Operazione antibracconaggio a Monzambano, denunciato un cacciatore

Nuovo intervento di contrasto al bracconaggio da parte degli dagli Agenti del Servizio di Vigilanza Ittico Venatoria della Provincia di Mantova.

Alle ore 9 di giovedì 13 ottobre, due Agenti in servizio di vigilanza antibracconaggio, a Castellaro Lagusello, hanno identificato un cacciatore della zona che, dal suo appostamento fisso, attirava gli uccelli migratori di passaggio, utilizzando un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, vietato dalla legge.
E' stato pertanto avviato un procedimento giudiziario, essendo questa una violazione di rilevanza penale e sono stati sequestrati il fucile ed il richiamo vietato.
Dal 18 settembre, giorno di apertura della stagione venatoria, gli Agenti del Servizio di Vigilanza della Provincia, con la collaborazione di alcuni Agenti Venatori Volontari, hanno già denunciato all'Autorità Giudiziaria altri 4 cacciatori (un mantovano e tre bresciani): due, come in questo caso, per l'utilizzo di richiami vietati e due per l'abbattimento di uccelli appartenenti a specie non cacciabili.
Sono inoltre state elevate 31 contravvenzioni amministrative, principalmente per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza da abitazioni o strade, o per la omessa annotazione dei capi abbattuti, sull'apposito Tessino Venatorio Regionale e sono stati effettuati controlli documentali a circa mille cacciatori.
 
Comunicati Stampa
Data 14-10-2016
Ora 13:43
Rubrica
per il cittadino
Titolo Operazione antibracconaggio a Monzambano, denunciato un cacciatore
Descrizione

Nuovo intervento di contrasto al bracconaggio da parte degli dagli Agenti del Servizio di Vigilanza Ittico Venatoria della Provincia di Mantova.

Alle ore 9 di giovedì 13 ottobre, due Agenti in servizio di vigilanza antibracconaggio, a Castellaro Lagusello, hanno identificato un cacciatore della zona che, dal suo appostamento fisso, attirava gli uccelli migratori di passaggio, utilizzando un richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico, vietato dalla legge.
E' stato pertanto avviato un procedimento giudiziario, essendo questa una violazione di rilevanza penale e sono stati sequestrati il fucile ed il richiamo vietato.
Dal 18 settembre, giorno di apertura della stagione venatoria, gli Agenti del Servizio di Vigilanza della Provincia, con la collaborazione di alcuni Agenti Venatori Volontari, hanno già denunciato all'Autorità Giudiziaria altri 4 cacciatori (un mantovano e tre bresciani): due, come in questo caso, per l'utilizzo di richiami vietati e due per l'abbattimento di uccelli appartenenti a specie non cacciabili.
Sono inoltre state elevate 31 contravvenzioni amministrative, principalmente per il mancato rispetto delle distanze di sicurezza da abitazioni o strade, o per la omessa annotazione dei capi abbattuti, sull'apposito Tessino Venatorio Regionale e sono stati effettuati controlli documentali a circa mille cacciatori.
 
Argomenti correlati