Ponte di San Benedetto, presentato il progetto definitivo
Il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato i lavori ha illustrato in Conferenza di Servizi le caratteristiche
della nuova struttura
E' stata dedicata principalmente alla presentazione del progetto definitivo elaborato dal raggruppamento temporaneo di imprese "Toto spa Costruzioni Generali - Vezzola spa" che si è aggiudicato i lavori di riqualificazione del ponte di San Benedetto Po la seduta di oggi della Conferenza di Servizi.
L'incontro, tenutosi in mattinata
a Palazzo di Bagno, aveva lo scopo di iniziare l'acquisizione
di tutti i pareri, nullaosta e autorizzazioni finalizzate
all'approvazione del progetto definitivo.
Alcuni enti e realtà
invitate alla conferenza, in quanto direttamente interessati o
coinvolti nel procedimento, hanno già espresso il loro
parere, altri lo faranno nelle prossime settimane.
Come spiegato in apertura della
seduta dal dirigente dell'Area Lavori Pubblici e Trasporti della
Provincia Giovanni Urbani, "l'obiettivo è concludere la fase
istruttoria entro il 20 giugno. Entro tale data tutta la
documentazione e i pareri pervenuti saranno trasmessi alla
struttura tecnica regionale a cui farà seguito il parere
unico regionale esprimibile sino al 24 luglio, giorno ultimo per la
conclusione della conferenza di servizi entro i 60 giorni previsti
dalla legge. A quel punto sarà adottata la decisone
conclusiva".
La parola è passata quindi
ai progettisti. "Siamo in presenza di una struttura che garantisce
un collegamento strategico per il territorio mantovano e che
abbiamo stimato coinvolgere 53.502 abitanti, un bacino di utenza
pari al 13% della popolazione virgiliana - ha spiegato l'arch.
Sergio Beccarelli -. Garantiremo 10 anni di manutenzione della
struttura lunga 613 metri. Un ponte realizzato tra il 1964 e il
1966, che ha subito effetti strutturali dalle forti ondate di piena
del 1993, dell'anno successivo e del 2000 e poi quelli delle scosse
di terremoto del 2012". Con il nuovo ponte si mira a migliorare la
sicurezza stradale, la fruizione paesistica e percettiva del
manufatto, la segnalazione dei percorsi stradali e ciclopedonali e
di navigazione, a ridurre l'impatto ambientale, a minimizzare le
interruzioni del traffico e a contenere i costi di manutenzione e
gestione dell'opera.
Nel descrivere il progetto, che
partiva da quello preliminare elaborato dai tecnici della Provincia
in collaborazione con professionisti esterni, il gruppo di
progettisti ha richiamato l'attenzione sui soli 18 giorni di
chiusura al traffico del manufatto contro un'ipotesi del progetto
iniziale di 105.
Tra le fasi di lavorazione vi
sarà la demolizione che sarà effettuata
salvaguardando il Po e le sue acque con un controllo particolare
sulle polveri. Previsto anche un sottopasso ciclopedonale, a
metà del ponte, accessibile pure ai portatori di handicap
grazie a un servo scala, che metterà in comunicazione le due
piste laterali alle carreggiate. Il materiale utilizzato
sarà il corten. La parte strutturale portante sarà
affidata agli archi, e questo consentire un ponte 'più
leggero'. Ai lati delle due corsie è previsto il
posizionamento di parapetti che potranno anche contenere immagini
che raccontano il territorio. "Questo ponte, infatti, - hanno
proseguito i progettisti - mette in contatto le terre del
Parmigiano Reggiano con quelle del Grana Padano".
L'ing. Forlani, un altro
componente del pool di progettisti ha ricordato la particolare
attenzione che verrà posta nelle fondazioni delle pile per
prevenire ed evitare problemi geologici e in caso di sisma.
Di fatto il nuovo ponte
sarà costruito in golena e poi montato. I due tronchi
saranno assemblati nello stesso tempo. Le impalcate saranno
traslate, andranno su binari opposti che prenderanno in carico
l'opera e inizieranno a traslarla. Durante tutte queste operazioni,
la circolazione sul ponte sarà sempre garantita, pur
permettendo a chi lavora nel cantiere di operare in sicurezza. Lo
stop al traffico avverrà solo nella fase finale quando il
viadotto sarà demolito e il ponte sarà traslato nella
posizione definitiva.
"In un'opera simile è
fondamentale il coinvolgimento delle popolazioni locali: per questo
- ha continuato l'arch. Beccarelli - abbiamo previsto una serie di
iniziative di comunicazione, da un sito dedicato dove sarà
possibile seguire lo stato di avanzamento dei lavori, ad una app
che a chi la scaricherà darà informazioni sul
traffico, sui rallentamenti e sulle interruzioni della
viabilità. Programmati anche alcuni, da un concorso
fotografico alla piantumazione di alberi con il coinvolgimento dei
bambini delle scuole locali. In occasione di fiere e manifestazioni
locali, sarà inoltre presente uno stand informativo. Il
cantiere sarà anche un luogo di didattica per studenti
di ingegneria e architettura".
Sarà anche ricavato uno
spazio informativo dove saranno reperibili notizie anche sulla
storia del ponte, su come era e come sarà. Vi sarà
inoltre un sistema di monitoraggio permanente con sistemi altamente
innovativi. L'illuminazione sarà a basso impatto,
saranno installati impianti a led con demarcatori orizzontali
autoalimentanti.
"E' un'opera di grande ingegneria
- ha ricordato il presidente della Provincia -. Forte è
stato il coinvolgimento delle amministrazioni e delle
comunità locali. Se fosse possibile concludere l'iter della
conferenza entro fine giugno, questo accelererebbe la consegna dei
lavori. Auspico che quindi il parere di Regione Lombardia possa
arrivare prima dei 60 giorni previsti dalla legge".
Data | 26-05-2016 |
---|---|
Ora | 15:57 |
Rubrica | per il cittadino per enti ed imprese |
Titolo | Ponte di San Benedetto, presentato il progetto definitivo |
Descrizione breve | Il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato i lavori ha illustrato in Conferenza di Servizi le caratteristiche della nuova struttura |
Descrizione |
E' stata dedicata principalmente alla presentazione del progetto definitivo elaborato dal raggruppamento temporaneo di imprese "Toto spa Costruzioni Generali - Vezzola spa" che si è aggiudicato i lavori di riqualificazione del ponte di San Benedetto Po la seduta di oggi della Conferenza di Servizi. L'incontro, tenutosi in mattinata
a Palazzo di Bagno, aveva lo scopo di iniziare l'acquisizione
di tutti i pareri, nullaosta e autorizzazioni finalizzate
all'approvazione del progetto definitivo.
Alcuni enti e realtà
invitate alla conferenza, in quanto direttamente interessati o
coinvolti nel procedimento, hanno già espresso il loro
parere, altri lo faranno nelle prossime settimane.
Come spiegato in apertura della
seduta dal dirigente dell'Area Lavori Pubblici e Trasporti della
Provincia Giovanni Urbani, "l'obiettivo è concludere la fase
istruttoria entro il 20 giugno. Entro tale data tutta la
documentazione e i pareri pervenuti saranno trasmessi alla
struttura tecnica regionale a cui farà seguito il parere
unico regionale esprimibile sino al 24 luglio, giorno ultimo per la
conclusione della conferenza di servizi entro i 60 giorni previsti
dalla legge. A quel punto sarà adottata la decisone
conclusiva".
La parola è passata quindi
ai progettisti. "Siamo in presenza di una struttura che garantisce
un collegamento strategico per il territorio mantovano e che
abbiamo stimato coinvolgere 53.502 abitanti, un bacino di utenza
pari al 13% della popolazione virgiliana - ha spiegato l'arch.
Sergio Beccarelli -. Garantiremo 10 anni di manutenzione della
struttura lunga 613 metri. Un ponte realizzato tra il 1964 e il
1966, che ha subito effetti strutturali dalle forti ondate di piena
del 1993, dell'anno successivo e del 2000 e poi quelli delle scosse
di terremoto del 2012". Con il nuovo ponte si mira a migliorare la
sicurezza stradale, la fruizione paesistica e percettiva del
manufatto, la segnalazione dei percorsi stradali e ciclopedonali e
di navigazione, a ridurre l'impatto ambientale, a minimizzare le
interruzioni del traffico e a contenere i costi di manutenzione e
gestione dell'opera.
Nel descrivere il progetto, che
partiva da quello preliminare elaborato dai tecnici della Provincia
in collaborazione con professionisti esterni, il gruppo di
progettisti ha richiamato l'attenzione sui soli 18 giorni di
chiusura al traffico del manufatto contro un'ipotesi del progetto
iniziale di 105.
Tra le fasi di lavorazione vi
sarà la demolizione che sarà effettuata
salvaguardando il Po e le sue acque con un controllo particolare
sulle polveri. Previsto anche un sottopasso ciclopedonale, a
metà del ponte, accessibile pure ai portatori di handicap
grazie a un servo scala, che metterà in comunicazione le due
piste laterali alle carreggiate. Il materiale utilizzato
sarà il corten. La parte strutturale portante sarà
affidata agli archi, e questo consentire un ponte 'più
leggero'. Ai lati delle due corsie è previsto il
posizionamento di parapetti che potranno anche contenere immagini
che raccontano il territorio. "Questo ponte, infatti, - hanno
proseguito i progettisti - mette in contatto le terre del
Parmigiano Reggiano con quelle del Grana Padano".
L'ing. Forlani, un altro
componente del pool di progettisti ha ricordato la particolare
attenzione che verrà posta nelle fondazioni delle pile per
prevenire ed evitare problemi geologici e in caso di sisma.
Di fatto il nuovo ponte
sarà costruito in golena e poi montato. I due tronchi
saranno assemblati nello stesso tempo. Le impalcate saranno
traslate, andranno su binari opposti che prenderanno in carico
l'opera e inizieranno a traslarla. Durante tutte queste operazioni,
la circolazione sul ponte sarà sempre garantita, pur
permettendo a chi lavora nel cantiere di operare in sicurezza. Lo
stop al traffico avverrà solo nella fase finale quando il
viadotto sarà demolito e il ponte sarà traslato nella
posizione definitiva.
"In un'opera simile è
fondamentale il coinvolgimento delle popolazioni locali: per questo
- ha continuato l'arch. Beccarelli - abbiamo previsto una serie di
iniziative di comunicazione, da un sito dedicato dove sarà
possibile seguire lo stato di avanzamento dei lavori, ad una app
che a chi la scaricherà darà informazioni sul
traffico, sui rallentamenti e sulle interruzioni della
viabilità. Programmati anche alcuni, da un concorso
fotografico alla piantumazione di alberi con il coinvolgimento dei
bambini delle scuole locali. In occasione di fiere e manifestazioni
locali, sarà inoltre presente uno stand informativo. Il
cantiere sarà anche un luogo di didattica per studenti
di ingegneria e architettura".
Sarà anche ricavato uno
spazio informativo dove saranno reperibili notizie anche sulla
storia del ponte, su come era e come sarà. Vi sarà
inoltre un sistema di monitoraggio permanente con sistemi altamente
innovativi. L'illuminazione sarà a basso impatto,
saranno installati impianti a led con demarcatori orizzontali
autoalimentanti.
"E' un'opera di grande ingegneria
- ha ricordato il presidente della Provincia -. Forte è
stato il coinvolgimento delle amministrazioni e delle
comunità locali. Se fosse possibile concludere l'iter della
conferenza entro fine giugno, questo accelererebbe la consegna dei
lavori. Auspico che quindi il parere di Regione Lombardia possa
arrivare prima dei 60 giorni previsti dalla legge".
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