La Grande Guerra. Fede e valore

Mostra alla Casa del Mantegna dall'8 al 25 aprile
"La Grande Guerra. Fede e Valore" è il titolo della mostra allestita nei prestigiosi spazi della Casa del Mantegna, in via Acerbi 47 a Mantova per ricordare la prima guerra mondiale.
In 18 pannelli vengono ripercorse le tappe che hanno portato al grande conflitto del secolo scorso, che cosa ha significato la prima guerra mondiale e quanto essa ha lasciato. In esposizione anche le cartoline e le lettere che i militari al fronte scrivevano alle loro famiglie. Ma aggirandosi per le sale è possibile anche vedere oggetti d'uso comune nelle trincee, dalle armi a utensili della vita quotidiana. Ricostruito anche un centro di assistenza medica, una sorta di ospedale da campo dove venivano curati i feriti. La mostra, pensata con finalità didattiche, si presta ad essere visitata anche da ragazzi e scolaresche.
"Un museo diffuso della memoria - lo ha definito il prefetto di Mantova Carla Cincarilli -. Una oggettivazione del passato per attualizzarlo. Una rievocazione che vuole essere un momento di riflessione e di aiuto per capire il passato e per esaltare i valori della pace e della legalità".
La mostra è realizzata dalla Stato Maggiore dell'Esercito in collaborazione con Provincia di Mantova, Prefettura e Comune di Mantova, Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, Ufficio Scolastico provinciale, Archivio di Stato, Istituto mantovano per il Risorgimento, Accademia nazionale  Virgiliana, Sezione alpini di Mantova, Fondazione Mazzolari, Gruppo storico asolano e con i generosi prestiti di collezionisti privati.
"La storia deve essere parte della nostra cittadinanza attiva - sottolinea la vice presidente della Provincia Francesca Zaltieri -. Mi auguro che questa mostra divenga un tassello importante per la ricostruzione di una coscienza civica".
"Durante la prima guerra mondiale - ricorda il colonnello Giuseppe Faulisi del Comando Militare esercito Lombardia - cinque milioni di italiani furono chiamati al fronte. Questa mostra vuole ricostruire i diversi momenti della guerra senza dimenticare che durante il primo conflitto mondiale furono usati per la prima volta i carri armati, gli aerei e i gas come strumenti di combattimento".
In occasione dell'inaugurazione della mostra, il presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti ha annunciato l'impegno del Comune capoluogo a riaprire il museo del Risorgimento di Mantova.
Momento toccante durante l'inaugurazione quando il maestro Rossano Mancini, della classe di fisarmonica del Conservatorio di Mantova, ha suonato con strumenti d'epoca musiche che accompagnavano i militari al fronte nei momenti di tregua.  
Ingresso libero
Orari:
Mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12.30
Mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17
Sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18