Debito fuori bilancio per sentenza Corte d'Appello, il Consiglo dice sì

Accolto il Ricorso del Ministero dell’Interno contro l’adeguamento del canone di locazione della Caserma dei Cc di via Chiassi

Riconosciuta all'unanimità dal Consiglio Provinciale la legittimità del debito fuori bilancio derivante dalla sentenza del Tribunale di Brescia sul ricorso del Ministero dell'interno contro l'adeguamento del canone di locazione della caserma dei Carabinieri di via Chiassi richiesto dalla Provincia.

Nell'ottobre del 2020 il Tribunale di Brescia accoglieva il ricorso promosso dalla Provincia di Mantova e condannava il Ministero dell'Interno a pagare all'ente di Palazzo di Bagno il maggior danno per il mancato adeguamento del canone di locazione della Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova, oltre alle spese del giudizio.

Il Ministero dell 'Interno impugnava allora la sentenza e la Corte di Appello di Brescia con sentenza del 29 giugno 2022, lo accoglieva, condannando la Provincia di Mantova al pagamento delle spese dei giudizi di primo e secondo grado.

A quel punto il Consiglio Provinciale nel novembre dello scorso anno ha riconosciuto il debito fuori bilancio derivante dalla sentenza per il pagamento delle spese di soccombenza dei due gradi di giudizio.

Con determina del 20 dicembre 2022 è stata impegnata la relativa spesa per la somma complessiva di 39.952 euro a favore del Ministero dell'Interno, di cui 17.151 euro per il giudizio di primo grado, 20.272,20 per il giudizio di secondo grado, oltre contributo unificato per il giudizio di appello per 2.529 euro. Successivamente l'Agenzia delle Entrate di Brescia ha quantificato l'imposta di registro dovuta sulla sentenza del Tribunale di Brescia e il 5 luglio 2023 ha notificato avviso di liquidazione dell'imposta per l'importo di € 26.694,00 da pagare tramite modello F24 entro 60 giorni.

 

L'Ente ha impugnato la sentenza della Corte D'appello di Brescia e il ricorso è attualmente pendente in Cassazione.

Il pagamento dell'imposta di registro costituisce un'obbligazione solidale delle parti in giudizio, nei rapporti con l'Agenzia delle Entrate, ma è posta a carico della parte soccombente nei rapporti inter partes, ragion per cui, la Provincia allo stato attuale soccombente per effetto della sentenza di appello, deve provvedere tempestivamente al pagamento per non incorrere nell'addebito di interessi e sanzioni in attesa del pronunciamento definitivo della Cassazione.

Comunicati Stampa
Data 01-08-2023
Ora 19:28
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Debito fuori bilancio per sentenza Corte d'Appello, il Consiglo dice sì
Descrizione breve Accolto il Ricorso del Ministero dell’Interno contro l’adeguamento del canone di locazione della Caserma dei Cc di via Chiassi
Descrizione

Riconosciuta all'unanimità dal Consiglio Provinciale la legittimità del debito fuori bilancio derivante dalla sentenza del Tribunale di Brescia sul ricorso del Ministero dell'interno contro l'adeguamento del canone di locazione della caserma dei Carabinieri di via Chiassi richiesto dalla Provincia.

Nell'ottobre del 2020 il Tribunale di Brescia accoglieva il ricorso promosso dalla Provincia di Mantova e condannava il Ministero dell'Interno a pagare all'ente di Palazzo di Bagno il maggior danno per il mancato adeguamento del canone di locazione della Caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova, oltre alle spese del giudizio.

Il Ministero dell 'Interno impugnava allora la sentenza e la Corte di Appello di Brescia con sentenza del 29 giugno 2022, lo accoglieva, condannando la Provincia di Mantova al pagamento delle spese dei giudizi di primo e secondo grado.

A quel punto il Consiglio Provinciale nel novembre dello scorso anno ha riconosciuto il debito fuori bilancio derivante dalla sentenza per il pagamento delle spese di soccombenza dei due gradi di giudizio.

Con determina del 20 dicembre 2022 è stata impegnata la relativa spesa per la somma complessiva di 39.952 euro a favore del Ministero dell'Interno, di cui 17.151 euro per il giudizio di primo grado, 20.272,20 per il giudizio di secondo grado, oltre contributo unificato per il giudizio di appello per 2.529 euro. Successivamente l'Agenzia delle Entrate di Brescia ha quantificato l'imposta di registro dovuta sulla sentenza del Tribunale di Brescia e il 5 luglio 2023 ha notificato avviso di liquidazione dell'imposta per l'importo di € 26.694,00 da pagare tramite modello F24 entro 60 giorni.

 

L'Ente ha impugnato la sentenza della Corte D'appello di Brescia e il ricorso è attualmente pendente in Cassazione.

Il pagamento dell'imposta di registro costituisce un'obbligazione solidale delle parti in giudizio, nei rapporti con l'Agenzia delle Entrate, ma è posta a carico della parte soccombente nei rapporti inter partes, ragion per cui, la Provincia allo stato attuale soccombente per effetto della sentenza di appello, deve provvedere tempestivamente al pagamento per non incorrere nell'addebito di interessi e sanzioni in attesa del pronunciamento definitivo della Cassazione.

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