Porti informatizzati per essere sempre più competitivi e vantaggiosi

La richiesta partita dall'assemblea della Federazione europea dei porti interni a cui ha partecipato anche la Provincia di Mantova

C'era anche la provincia di Mantova, in qualità di ente gestore del porto di Valdaro, all'assemblea annuale di Efip, la federazione europea che riunisce i principali porti interni del continente tenutasi nei giorni scorsi a Stettino, in Polonia.

"Nel corso dei lavori - spiega il presidente dell'ente di Palazzo di Bagno Beniamino Morselli - si è fatto il punto sullo stato dei porti interni in Europa e sulla situazione dei finanziamenti europei per questo tipo di infrastrutture. Erano presenti i rappresentanti dei maggiori porti interni che l'Unione europea considera come terminal per le merci che viaggiavano via acqua e poi ripartono con altre modalità di trasporto, ferrovia o strada. Uno dei punti fermi su cui sta insistendo l'Europa è che le merci quando si mettono in viaggio devono essere perfettamente tracciate e radiografate. Questo vuol dire che quando un prodotto viene caricato su un'imbarcazione o su una chiatta, deve avere a corredo tutta una serie di informazioni, dalla destinazione finale, ai tempi di consegna, dalle descrizioni minuziose del carico al tipo di trasporto che si vuole poi utilizzare per far arrivare la merce al destinatario finale. Sarà insomma fondamentale sapere, già prima dell'arrivo in porto, il tipo di merce che sta per giungere, in che modo una determinata società intende far ripartire il proprio carico, se utilizzerà il trasporto su gomma e quindi la strada, o se invece opterà per il trasporto su rotaia.  Sembrano notizie banali e invece sono informazioni fondamentali". I porti, in sostanza, dovranno essere sempre più connessi e informatizzati per fare spedizioni precise. Il problema è che oggi porti e aziende di trasporto non dialogano tra di loro, c'è grande differenza nei modi di operare tra i porti di mare e quelli sui fiumi ma anche all'interno delle stesse due categorie.

La richiesta che è partita dal vertice di Stettino è quindi che la UE si attivi per approvare una direttiva che obblighi tutti i porti interni a dotarsi di sistemi informatizzati in grado di raccogliere tutti i dati descritti prima. "Se non si arriva a questo standard e se i porti non investono sulle infrastrutture telematiche, si perdono informazioni preziose ma anche i vantaggi che un trasporto per via d'acqua interno può offrire" conclude il presidente Morselli.  



Comunicati Stampa
Data 05-05-2017
Ora 09:47
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Porti informatizzati per essere sempre più competitivi e vantaggiosi
Descrizione breve La richiesta partita dall'assemblea della Federazione europea dei porti interni a cui ha partecipato anche la Provincia di Mantova
Descrizione

C'era anche la provincia di Mantova, in qualità di ente gestore del porto di Valdaro, all'assemblea annuale di Efip, la federazione europea che riunisce i principali porti interni del continente tenutasi nei giorni scorsi a Stettino, in Polonia.

"Nel corso dei lavori - spiega il presidente dell'ente di Palazzo di Bagno Beniamino Morselli - si è fatto il punto sullo stato dei porti interni in Europa e sulla situazione dei finanziamenti europei per questo tipo di infrastrutture. Erano presenti i rappresentanti dei maggiori porti interni che l'Unione europea considera come terminal per le merci che viaggiavano via acqua e poi ripartono con altre modalità di trasporto, ferrovia o strada. Uno dei punti fermi su cui sta insistendo l'Europa è che le merci quando si mettono in viaggio devono essere perfettamente tracciate e radiografate. Questo vuol dire che quando un prodotto viene caricato su un'imbarcazione o su una chiatta, deve avere a corredo tutta una serie di informazioni, dalla destinazione finale, ai tempi di consegna, dalle descrizioni minuziose del carico al tipo di trasporto che si vuole poi utilizzare per far arrivare la merce al destinatario finale. Sarà insomma fondamentale sapere, già prima dell'arrivo in porto, il tipo di merce che sta per giungere, in che modo una determinata società intende far ripartire il proprio carico, se utilizzerà il trasporto su gomma e quindi la strada, o se invece opterà per il trasporto su rotaia.  Sembrano notizie banali e invece sono informazioni fondamentali". I porti, in sostanza, dovranno essere sempre più connessi e informatizzati per fare spedizioni precise. Il problema è che oggi porti e aziende di trasporto non dialogano tra di loro, c'è grande differenza nei modi di operare tra i porti di mare e quelli sui fiumi ma anche all'interno delle stesse due categorie.

La richiesta che è partita dal vertice di Stettino è quindi che la UE si attivi per approvare una direttiva che obblighi tutti i porti interni a dotarsi di sistemi informatizzati in grado di raccogliere tutti i dati descritti prima. "Se non si arriva a questo standard e se i porti non investono sulle infrastrutture telematiche, si perdono informazioni preziose ma anche i vantaggi che un trasporto per via d'acqua interno può offrire" conclude il presidente Morselli.  



I partecipanti all'assemblea Efip di Stettino