Bracconieri nella rete

Operazione di Provincia e Parco del Mincio

Con un appostamento durato tutta la notte, alle prime luci del giorno tre bracconieri sono finiti nella rete tesa da Provincia, Parco del Mincio, Fipsas. L'operazione coordinata svolta questa notte a Mantova, ha permesso di bloccare l'illecito traffico di pescato che il gruppo aveva effettuato per ore sul lago Inferiore, in zona diga Masetti, mettendo in atto una vera e propria strage di pesce, anche autoctono.

891 i capi contati dagli agenti della Fipsas, intervenuti in gran numero assieme agli agenti ittico venatori della Provincia e Gev del Parco.

L'operazione si è conclusa con il sequestro di un furgone, due barche, reti, con la liberazione di alcune decine di carpe di grosse dimensioni trovate ancora vive e con la denuncia di tre persone, tutte di nazionalità rumena. Uno di loro, recidivo, è residente in un comune della provincia di Mantova. I tre sono stati condotti in Questura. Il Parco si costituirà parte civile e chiederà i danni.

Impressionante la scena che si è presentata agli operatori quando sono riusciti a bloccare il furgone al termine della ,lunghissima battuta di pesca illegale: stivato in sacchi assieme a due barche, c'era una montagna di pesca, circa 36 quintali la quantità stimata. La specie più colpita, con 576 capi catturati, è autoctona: carpe di grandi dimensioni. Nelle reti erano però finiti anche 150 carassi e una varietà di siluri, luccio perca, aspio, qualche branzino e un luccio.

 



Comunicati Stampa
Data 22-01-2018
Ora 12:43
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Bracconieri nella rete
Descrizione breve Operazione di Provincia e Parco del Mincio
Descrizione

Con un appostamento durato tutta la notte, alle prime luci del giorno tre bracconieri sono finiti nella rete tesa da Provincia, Parco del Mincio, Fipsas. L'operazione coordinata svolta questa notte a Mantova, ha permesso di bloccare l'illecito traffico di pescato che il gruppo aveva effettuato per ore sul lago Inferiore, in zona diga Masetti, mettendo in atto una vera e propria strage di pesce, anche autoctono.

891 i capi contati dagli agenti della Fipsas, intervenuti in gran numero assieme agli agenti ittico venatori della Provincia e Gev del Parco.

L'operazione si è conclusa con il sequestro di un furgone, due barche, reti, con la liberazione di alcune decine di carpe di grosse dimensioni trovate ancora vive e con la denuncia di tre persone, tutte di nazionalità rumena. Uno di loro, recidivo, è residente in un comune della provincia di Mantova. I tre sono stati condotti in Questura. Il Parco si costituirà parte civile e chiederà i danni.

Impressionante la scena che si è presentata agli operatori quando sono riusciti a bloccare il furgone al termine della ,lunghissima battuta di pesca illegale: stivato in sacchi assieme a due barche, c'era una montagna di pesca, circa 36 quintali la quantità stimata. La specie più colpita, con 576 capi catturati, è autoctona: carpe di grandi dimensioni. Nelle reti erano però finiti anche 150 carassi e una varietà di siluri, luccio perca, aspio, qualche branzino e un luccio.

 



Il pesce sequestrato
Altro pesce sequestrato