Paolo Spoltore - Antologica
PAOLO SPOLTORE - Antologica
Sabato 13 aprile 2019, ore 17.30 - Inaugurazione
alla presenza dell'artista
Mostra 13 aprile - 2 maggio, 2019
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Via Ippolito Nievo 10 - Mantova
La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sede di via
Ippolito Nievo 10, inaugura la mostra "Antologica" dello scultore
Paolo Spoltore, alla presenza dell'artista, Sabato 13 aprile alle
ore 17.30.
Un felice ritorno quello dell'artista di Lanciano a Mantova voluto
dalla curatrice Arianna Sartori, dove è già stato
presentato in tre occasioni con tre esposizioni personali dalla
Galleria Sartori: nel 2004 con "Naturalmente", nel 2009 con "Totem.
Presenze utopiche 2008" e nel 2011 con "Cuori pietrificati e
Bestiario".
Fino al 2 maggio sarà possibile ammirare in Galleria
sculture e pannelli realizzati in pietra, legno, ferro e bronzo che
ripercorreranno l'interessante percorso artistico del Maestro.
Ferro-Legno-Chiodi e Chiavi Riciclare ad Arte
Diana Alessandrini intervista Paolo Spoltore
L'arte di oggi non può non guardare ai temi etici, non può ignorare l'emergenza ambientale.
Diana Alessandrini: la necessità non più
rimandabile per il mondo di avviare un ciclo di riuso delle materie
che produciamo e mentre si moltiplicano le mostre di artisti che
utilizzano per le proprie opere i rifiuti, noi siamo andati a
trovare un grande artista, il maestro Paolo Spoltore, abruzzese, il
suo atelier è fuori Lanciano circondato dal verde vicino
Chieti ai piedi del Gran Sasso.
Paolo Spoltore: io recupero dalla civiltà contadina attrezzi
agricoli pezzi meccanici, a testimonianza del passato, che poi nel
futuro diventa come se fosse un libro scritto che attraverso la
scultura questo assemblaggio di pezzi testimonia il percorso di una
civiltà, di un periodo storico della tecnologia partendo
dalla demolizione dove si trovano le auto da rottamare, alle
fabbriche che fanno pezzi per l'industria.
Diana Alessandrini: mi dice qualche nome di queste sculture che
stiamo osservando in questo parco?
Paolo Spoltore: quella che abbiamo di fronte è un toro,
l'altra è un sole con all'interno una maschera, è un
ostensorio.
Diana Alessandrini: ma lei direbbe che queste sculture sono idoli
contemporanei?
Paolo Spoltore: si, esatto sono idoli. Quando saremo all'interno
dello studio le farò vedere una serie di totem, la versione
di un dio, ognuno ha il suo, c'è quello religioso, quello
pagano il mito mi attira, mi affascina perché c'è
sempre del mistero dietro ogni cosa, io cerco di traslare il senso
del mito nella realtà quotidiana per un fatto così,
personale, viviamo in un contesto in un mondo, dove tutto è
frenesia quindi mi porta al di là di queste realtà
quotidiane pertanto vorrei volare più in alto.
Diana Alessandrini: Spoltore si esprime con un linguaggio ricercato
capace di realizzare con catene, chiodi, viti, bulloni forme
sinuose aggraziate, decorativee sempre di grande potenza
espressiva.
Paolo Spoltore: a me piace andare oltre e comunque nel dettaglio,
curare e non essere estremamente ermetico, essenziale, tutte queste
forme che vediamo sono i totem di cui parlavamo sono in legno,
ferro e pietra. La forma totemica più o meno si sviluppa
prevalentemente in senso verticale, con tagli che ricorda l'arte
africana, e, in qualche modo un certo stile picassiano, invece
nella parte terminale della scultura, si caratterizza attraverso
l'espressione, il racconto unico e irripetibile. ora stiamo
osservando l'opera "Recupero del Gran Sasso" che porta in sè
una pietra raccolta durante un'escursione sul Corno Grande del
sempre sul Gran Sasso d'Abruzzo, la grande finestra sul mondo. Alla
fine di questo incontro le farò vedere l'opera, "Guerriero
da Capestrano" riprodotto in legno pregiato e in scala reale,
questo rappresenta l'identificazione del popolo abruzzese , simbolo
di una storia, cultura e tradizione artistica di un territorio.
«Così i Totem, il Bestiario, i Cuori pietrificati, l'Omaggio ai terremotati de L'Aquila, i Volti di pietra, le Metafore offrono al pubblico sì l'idea di purezza, ma non più come sentimento integro bensì come uno stato d'animo spezzato in decise cesure di materia. Nella moltiplicazione delle immagini, l'Artista enfatizza, infatti, il tema tanto potente del dolore, della sottrazione di un'umanità indispensabile al vivere quotidiano. La sua ricerca plastica si appunta, altresì, da un punto di vista operativo, negli scarti industriali che, recuperati, vengono valorizzati nelle sue sculture composite e articolate "nei riferimenti mitici, zoomorfici o antropomorfici" a cui conferisce un "aspetto simbolico ed evocativo"». Anna Maria Di Paolo
Paolo Spoltore nato a Lanciano il 7 gennaio 1946. Dopo aver frequentato L'Istituto Statale d'Arte della sua città. Nel 1963 si trasferisce a Milano dove prende contatti con la vita artistica di Brera e maestri dell'Academia, in particolare con lo scultore Marino Marini che lo avvicina e lo spinge sempre più all'amore per la scultura. Nel 1964 si trasferisce prima a Pavia e poi a Varese dove continua la formazione artistica e culturale. Durante questo periodo lombardo, sollecitato dai fermenti innovativi dell'arte informale, decide di tornare a Lanciano. Nel 1965 nello studio, del quartiere storico inizia a realizzare opere sperimentali con materiali poveri di carattere neoplastico. E da qui inizia la sua lunga carriera artistica.
Contatti:
ARIANNA SARTORI ARTE & OBJECT DESIGN
Via Ippolito Nievo, 10 - Mantova
Tel. 0376 324260
Orario:
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30
Chiuso festivi