Doppia bonifica da ordigni e residuati bellici

Terrestre e subacquea

Doppia bonifica da ordigni per il nuovo ponte sul Po tra San Benedetto e Bagnolo San Vito. Prima che i lavori veri e propri del cantiere entrino nel vivo, è infatti necessario procedere alla verifica circa la presenza di residuati bellici sia nella parte terrestre che in quella subacquea.

Una duplice procedura, comunque prevista già in fase di predisposizione del progetto e del successivo cronoprogramma delle attività, che rende necessarie le autorizzazioni sia del Genio Militare che della Marina.

"Per la bonifica terrestre - spiega il presidente della Provincia Beniamino Morselli - abbiamo presentato istanza a Padova, dove ha sede l'ufficio competente del Ministero della Difesa che ha già accolto la nostra istanza. A breve il raggruppamento Toto - Vezzola, che si è aggiudicato l'appalto per il nuovo ponte, attraverso la sua ditta specializzata in questo tipo di operazioni, presenterà il progetto per avere l'ok dal Ministero e iniziare le attività. Per quella fluviale, abbiamo inoltrato la richiesta alla Marina, a Roma, e siamo in attesa del nullaosta. La pratica è meno veloce di quella per la bonifica terrestre perché ci sono state recentemente delle modifiche nelle disposizioni ministeriali sulle modalità di effettuazione di queste procedure e quindi ci siamo dovuti adeguare. Ma anche per questa pratica siamo ormai in via di risoluzione dei problemi che si erano presentati".

Intanto negli uffici di Palazzo di Bagno è pronta la perizia di variante che regolarizzerà il rapporto tra la Provincia e la Toto - Vezzola che eseguirà attraverso una ditta specializzata la duplice bonifica. Tutto procede in coerenza col processo attuativo che vedrà la consegna dei lavori il 28 aprile.



Comunicati Stampa
Data 03-04-2017
Ora 16:59
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Doppia bonifica da ordigni e residuati bellici
Descrizione breve Terrestre e subacquea
Descrizione

Doppia bonifica da ordigni per il nuovo ponte sul Po tra San Benedetto e Bagnolo San Vito. Prima che i lavori veri e propri del cantiere entrino nel vivo, è infatti necessario procedere alla verifica circa la presenza di residuati bellici sia nella parte terrestre che in quella subacquea.

Una duplice procedura, comunque prevista già in fase di predisposizione del progetto e del successivo cronoprogramma delle attività, che rende necessarie le autorizzazioni sia del Genio Militare che della Marina.

"Per la bonifica terrestre - spiega il presidente della Provincia Beniamino Morselli - abbiamo presentato istanza a Padova, dove ha sede l'ufficio competente del Ministero della Difesa che ha già accolto la nostra istanza. A breve il raggruppamento Toto - Vezzola, che si è aggiudicato l'appalto per il nuovo ponte, attraverso la sua ditta specializzata in questo tipo di operazioni, presenterà il progetto per avere l'ok dal Ministero e iniziare le attività. Per quella fluviale, abbiamo inoltrato la richiesta alla Marina, a Roma, e siamo in attesa del nullaosta. La pratica è meno veloce di quella per la bonifica terrestre perché ci sono state recentemente delle modifiche nelle disposizioni ministeriali sulle modalità di effettuazione di queste procedure e quindi ci siamo dovuti adeguare. Ma anche per questa pratica siamo ormai in via di risoluzione dei problemi che si erano presentati".

Intanto negli uffici di Palazzo di Bagno è pronta la perizia di variante che regolarizzerà il rapporto tra la Provincia e la Toto - Vezzola che eseguirà attraverso una ditta specializzata la duplice bonifica. Tutto procede in coerenza col processo attuativo che vedrà la consegna dei lavori il 28 aprile.