Terreni espropriati per la nuova tangenziale di Roverbella, accordo tra Provincia e Toso

 

Accordo raggiunto tra Provincia di Mantova e Gianluigi Toso sull'ammontare dell'indennità di esproprio di terreni acquisiti dall'ente per la realizzazione del secondo lotto della tangenziale di Roverbella.

Toso, proprietario di un podere in parte attraversato dall'infrastruttura realizzata alcuni anni fa, in base a quanto concordato oggi con l'ente di Palazzo di Bagno, si impegna a ritirare i ricorsi pendenti davanti al Tar e alla Corte d'Appello di Brescia. L'amministrazione provinciale riconosce invece al proprietario terriero la stessa indennità di esproprio che era già stata quantificata da una terna di tecnici dopo i ricorsi dello stesso Toso e che quest'ultimo in prima battuta non aveva accettato. Inoltre, con l'accordo raggiunto, viene escluso il riconoscimento dell'indennità di coltivazione che spetterebbe a un imprenditore agricolo, in quanto Gianluigi Toso non risulta essere tale.  

Il contenzioso ha inizio nel 2013, dopo l'approvazione da parte della giunta provinciale del progetto definitivo di realizzazione del collegamento tra la ex Ss 249 Gardesana Orientale e la Postumia. Toso proprietario di terreni oggetto di esproprio ricorre al Tar contro Provincia, Comune di Roverbella e Regione Lombardia per annullare l'atto di approvazione del progetto.  Nel frattempo gli uffici di Palazzo di Bagno determinano in via provvisoria l'indennità di espropriazione e di occupazione anticipata dei terreni. Toso non accetta l'indennità proposta e chiede al Tribunale che questa sia quantificata da un collegio di 3 tecnici (uno indicato da Toso, uno dalla Provincia e un terzo congiuntamente): la triade di esperti nel febbraio del 2015 stima l'indennizzo per i beni da espropriare al privato. Ma anche verso questa valutazione Toso oppone ricorso alla Corte d'Appello di Brescia.

Sino all'atto di oggi che mette la parola fine al contenzioso:

la Provincia riconosce a Toso 192 mila euro (indennità di esproprio e occupazione temporanea dei terreni come già stabilito anche dal collegio dei tre tecnici e indennità aggiuntiva forfettaria a completa chiusura della vertenza). Nell'accordo è prevista anche la realizzazione di una strada di accesso alla parte di fondo separata come già previsto nel progetto iniziale.

Da parte sua Gianluigi Toso ha rinunciato a proseguire nei ricorsi pendenti contro la Provincia.

Comunicati Stampa
Data 30-05-2019
Ora 11:54
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Terreni espropriati per la nuova tangenziale di Roverbella, accordo tra Provincia e Toso
Descrizione

 

Accordo raggiunto tra Provincia di Mantova e Gianluigi Toso sull'ammontare dell'indennità di esproprio di terreni acquisiti dall'ente per la realizzazione del secondo lotto della tangenziale di Roverbella.

Toso, proprietario di un podere in parte attraversato dall'infrastruttura realizzata alcuni anni fa, in base a quanto concordato oggi con l'ente di Palazzo di Bagno, si impegna a ritirare i ricorsi pendenti davanti al Tar e alla Corte d'Appello di Brescia. L'amministrazione provinciale riconosce invece al proprietario terriero la stessa indennità di esproprio che era già stata quantificata da una terna di tecnici dopo i ricorsi dello stesso Toso e che quest'ultimo in prima battuta non aveva accettato. Inoltre, con l'accordo raggiunto, viene escluso il riconoscimento dell'indennità di coltivazione che spetterebbe a un imprenditore agricolo, in quanto Gianluigi Toso non risulta essere tale.  

Il contenzioso ha inizio nel 2013, dopo l'approvazione da parte della giunta provinciale del progetto definitivo di realizzazione del collegamento tra la ex Ss 249 Gardesana Orientale e la Postumia. Toso proprietario di terreni oggetto di esproprio ricorre al Tar contro Provincia, Comune di Roverbella e Regione Lombardia per annullare l'atto di approvazione del progetto.  Nel frattempo gli uffici di Palazzo di Bagno determinano in via provvisoria l'indennità di espropriazione e di occupazione anticipata dei terreni. Toso non accetta l'indennità proposta e chiede al Tribunale che questa sia quantificata da un collegio di 3 tecnici (uno indicato da Toso, uno dalla Provincia e un terzo congiuntamente): la triade di esperti nel febbraio del 2015 stima l'indennizzo per i beni da espropriare al privato. Ma anche verso questa valutazione Toso oppone ricorso alla Corte d'Appello di Brescia.

Sino all'atto di oggi che mette la parola fine al contenzioso:

la Provincia riconosce a Toso 192 mila euro (indennità di esproprio e occupazione temporanea dei terreni come già stabilito anche dal collegio dei tre tecnici e indennità aggiuntiva forfettaria a completa chiusura della vertenza). Nell'accordo è prevista anche la realizzazione di una strada di accesso alla parte di fondo separata come già previsto nel progetto iniziale.

Da parte sua Gianluigi Toso ha rinunciato a proseguire nei ricorsi pendenti contro la Provincia.