Nuova Rotatoria di Formigosa, gara e affidamento lavori nella primavera del prossimo anno

L'idea e il primo progetto per realizzare una rotatoria a Formigosa lungo la ex S.S. 482 "Polesana" risale al 2005. All'epoca era attiva la Valdaro spa e si pensava anzi che la società potesse avere un certo tipo di sviluppo tanto che per meglio regolamentare il traffico nell'area e quello da e per lo stabilimento Thun, si iniziò a ragionare sulla possibilità di costruire un rondò che avrebbe dato benefici, in generale a tutta la viabilità circostante e sarebbe stata funzionale allo sviluppo del porto.

Valdaro spa chiese alla Provincia di intervenire in termini di progettazione mentre i costi per l'opera, quantificati all'epoca in 1.450.000 euro, li avrebbe sostenuti la stessa società che avrebbe anche avuto il ruolo di stazione appaltante.  All'epoca della stesura del progetto, le rotatorie avevano dimensioni importanti; poi nella seconda metà del decennio scorso, la normativa è cambiata ed ha stabilito che il diametro esterno massimo consentito per i rondò è di 50 metri.

Nel frattempo Valdaro ha avuto tutta una serie di vicissitudini e i soldi per il rondò non sono più stati a disposizione.

Il Comune di Mantova però è sempre rimasto fermamente convinto della necessità di rivedere e mettere in sicurezza la viabilità in quell'area: propone anche soluzioni alternative ma non sostenibili. Quindi la Provincia risponde che la vera valida e risolutiva soluzione è quella della rotatoria. A quel punto scatta la ricerca delle risorse necessarie: l'ente di Palazzo di Bagno mette a disposizione 400 mila euro, il Comune 350 mila. La parte restante, 700 mila euro, arrivano dal Patto per la Lombardia, fondi dello Stato trasferiti alle Regioni, che Regione Lombardia destina per questa opera.

In questo caso, essendo il finanziamento locale di Provincia e Comune superiore a quello statale, non è necessario chiedere il parere al Provveditorato per le Opere pubbliche.

Visto che si aveva già a disposizione un progetto per il rondò, seppure con un diametro esterno di dimensioni superiori a quelle della più recente normativa, si era pensato di chiedere una deroga. Ma poi si è preferito non chiedere deroghe per cui si è rivisto il progetto adeguandolo alle dimensioni massima di diametro esterno oggi consentite (50 metri). Non c'è stata perciò una bocciatura, ma semmai la necessità di adeguare una progettazione di 14 anni fa alla nuova normativa.

L'obiettivo della Provincia è di tenere la gara e affidare i lavori nella primavera del 2020 e di far partire il cantiere a maggio del prossimo anno. 



Comunicati Stampa
Data 29-10-2019
Ora 11:18
Titolo Nuova Rotatoria di Formigosa, gara e affidamento lavori nella primavera del prossimo anno
Descrizione

L'idea e il primo progetto per realizzare una rotatoria a Formigosa lungo la ex S.S. 482 "Polesana" risale al 2005. All'epoca era attiva la Valdaro spa e si pensava anzi che la società potesse avere un certo tipo di sviluppo tanto che per meglio regolamentare il traffico nell'area e quello da e per lo stabilimento Thun, si iniziò a ragionare sulla possibilità di costruire un rondò che avrebbe dato benefici, in generale a tutta la viabilità circostante e sarebbe stata funzionale allo sviluppo del porto.

Valdaro spa chiese alla Provincia di intervenire in termini di progettazione mentre i costi per l'opera, quantificati all'epoca in 1.450.000 euro, li avrebbe sostenuti la stessa società che avrebbe anche avuto il ruolo di stazione appaltante.  All'epoca della stesura del progetto, le rotatorie avevano dimensioni importanti; poi nella seconda metà del decennio scorso, la normativa è cambiata ed ha stabilito che il diametro esterno massimo consentito per i rondò è di 50 metri.

Nel frattempo Valdaro ha avuto tutta una serie di vicissitudini e i soldi per il rondò non sono più stati a disposizione.

Il Comune di Mantova però è sempre rimasto fermamente convinto della necessità di rivedere e mettere in sicurezza la viabilità in quell'area: propone anche soluzioni alternative ma non sostenibili. Quindi la Provincia risponde che la vera valida e risolutiva soluzione è quella della rotatoria. A quel punto scatta la ricerca delle risorse necessarie: l'ente di Palazzo di Bagno mette a disposizione 400 mila euro, il Comune 350 mila. La parte restante, 700 mila euro, arrivano dal Patto per la Lombardia, fondi dello Stato trasferiti alle Regioni, che Regione Lombardia destina per questa opera.

In questo caso, essendo il finanziamento locale di Provincia e Comune superiore a quello statale, non è necessario chiedere il parere al Provveditorato per le Opere pubbliche.

Visto che si aveva già a disposizione un progetto per il rondò, seppure con un diametro esterno di dimensioni superiori a quelle della più recente normativa, si era pensato di chiedere una deroga. Ma poi si è preferito non chiedere deroghe per cui si è rivisto il progetto adeguandolo alle dimensioni massima di diametro esterno oggi consentite (50 metri). Non c'è stata perciò una bocciatura, ma semmai la necessità di adeguare una progettazione di 14 anni fa alla nuova normativa.

L'obiettivo della Provincia è di tenere la gara e affidare i lavori nella primavera del 2020 e di far partire il cantiere a maggio del prossimo anno. 



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