Province, mancano 1,3 miliardi. Pronti gli esposti alle Procure se il Governo non varerà decreto

Il presidente Morselli oggi a Roma all’Assemblea di Upi: “non abbiamo più risorse per i servizi”

"Se entro fine febbraio il Governo non dovesse varare un decreto ad hoc prevedendo le risorse necessarie per erogare i servizi ai cittadini, le Province faranno esposti cautelativi a tutte le procure della Repubblica". E' la posizione dei Presidente delle Province italiane riuniti questa mattina a Roma per decidere le prossime mosse vista la drammatica situazione degli enti da loro amministrati. All'assemblea di oggi nella capitale dell'Unione Province Italiane, ha partecipato anche il presidente dell'amministrazione provinciale di Mantova Beniamino Morselli: "Condivido il malessere che stanno vivendo tutti i colleghi. Un malessere che è dovuto alla mancanza di risorse per garantire manutenzioni stradali, interventi nelle scuole e per agire contro il dissesto idrogeologico. Dobbiamo far sentire la nostra voce in modo ancora più deciso perché così non si può più andare avanti".   Nel tardo pomeriggio di oggi una delegazione dell'Upi sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Speriamo che anche questo aiuti a sbloccare una situazione non più sostenibile - continua Morselli -. Nel frattempo restano aperti i canali di contatto con il Governo".

Sul banco degli imputati questa mattina non è finita tanto la Legge Delrio quanto piuttosto le finanziarie 2015 e 2016 che hanno tagliato in modo drastico le risorse alle Province.

"Siamo pronti anche a piantare una tenda di fronte a una sede istituzionale e da lì non ci muoveremo fino a quando non avremo una risposta" ha aggiunto il presidente dell'Upi Achille Variati a margine dei lavori dell'Assemblea segnalando che "agli enti mancano i 650 milioni per l'azzeramento del taglio nell'ambito del cosiddetto 'fondone' per il quale abbiamo chiesto espressamente un dpcm e altri 600-650 milioni aggiuntivi, da erogare con un decreto, come cash. Da ora in poi ci comporteremo da combattenti. Da parte della politica  c'è stata una sottovalutazione delle conseguenze per i tagli - decisione presa peraltro sull'onda del populismo - che hanno praticamente azzerato i servizi ai cittadini".

 



Comunicati Stampa
Data 16-02-2017
Ora 16:59
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Province, mancano 1,3 miliardi. Pronti gli esposti alle Procure se il Governo non varerà decreto
Descrizione breve Il presidente Morselli oggi a Roma all’Assemblea di Upi: “non abbiamo più risorse per i servizi”
Descrizione

"Se entro fine febbraio il Governo non dovesse varare un decreto ad hoc prevedendo le risorse necessarie per erogare i servizi ai cittadini, le Province faranno esposti cautelativi a tutte le procure della Repubblica". E' la posizione dei Presidente delle Province italiane riuniti questa mattina a Roma per decidere le prossime mosse vista la drammatica situazione degli enti da loro amministrati. All'assemblea di oggi nella capitale dell'Unione Province Italiane, ha partecipato anche il presidente dell'amministrazione provinciale di Mantova Beniamino Morselli: "Condivido il malessere che stanno vivendo tutti i colleghi. Un malessere che è dovuto alla mancanza di risorse per garantire manutenzioni stradali, interventi nelle scuole e per agire contro il dissesto idrogeologico. Dobbiamo far sentire la nostra voce in modo ancora più deciso perché così non si può più andare avanti".   Nel tardo pomeriggio di oggi una delegazione dell'Upi sarà ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Speriamo che anche questo aiuti a sbloccare una situazione non più sostenibile - continua Morselli -. Nel frattempo restano aperti i canali di contatto con il Governo".

Sul banco degli imputati questa mattina non è finita tanto la Legge Delrio quanto piuttosto le finanziarie 2015 e 2016 che hanno tagliato in modo drastico le risorse alle Province.

"Siamo pronti anche a piantare una tenda di fronte a una sede istituzionale e da lì non ci muoveremo fino a quando non avremo una risposta" ha aggiunto il presidente dell'Upi Achille Variati a margine dei lavori dell'Assemblea segnalando che "agli enti mancano i 650 milioni per l'azzeramento del taglio nell'ambito del cosiddetto 'fondone' per il quale abbiamo chiesto espressamente un dpcm e altri 600-650 milioni aggiuntivi, da erogare con un decreto, come cash. Da ora in poi ci comporteremo da combattenti. Da parte della politica  c'è stata una sottovalutazione delle conseguenze per i tagli - decisione presa peraltro sull'onda del populismo - che hanno praticamente azzerato i servizi ai cittadini".