Il parco di Villa Strozzi, un'aula a cielo aperto

Presentato il progetto di recupero e restauro finanziato dal PNRR

Presentati oggi nella sala conferenze di Casa del Mantegna in via Acerbi 47 a Mantova il "Progetto di restauro e valorizzazione del giardino storico di Villa Strozzi di Palidano di Gonzaga per il quale la Provincia ha ottenuto un finanziamento di circa 2 milioni di euro grazie alla candidatura dell'intervento nell'ambito del PNRR, Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale", Investimento 2.1: "Attrattività dei borghi storici", finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU e le aperture straordinarie del cantiere del Parco storico di Villa  Strozzi sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 in occasione delle Gornate Europee del patrimonio.

"Gli interventi di recupero del complesso di Villa Strozzi sono funzionali alla narrazione dei valori culturali e dei saperi collegati al bene. Villa Strozzi è un patrimonio "vivo": un testimone da interrogare per conoscere il passato e capire il presente. In questo luogo assistiamo ad una alchimia perfetta tra scuola e parco" ha ricordato in conferenza stampa il Presidente della Provincia Carlo Bottani.

"Il parco storico dà valore a tutto il territorio: grazie quindi alla Provincia per questa straordinaria opportunità" ha detto Carla Ferrari, vice sindaco di Gonzaga.  

"L'intervento in corso - ha aggiunto Gabriele Barucca, soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova - rafforza l'identità del luogo, migliora il benessere degli alunni dell'istituto, insiste sull'importanza dei valori ambientali e riconferma il giardino come presidio ambientale".

"Il parco della scuola è per noi un'aula a cielo aperto - ha affermato Elisa Moscatelli, dirigente dell'istituto superiore Strozzi -. La villa e l'annesso parco sono legati al passato, presente e futuro del comparto agricolo mantovano: qui il marchese Strozzi avviò importanti trasformazioni, primo embrione dello sviluppo agricolo suzzarese".

"Come Consorzio Oltrepo mantovano - ha proseguito il suo presidente Alberto Borsari - siamo orgogliosi di collaborare con la Provincia in questo percorso di recupero curandone la realizzazione di un sito ad hoc e la ricerca storico - botanica sul parco".   

      

 

Il parco di Villa Strozzi si trovava in condizioni di grande degrado per la mancanza di interventi di manutenzione continuativa: parassiti, malattie, insetti e particolari condizioni climatiche hanno compromesso lo stato di salute di molte specie arboree causando seccume di rami e di piante con un elevato rischio di cedimenti. Lo spontaneismo botanico rendeva i percorsi pressoché illeggibili, gli elementi architettonici in stato di degrado e a rischio collasso, il laghetto si stava insabbiando per mancanza di ricircolo delle acque divenute stagnanti e ricoperte di alghe. Le sponde del laghetto risultavano totalmente ricoperte da vegetazione infestante e le antiche scale, sicuramente ancora presenti e visibili fino agli anni '70, sono sparite sotto uno strato di melma accumulato nel tempo. L'impostazione architettonica ottocentesca è resa poco godibile dalla crescita spontanea di nuovi alberi, dalla morte di esemplari arborei, dalla perdita degli elementi botanici minori, dal mancato rinnovo delle pavimentazioni dei percorsi, dal degrado degli elementi architettonici. Il cattivo stato di salute di diverse specie arboree limita molto la fruibilità del parco e quindi la sua funzione didattica. E' necessario potare e abbattere gli alberi di grande mole, e più in generale restaurare il parco per restituire alla Comunità un luogo perduto e ormai poco conosciuto per divulgarne la sua storia architettonica, paesaggistica e la valenza sociale che ha avuto nel corso dei secoli nel tessuto agricolo del territorio.

Tutti gli interventi nel parco dovranno concludersi entro la fine del 2024: proprio l'aver scelto come data ultima di fine lavori dicembre di quest'anno, ha permesso all'ente di Palazzo di Bagno di ottenere un punteggio elevato nella proposta progettuale e ottenere così il finanziamento.   

 

CENNI STORICI

Villa Strozzi è un vasto complesso edilizio-fondiario, formato da edifici di epoche e tipologie diverse, "dimora padronale" della famiglia Strozzi. Il nucleo originale risale al XVI secolo, la forma attuale alla metà del XVIII secolo. La villa ha subito pesanti danneggiamenti con il sisma del 2012, a cui è seguito il progetto per il recupero e il miglioramento sismico, attualmente in appalto del valore di oltre 12 milioni di euro. Il parco si caratterizza come un'imponente area verde, popolata da grandi e vetusti esemplari arborei dove nidificano uccelli ormai poco comuni nella pianura Padana come il picchio rosso. La sua estensione è di circa 50.000 mq. Del giardino si ha notizia per la prima volta in un atto di divisione del 1495; viene menzionato nei vari inventari fino a quello del 1733 dove è ormai un grande giardino all'italiana il cui impianto originario è ancora leggibile: l'asse centrale del parco partiva dalla metà del laghetto, incrociava due viali simmetrici di ippocastani, attraversava la villa e con il lungo viale d'accesso, segnato da residui abeti rossi, giungeva fino al cancello d'ingresso ancora leggibile sulla Mantova-Suzzara. L'attuale parco storico risale all'800: è stato realizzato secondo i canoni del parco romantico all'inglese con sentieri tortuosi e collinette artificiali, il laghetto la cui forma richiama lo stemma della famiglia Strozzi (tre mezze lune), gruppi di alberi e arbusti, specie esotiche e grandi alberi isolati. All'interno del parco sono presenti elementi architettonici come la ghiacciaia, la statua della Fede e le scale ai lati del laghetto, mentre sono scomparsi la voliera e la serra per gli agrumi. La villa venne venduta nel 1919, e destinata prima a Istituto per Frenastenici e dal 1952 vi venne fondata un'importante scuola d'agraria. Nel 1974 l'Amministrazione Provinciale di Mantova acquistò la villa e il parco, attualmente sede dell'Istituto di Agraria, mentre i rimanenti edifici rurali sono sede di una Cooperativa Sociale Onlus.

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO di recupero del giardino

 

  • recuperare la valenza storica, ambientale, paesaggistica naturalistica e didattica del parco;
  • recuperare le essenze arboree, arbustive e delle aree di sottobosco abbandonate e degradate con la riqualificazione dei percorsi, sia a livello di materiali sia a livello di geometrie e di scenografie, come da tradizione storica del giardino e restauro degli elementi architettonici presenti nel parco, come la ghiacciaia e della statua della fede e del laghetto;
  • riqualificare l'offerta didattica dell'Istituto di Agraria che utilizza il parco a fini formativi, per osservazioni ed esercitazioni come laboratorio all'aperto di conoscenza e sperimentazione; gli studenti dell'Istituto Agrario  potranno imparare e sperimentare tecniche agronomiche e botaniche direttamente sul campo, con un ritorno manutentivo del parco stesso e saranno create delle "aule verdi all'aperto";
  • implementare l'offerta culturale e turistica consentendo un graduale accesso al pubblico.
  • realizzare un nuovo itinerario delle ville settecentesche della campagna che racconti la storia del Parco e della Villa, a partire dalla famiglia Strozzi che ne creò le architetture, al ruolo sociale che rivestì il complesso all'interno del territorio agrario e rurale e ai molteplici contenuti paesaggistici e botanici che lo contraddistinguono;
  • offrire un circuito di visite con osservazioni naturalistiche della flora, della fauna e degli elementi architettonici e artistici e come preziosa e ormai rara testimonianza di parco signorile del territorio Mantovano.


Tra le azioni progettuali rientra la realizzazione di:

 

-      un impianto di illuminazione per garantire la sicurezza del parco e la fruibilità nelle ore serali

-      un impianto di irrigazione esteso su gran parte della superficie del parco per la cura delle aiuole e degli alberi monumentali;

-      dispositivi e supporti didattici da inserire nel parco (sito Web per informazioni e prenotazioni, totem segnaletici e didattici).

 

 

STATO DI ATTUAZIONE DELL'INTERVENTO PARCO

- pulizia del sottobosco, dell'edera e delle piante infestanti su tutta l'estensione del parco, circa 5 ettari;

- manutenzione dello stato realizzato con sfalci e irrigazione;

- censimento vegetazionale su oltre 600 alberi con circonferenza superiore a 25 cm con rilievo ed etichettatura;

- analisi di stabilità degli alberi con VTA (Visual Tree Assessment) su circa 380 esemplari;

- analisi strumentali su 9 alberi;

- restituzione dei risultati con catalogazione delle alberature in base alla classe di propensione al cedimento

- avviati potature del secco e abbattimenti degli alberi rientranti nella classe D e C/D

- portate alla luce le scalinate intorno al laghetto;

- Tracciati i vialetti della zona di più recente impianto

- Bonifica bellica dell'area destinata al parcheggio per i visitatori del parco.

 

 

IL RESTAURO DELLA VILLA

Il progetto di restauro del Parco è cornice e completamento del grande restauro port-terremoto di Villa Strozzi i cui lavori sono previsti nei prossimi mesi e dunque imminenti. I due progetti, una volta terminati, restituiranno un bene pubblico di grande valenza culturale e artistica nella sua completezza, un esempio di villa signorile settecentesca dell'agro mantovano e uno spaccato della vita del tempo.

 

 

STATO DI ATTUAZIONE DELL'INTERVENTO VILLA

- accantieramento con recinzioni, baraccamenti e gru;

- fornitura e posa dei container per l'immagazzinamento degli arredi e del materiale presente nella villa e loro spostamento con cernita e smaltimento a rifiuto;

- realizzazione di parcheggio sul lato est della villa;

- lievo dei serramenti interni accatastate per successivo riutilizzo;

- strip out impianti elettrico e idrico sanitario;

- scrostamento di intonaci interni al piano terra e primo ed esterni per una fascia di circa tre metri;

- demolizione di gran parte delle pavimentazioni interne al piano terra e primo;

- rimozione di pavimentazioni in cotto con accatastamento del materiale per il successivo riutilizzo;

- scavi interni ed esterni per la realizzazione del consolidamento delle fondazioni all'interno e all'esterno con il trasporto a discarica del materiale di risulta;

- realizzazione di diatoni di collegamento, armature, vespaio con igloo, getto in cls per circa 40% della superficie della piano terra;

- realizzazione di pali di fondazione nella zona della scala esterna di nuova realizzazione;

- realizzazione di messa in sicurezza degli apparti decorativi in stucco e delle decorazioni murarie;

- realizzazione di percorsi pedonali protetti all'interno del cortile principale

 

E' in corso anche la realizzazione, sempre da parte della Provincia del laboratorio di meccatronica per in investimento di 400 mila euro.