Dalla nebbia agli irti colli
Venerdì 27 maggio giornata di studio sui risultati del progetto di valorizzazione di aree ad elevata potenzialità naturalistica
"Dalla nebbia agli irti colli.
Strategia, interventi eseguiti e risultati attesi". E' il titolo di
un progetto ma anche del convegno che si terrà
venerdì 27 maggio, a partire dalla ore 9 presso la sala
Chiaventi della sede della Provincia di via don Maraglio 4 a
Mantova.
Dopo i saluti del presidente della
Provincia e dei sindaci dei Comuni che hanno partecipato al
progetto, la parola passerà a Gianluca Vicini, Rossano
Bolpagni, Serena Corezzola e Sonke Hardersen che interverranno su
"Dalla nebbia agli irti colli: moltiplicare la
biodiversità". Cristiano Sbravati del parco del Mincio e
Lucio Andreoli dell'Ufficio territoriale di Mantova di Regione
Lombardia, parleranno invece dello "Stato delle conoscenze delle
specie di interesse conservazionistico nella provincia di
Mantova".
Daniele Longhi si
soffermerà invece sugli studi condotti dal Gruppo Ricerche
Avifauna mantovana nelle aree protette.
Alle 11.30 tavola rotonda sul
ruolo della cittadinanza attiva (citizen science) e degli esperti a
tutela del patrimonio naturale: partecipano Rossano Bolpagni,
Alessandro Campanaro, Daniele Cuizzi, Davide Malavasi, Cesare
Martognini e Andrea Truzzi.
Informazioni sulla giornata di
studio, aperta a tutti e inserita nel programma della Settimana
Europea dei Parchi allo 0376/401495.
Premiato con un finanziamento di 100
mila euro della Fondazione Cariplo il progetto ha già
evidenziato, a pochi mesi dalle fine dei lavori, la presenza di
alcuni specie di libellule, di coleotteri acquatici e di anfibi
legati alle zone umide, prima non presenti.
L'intervento aveva come obiettivo il
rafforzamento della matrice ambientale e delle caratteristiche
strutturali di ambienti naturali della provincia di Mantova posti
nei corridoi della rete ecologica regionale.
Cinque i siti su ci si è
operato:
- a Ghisiola di Castiglione delle
Stiviere con il ripristino dell'ampia zona umida di località
Valle e dei prati aridi, area di grande valore
floristico
- a Casalmoro dove è stato
riqualificato un tratto del Chiese, creando una piccola pozza per
anfibi, alimentata dalle acque di risorgiva e periodicamente
inondata dal fiume
- a Pomponesco per arrivare alla
riapertura di parte della lanca nella riserva naturale Garzaia
creando un ampio stagno idoneo all'alimentazione degli aironi e
alla sosta e riproduzione di varie specie di insetti legati alle
zone umide
- a Ostiglia con interventi di
rinfoltimento dei boschi di salice nella golena del Po con la
piantumazione di alberi e arbusti di specie locali.
Capofila della candidatura del
progetto era stato il Comune di Castiglione delle Stiviere in
partenariato con la Provincia di Mantova e i Comuni di Casalmoro,
Pomponesco e Ostiglia.
Il progetto era nato dalla
volontà di alcuni Comuni che hanno in gestione singole aree
naturali di proseguire l'attività di realizzazione e
strutturazione di aree ad elevata potenzialità
naturalistica.