Mantova 1796-1866. Settant`anni tra assedi, occupazioni e guerre. I reveresi nel Risorgimento
I reveresi nel Risorgimento
Dal 24 marzo a Palazzo Ducale di Revere il comune di Borgo
Mantovano e il Museo del Po, propongono una mostra sul Risorgimento
che sarà composta da un primo nucleo intitolato
"Mantova 1796-1866. Settant'anni tra assedi, occupazioni e
guerre." e da un approfondimento su "I reveresi
nel Risorgimento italiano". La mostra è curata da
Sergio Leali, storico del Risorgimento, e Alberto Riccadonna,
esperto di armi antiche e restauratore.
A questo primo nucleo farà seguito una parte (i pannelli)
della mostra organizzata dall'Istituto Mantovano di Storia
Contemporanea e dall' Istituto Superiore Carlo d'Arco e Isabella
d'Este che è stata esposta al Museo Archeologico Nazionale
di Mantova dal 17 febbraio al 18 marzo,avente per titolo "Icone
Politiche. Celebrità e nuovi media al tempo del
Risorgimento" e che è stata curata dagli storici
universitari C. Bertolotti, G.L. Fruci, A. Petrizzo.
Nel primo nucleo saranno esposti numerosi documenti originali: 70
stampe (fra cui la resa di Mantova, le battaglie di Governolo, di
Volta Mantovana, di Solferino e S. Martino), 80 lettere (fra cui
quelle dei volontari toscani, di soldati italiani e francesi, e
rare lettere dall'Oltrepò Mantovano) oltre a 15 manifesti.
Numerose decorazioni, medaglie e monete sia in oro e argento che in
bronzo. Una ventina fra armi bianche e da fuoco, palle da fucile,
fiasche per polvere da sparo, cartucce, ecc. Ed infine la divisa e
il moschetto appartenuti al garibaldino Giovanni Borzani.
Nell'approfondimento dedicato ai reveresi la documentazione esposta
è prevalentemente stata prestata dai cultori di storia
locale Paolo Spada, già luogotenente del Comando Carabinieri
di Revere, e di Salvatore La Guidara.
La seconda mostra, come è noto, ripercorre la storia del
potere che ebbero le immagini sui mezzi di comunicazione in auge
nel Risorgimento: spettacoli popolari, stampe, giornali illustrati.
E di come questi siano serviti alla politica per far emergere un
culto delle personalità più in vista, sovrani o
rivoluzionari che fossero.
La mostra resterà aperta fino al 20 maggio nei giorni di sabato, domenica e giorni festivi: 10,00-12,00 e 15,00-18,30 oppure su appuntamento gli altri giorni previo accordi con Eros Giovannini (Tel. 335-6702863)