RIAPERTURA DEL MUSEO DI PALAZZO D`ARCO. NATURA E ARTE. Il giardino romantico e lo Zodiaco di Falconetto
RIAPERTURA DEL MUSEO DI PALAZZO D'ARCO
NATURA E ARTE. Il giardino romantico e lo Zodiaco di
Falconetto
Dal 18 maggio al 18 giugno
2020
Museo di Palazzo D'Arco
Piazza C. d'Arco, 4 - Mantova
Lunedì 18 maggio 2020 il Museo di Palazzo d'Arco
riaprirà le proprie porte alla città accogliendo i
visitatori nel suo incantevole giardino ottocentesco. Giardino
nelle lingue greca ed ebraica significa paradiso, l'Eden dove
natura e felicità si incontrano. Ora come non mai è
vivo il desiderio di ritrovare la natura, di restare all'aria
aperta riscoprendo l'antico ideale per cui la campagna e il
giardino, ovvero la campagna in miniatura, sono il teatro delle
occupazioni più graziose, spensierate e primitive dell'uomo.
L'Ottocento ha dato vita a straordinari esempi di giardini e anche
in Italia, accanto a quelli formali di gusto settecentesco, detti
all'italiana, si diffuse presto la moda e lo stile del giardino
all'inglese. Era il lontano 1872 quando il conte Antonio d'Arco
iniziò ad approntare il suo giardino, prendendo a modello
quegli esempi che aveva ammirato nella sua cara Inghilterra e di
cui presero a scrivere molti trattatisti dando vita al movimento
paesaggistico. Varietà spontaneità e sorpresa ne sono
gli ingredienti per il piacere degli occhi e dei sensi. Il museo
offrirà dunque un affascinante percorso tematico dedicato
alla nascita del giardino d'Arco e della storia del giardino
paesaggistico all'inglese, indagandone i vialetti sinuosi, le
essenze arboree e floreali, le statue e le antichità
disseminate qua e là. Immediato è inoltre il
confronto con il parco romantico delle Bertone presso Goito, sempre
di proprietà della famiglia, dove il conte Antonio fece
costruire l'omonima villa; qui la creazione umana ha talmente
imitato la natura da confondersi con essa. In questo percorso, che
unisce idealmente il giardino del palazzo di città e il
parco della villa di campagna, trova posto la bellissima carrozza,
un Coupè o Brougham della Fabbrica di Carrozze Francesco
Belloni di Milano, utilizzata per i percorsi cittadini o appena
fuori porta. La vettura, acquistata nel 1896 dal conte Antonio,
restaurata dall'Ente Parco del Mincio, sarà esposta per la
prima volta a Palazzo d'Arco e visibile dal 18 maggio. La visita
prosegue poi con l'excursus storico alle due palazzine tardo
quattrocentesche, appartenute alla famiglia Gonzaga della linea di
Feltrino di Novellara, e con la spettacolare Sala dello Zodiaco,
dipinta da Giovan Maria Falconetto intorno al 1520. Il conte
Francesco Antonio d'Arco, ebbe la fortuna di poter disporre al pari
dei grandi studiosi di una sorta di gabinetto astronomico, dove
poter ammirare il cielo e le stelle, meravigliando i propri ospiti.
In questo caso il cielo e le stelle sono dipinte, nel ciclo
zodiacale per l'appunto, che comprende anche
racconti mitologici, pagine di storia romana e raffigurazioni
architettoniche famose: un calendario e un oroscopo, dove scienza e
superstizione si intrecciano amabilmente.
Dal 18 maggio dunque resteranno chiuse le
sale arredate e si potrà godere del nuovo percorso Natura e
Arte. Il giardino romantico e lo Zodiaco di Falconetto.
Il costo è di € 2,00 a persona e conservando il
biglietto si potrà ritornare per visitare il museo completo
al costo di € 8,00 anziché € 10,00.
Il museo sarà aperto il lunedì dalle
9.30 alle 13.00, il martedì dalle 14.30 alle 18.00 e dal
mercoledì alla domenica dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30
alle 18.00 (salvo aggiornamenti).
Le visite, nel rispetto del protocollo sanitario,
saranno solo guidate con un numero ridotto di partecipanti, per
garantire il distanziamento; i visitatori dovranno essere muniti di
mascherina e guanti.
E' preferibile acquistare il biglietto on line sul sito web
del museo www.museodarcomantova.it Info al numero 0376 322242
oppure all'indirizzo mail info@museodarcomantova.it.