Labirinti Contemporanei

 09-09-2020 - 04-10-2020 Inaugurazione 12 settembre, ore 14:00
 
 Museo Diocesano,  piazza Virgiliana, 55,  MANTOVA
 

Percorsi visivi ispirati a “Le citta invisibili” di Italo Calvino

Labirinti Contemporanei
Dal 9 settembre al 4 ottobre
Inaugurazione sabato 12 settembre alle ore 14
Museo Diocesano Francesco Gonzaga (Sala delle Colonne) - Mantova

A cura di Maria Lucia Ferraguti

Ideatrice del progetto Gabriela Spiller

Artiste
Mariaberica Buzzaccarini, Maria Pia Mucci, Gabriela Spiller

Mostra in contemporanea con  il FESTIVALETTERATURA 2020 - Mantova

Le visioni e la realtà delle "città invisibili" di Italo Calvino, la capacità dello scrittore  di influenzare letterati ed inoltre gli  artisti attraverso  la fusione nella visione pittorica della narrazione, rappresentano  il tema specifico della mostra. 
Dipinti, installazioni ed un libro d'artista creano fra loro una intesa sui numerosi significati, che d'opera in opera, sono da scoprire all'interno dello spazio della grandiosa Sala delle Colonne del Museo Diocesano Francesco Gonzaga .
Nella trasposizione visiva delle città scelte, l'esito è coinvolgente: le immagini visionarie di Calvino scorrono sostenute dal filo conduttore della narrazione,  e innescano riscontri  reciproci mentre intrecciano racconti  attraverso possibilità combinatorie, che conducono all'armonia dell'unità compositiva pur nella diversità degli approfondimenti.  Nei loro accordi e risonanze, tessono percorsi simili a quelli che trovano le opere nelle raccolte pubbliche ed  esprimono  un ordine proprio mentre catturano l'attenzione  dello spettatore.
Mariaberica Buzzaccarini, Maria Pia Mucci e Gabriela Spiller approfondiscono l' "iconologia fantastica " di Calvino ed offrono  ai fruitori  della mostra la possibilità di scegliere il proprio  itinerario e di approfondire i collegamenti, forse perduti che conducono all'identità delle città nella lettura dell'Autore.
Così Buzzaccarini esprime la pittura attraverso vari indirizzi legati da una parte all'alchimia ermetica, e agli studi rosacrociani dall'altra. Le città appartengono all'universo simbolico ed irradiano quindi, nella classicità delle forme e nei colori intensi,  una manifesta spiritualità, che  per il cromatismo evolve in immagini tese verso il soprannaturale.
Mucci, dal canto suo, rivela nei dipinti il ruolo della viaggiatrice al seguito dei racconti di Calvino dove le città mutano in visione. Svela metafore urbane imprevedibili, arbitrarie nelle allusioni storiche che transitano fra memorie e biografia in uno spazio anche mentale, reso reale nelle forme. In questo modo
le opere danno luce a poetiche immagini   di città, immerse nell'avvincente cromatismo di un'atmosfera che le unifica  nel variare delle tonalità del blu.
Spiller invece subisce la fascinazione del testo di Calvino con  differente entusiasmo. Dipinge le immagini delle città che, anche nelle installazione, conducono  alla narrazione. Trova l'unità attraverso la verità della materia pittorica nelle scaglie minute e grandi degli  impasti, simili a gusci concavi e convessi di materiali quotidiani, fili e carte. Le superfici delle opere vibrano e trovano alleanze insospettabili con un colore lieve.

Informazioni:
Museo Diocesano Francesco Gonzaga
Piazza Virgiliana, 55 - Mantova
Tel e fax 0376-320602
info@museofrancescogonzaga.it

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