viabilità, la fattibilità della costruzione di una simile strada temporanea di raccordo in golena".

Nella relazione si legge anche che "sulla scorta dell'elaborato messo a disposizione (da Toto spa Costruzioni Generali, ndr), è stato svolto un approfondito esame degli scenari di possibili rischi con la valutazione delle diverse problematiche che l'opera (ancorché provvisoria) potrebbe determinare sul flusso idrico della corrente già solo nel caso di 'piene di morbida' e le conseguenze di una ondata di piena sulla strada e sulla rampa di raccordo in struttura metallica, tenuto conto che mediamente la zona golenale in questione, tra l'altro insistente in un punto di maggior restringimento della sezione idraulica del fiume Po, viene sommersa una o più volte nel corso dell'anno solare".

La conferenza stampa di questa mattina è stata anche l'occasione per fare il punto sui lavori per il ponte in alveo.

Per questi prosegue il montaggio degli impalcati metallici, con un avanzamento a circa il 70% per quello sul lato verso Bagnolo San Vito, mentre per il lato San Benedetto Po sono stati approvvigionati numerosi conci metallici e si sta avviando solo ora la fase di montaggio. Sono stati inoltre varati (e gettate le loro parti in calcestruzzo) il trasverso tra la pila 2 di valle definitiva e la pila provvisoria, nonché il trasverso tra la spalla definitiva di valle e spalla provvisoria di valle (sponda di Bagnolo San Vito).

Negli stabilimenti dei sub-fornitori sono in corso di realizzazione anche gli "elementi tubo" che costituiranno i due archi gemelli del ponte.

Tutti i pali di fondazione sono già stati realizzati, ma a causa dell'innalzamento autunnale del fiume Po, per la pila in alveo è temporaneamente slittata la fase di montaggio del fondello in acciaio vincolato ai pali già realizzati.

Intanto sono state eseguite dalla direzione lavori numerose prove materiali sulle opere in calcestruzzo cementizio armato realizzate (sia prove sui calcestruzzi - 130 prelievi - sia prove sulle barre di acciaio). Tutte le prove hanno avuto esito più che soddisfacente.

Sono stati inoltre inviati al laboratorio di prove materiali, specializzato per le componenti metalliche, tutti i talloni metallici prelevati dalle lamiere in lavorazione e con le quali sono stati assemblati tutti i conci presenti in cantiere ad oggi.

Sono stati autorizzati contratti di subappalto per la realizzazione delle fondazionispeciali in alveo e per le lavorazioni relative alla carpenteria metallica paesante e sul versante pagamenti sono già stati pagati 8 stati di avanzamento lavori.

A breve saranno resi noti anche i dettagli della convenzione che si sta definendo con Autobrennero per esentare dal pedaggio, durante la chiusura del ponte, tra i caselli di Mantova sud e Pegognaga (e viceversa) chi si servirà dell'A22 come via alternativa.

Comunicati Stampa
Data 18-11-2019
Ora 18:26
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Ponte di San Benedetto, il punto sui lavori e perchè la commissione di esperti dice no al bypass in golena
Descrizione

"La proposta progettuale non rappresenta una soluzione tecnicamente sostenibile in ordine ai prioritari aspetti della sicurezza dato il contesto ad alto rischio in cui verrebbe a inserirsi".

Così le conclusioni del parere tecnico della commissione di esperti che si è espressa sull'ipotesi di realizzazione di una strada provvisoria in golena per evitare la chiusura totale al traffico del ponte di San Benedetto durante i lavori di rinforzo strutturale e miglioramento antisismico del viadotto in golena.    

I contenuti del documento, firmato dagli ingegneri Francesco Ballio del Politecnico di Milano, Raffale Poluzzi dell'Università di Bologna e Francesco Colleselli dell'Università di Brescia, oltre che dal direttore dei lavori, l'ing. Antonio Covino e dal Responsabile del procedimento Ing. Giuliano Rossi, dell'Area Lavori Pubblici della Provincia, sono stati oggi illustrati e spiegati dal presidente dell'ente di Palazzo di Bagno Beniamino Morselli.

"Premesso che è mio obiettivo come dello staff tecnico della Provincia arrecare i minori disagi possibili alla popolazione - sottolinea Morselli -, come responsabili della strada è nostro dovere tutelare e garantire in primo luogo la sicurezza di chi vi transita sopra. Le considerazioni svolte e le conclusioni collegiali a cui è giunta la commissione composta da alcuni tra i massimi esperti di ponti e sicurezza idraulica, portano a valutare negativamente sia dal punto di vista del rischio idraulico sia sotto il profilo della sicurezza per la viabilità, la fattibilità della costruzione di una simile strada temporanea di raccordo in golena".

Nella relazione si legge anche che "sulla scorta dell'elaborato messo a disposizione (da Toto spa Costruzioni Generali, ndr), è stato svolto un approfondito esame degli scenari di possibili rischi con la valutazione delle diverse problematiche che l'opera (ancorché provvisoria) potrebbe determinare sul flusso idrico della corrente già solo nel caso di 'piene di morbida' e le conseguenze di una ondata di piena sulla strada e sulla rampa di raccordo in struttura metallica, tenuto conto che mediamente la zona golenale in questione, tra l'altro insistente in un punto di maggior restringimento della sezione idraulica del fiume Po, viene sommersa una o più volte nel corso dell'anno solare".

La conferenza stampa di questa mattina è stata anche l'occasione per fare il punto sui lavori per il ponte in alveo.

Per questi prosegue il montaggio degli impalcati metallici, con un avanzamento a circa il 70% per quello sul lato verso Bagnolo San Vito, mentre per il lato San Benedetto Po sono stati approvvigionati numerosi conci metallici e si sta avviando solo ora la fase di montaggio. Sono stati inoltre varati (e gettate le loro parti in calcestruzzo) il trasverso tra la pila 2 di valle definitiva e la pila provvisoria, nonché il trasverso tra la spalla definitiva di valle e spalla provvisoria di valle (sponda di Bagnolo San Vito).

Negli stabilimenti dei sub-fornitori sono in corso di realizzazione anche gli "elementi tubo" che costituiranno i due archi gemelli del ponte.

Tutti i pali di fondazione sono già stati realizzati, ma a causa dell'innalzamento autunnale del fiume Po, per la pila in alveo è temporaneamente slittata la fase di montaggio del fondello in acciaio vincolato ai pali già realizzati.

Intanto sono state eseguite dalla direzione lavori numerose prove materiali sulle opere in calcestruzzo cementizio armato realizzate (sia prove sui calcestruzzi - 130 prelievi - sia prove sulle barre di acciaio). Tutte le prove hanno avuto esito più che soddisfacente.

Sono stati inoltre inviati al laboratorio di prove materiali, specializzato per le componenti metalliche, tutti i talloni metallici prelevati dalle lamiere in lavorazione e con le quali sono stati assemblati tutti i conci presenti in cantiere ad oggi.

Sono stati autorizzati contratti di subappalto per la realizzazione delle fondazionispeciali in alveo e per le lavorazioni relative alla carpenteria metallica paesante e sul versante pagamenti sono già stati pagati 8 stati di avanzamento lavori.

A breve saranno resi noti anche i dettagli della convenzione che si sta definendo con Autobrennero per esentare dal pedaggio, durante la chiusura del ponte, tra i caselli di Mantova sud e Pegognaga (e viceversa) chi si servirà dell'A22 come via alternativa.

Il punto sui lavori al ponte di San Benedetto