Aperto al traffico il bypass tra il nuovo ponte sul fiume Po e il viadotto golenale a San Benedetto

Il Ministro Salvini: "accelerare il più possibile i tempi di bandi e lavori per ridurre al minimo i disagi e riaprire il ponte a tutti gli automezzi"

Aperta oggi al traffico alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini la connessione tra il nuovo ponte sul fiume Po e il viadotto golenale tra San Benedetto e Bagnolo San Vito.

"Un passo in avanti importante. Un anno fa dopo anni di polemiche, ci eravamo impegnati entro 12 mesi ad aprire il bypass e grazie al lavoro straordinario di tanti, ci siamo riusciti. Quindi grazie a tutti". Queste le prime parole del Ministro Salvini all'arrivo a San Benedetto -. Non è il punto di arrivo, è un punto di passaggio importante perché abbiamo dovuto approvare un emendamento di legge e trovare 10 milioni di euro in più, però stiamo mantenendo gli impegni. Come Ministero, siamo e saremo a disposizione per accelerare il più possibile i tempi dei bandi e dei lavori per ridurre al minimo i disagi per i cittadini e riaprire il ponte a tutti gli automezzi. Quella di oggi è una giornata che non era scontata. Ringrazio ancora i cittadini e gli enti locali mantovani che hanno portato pazienza e dovranno portarne ancora un po'  perché ovviamente i cantieri, i ponti, le autostrade e i binari ferroviari non li raddoppi in pochi giorni, però conto che ci metteremmo di meno rispetto al previsto". Buone notizie anche per il ponte tra Ostiglia e Revere: "ci sono 53 milioni di euro già sul tavolo e mi auguro che la Sovrintendenza quanto prima esprima il suo parere. I soldi li abbiamo messi, la volontà c'è".

Talla tarda mattinata, sotto un a leggera pioggia, le prime auto hanno cominciato a transitare sul bypass e sul nuovo ponte a doppio arco.

Toto S.p.A. Costruzioni Generali è stata la società mandataria dell'ATI titolare del contratto di appalto per la progettazione e costruzione del nuovo ponte. Il progetto ha previsto la costruzione di un nuovo ponte in acciaio Corten, costituito da due impalcati ad arco aventi luci rispettivamente di 180 metri uno e 149 l'altro, per uno sviluppo complessivo di 329 metri, in sostituzione del vecchio ponte in alveo costruito negli anni 60, in calcestruzzo armato. I due archi raggiungono un'altezza massima di 35 metri. Complessivamente sono state impiegate sul progetto oltre 5.000 tonnellate di acciaio.

La costruzione degli impalcati è avvenuta in apposite aree di cantiere individuate sulle sponde del fiume.

 Dettaglio lavori:

  -      palificazione per realizzare le fondazioni delle pile, sulle sponde ed in alveo;

-      potenziamento della spalla in sinistra idraulica e posa delle nuove pile in alveo e in golena;

-      realizzazione negli stabilimenti degli elementi in corten e loro trasporto e assemblaggio nelle aree di cantiere;

-      posizionamento dei due impalcati in momenti differenti utilizzando una speciale chiatta, governata da rimorchiatori, con l'utilizzo di carrelli a 284 assi radiocomandati SPMT (self propelled modular transporters) posizionati sia in golena che a bordo della chiatta

-       Il nuovo ponte in posizione viene collegato alla viabilità tramite due bypass, in rilevato verso Bagnolo San Vito e su un impalcato di transizione verso San Benedetto Po

Il nuovo ponte in acciaio Corten è lungo 329 metri, ha un peso complessivo di 5000 tonnellate. I due archi sonio alti rispettivamente 30 e 35 metri e il diametro dei tubolari in acciaio è di 1,80 metri.

Il bypass è lungo 149 metri. La traslazione del nuovo ponte: l'attuale ponte in calcestruzzo armato verrà demolito per lasciare spazio al nuovo ponte collegato alla viabilità della ex S.S. 413 Romana in configurazione definitiva.