Alfonso Borghi "L'Olimpo della materia"

Mostra alla Casa del Mantegna dal 5 al 28 marzo

Inaugurazione sabato 5 marzo, ore 17.30
Mostra a cura di Giammarco Puntelli

 
 "Qui mi sento a casa". Così Alfonso Borghi esprime il suo stato d'animo guardando l'allestimento della mostra a lui dedicata "L'Olimpo della materia" allestita alla Casa del Mantegna di Mantova dal 5 al 28 marzo. Dopo aver esposto le sue opere in mezzo mondo, da San Francisco a Dubai, da Vienna a Londra, da Colonia alla Cina, l'artista, originario di Campegine dove nacque nel 1944, approda nella città virgiliana. "Nei quadri esposti qui - spiega il maestro - ci sono i colori della nostra terra, della nostra vita. Ci sono Rigoletto e il Po".   
Con la mostra dedicata ad Alfonso Borghi si approfondisce e si mette a fuoco un percorso estetico che - come sottolinea Francesca Zaltieri, vicepresidente della Provincia di Mantova - "colpisce per l'energia e la forza della qualità artistica. È per questo che la rassegna che nasce dalle nostre scelte, dal lavoro prezioso del nostro staff, cerca di operare per calibrare, nella misura degli spazi severi e razionali ideati dal grande umanista, una iniziativa in grado di esprimere un forte sentimento della contemporaneità. E tutto questo impegno è indirizzato a partecipare dello sforzo collettivo che vede, in questo 2016, Mantova Capitale italiana della Cultura".
Con la rassegna dedicata ad Alfonso Borghi, siamo di fronte a una pittura neo-informale fatta di astrazione, di gesto, di materia, di forza espressiva, di soggettività dirompente: una pittura che vede l'autore immerso in una ricerca visionaria dei substrati della pittura, della poesia oscura del mito, di una musicalità osmotica e sinestetica. Il critico d'arte Luciano Caramel, a tal proposito, ha parlato di musica del colore.
Come sottolinea ancora Francesca Zaltieri "la materia di Alfonso Borghi porta alla luce un colore vivo, brillante, saturo smaltato e prezioso con accordi quasi musicali: squillanti e briosi".
Ed è per questo che nelle opere in mostra - in un rigoroso percorso costituito da trentacinque dipinti e quattro sculture - sono condensate una serie di immagini che danno forma a passioni umane, immagini esaltate dalle regole dell'armonia, quelle che gli hanno consentito di appropriarsi della lezione informale della pittura energetica e gestuale dei prediletti Vedova, De Kooning e Pollock per trasformarla in strumento capace di creare un'espressione figurativa originalissima. Tra stupore e meraviglia, si mostrano opere che parlano di una visione ottimistica dell'arte, opere che sembrano dipinte quasi con una immedesimazione nei segni e nelle materie di Mathieu, Fautrier, Wols, Hartung. E tutte le opere nascono felici, senza sforzo, senza contraddizione della materia e con una sua sapiente elaborazione. E sono opere che diventano racconto, intuizione, compassione e compartecipazione, fino alla immedesimazione da parte dell'occhio e dell'animo di chi guarda.
Nel riassumere la personalità dell'artista il curatore Giammarco Puntelli parla di "un autore che ha esposto in tutto il mondo, da Parigi a San Francisco, di un artista che oggi si propone, in Italia, come protagonista di un neo-informale materico il cui valore artistico è palese. Alla fine - conclude - emerge la figura di un artista che tramuta ogni emozione nel codice della pittura, che traduce il sentimento nella vibrazione del colore, che ci narra di esistenze e di idee con l'alfabeto segreto di un filosofo che lascia messaggi comprensibili solo alla nostra anima".
Sono decine le monografie dedicate al suo lavoro pubblicate dall'Editoriale Giorgio Mondadori.
Tra le ultime mostre dedicate ad Alfondo Borghi si ricordano quelle a Palazzo Medici a Firenze e alla Rocca Paolina a Perugia. Borghi è stato poi fra i protagonisti di Expo 2015 in  mostre collettive e personali. Il suo lavoro è regolarmente atteso da collezionisti, importanti aziende simbolo per l'Italia come Lamborghini. Musei, istituzioni, fondazioni e chiese acquistano spesso sue opere per mostrare la migliore arte italiana nel mondo.
 
 
ALFONSO BORGHI
L'OLIMPO DELLA MATERIA
a cura di Giammarco Puntelli
 
catalogo con introduzione di Francesca Zaltieri
testi critici di Gianfranco Ferlisi eGiuseppe Amadei
 
alla Casa del Mantegna
inaugurazione sabato 5 marzo, ore 17.30
 
dal 5 al 28 marzo 2016
 
Casa del Mantegna
via Acerbi, 47
46100 Mantova
 
ORARI DI APERTURA
da martedì a domenica
Mattino 10.00/12.30
Pomeriggio merc/giov 15.00/17.00
                   sab/dom   15.00/18.00
 
Ingresso libero
 
Informazioni:
tel. +39 0376 360506 - +39 0376 432432
fax +39 0376 326685 -fax +39 0376 432433
mail: casadelmantegna@provincia.mantova.it - info@turismo.mantova.it
www.provincia.mantova.it
www.casadelmantegna.it
www.turismo.mantova.it