Presenza Luce Respiro Christelle Labourgade
Presenza Luce Respiro
Christelle Labourgade
a cura di Andrea Tardini Gallery
coordinamento organizzativo a cura di Valentina Stella
inaugurazione venerdì 15 settembre 2017 ore 18
Mantova, Casa del Mantegna
16 settembre - 15 ottobre 2017
E' stata scelta la prestigiosa sede della Casa del Mantegna a Mantova per ospitare dal 16 settembre al 15 ottobre 2017 la mostra Presenza Luce Respiro che vedrà esposta una selezione di opere dell'artista Christelle Labourgade (vernissage: venerdì 15 settembre 2017 ore 18).
Il fil rouge che unisce i lavori dell'artista francese è il diritto di esistere: una riflessione poetica e personale sulla "legittimità a essere", ad avere un proprio spazio esistenziale, ma anche un tema di grande attualità. In questa esposizione, l'artista ci accompagna attraverso la sua storia, fatta di viaggi, migrazioni, continue ricerche, tra Parigi, Marsiglia, l'Africa e Venezia. Da qui scaturisce una significativa produzione di opere, dove il colore è protagonista assoluto; tra i toni più profondi del blu oceano, il giallo ocra, il rosso vivo, si scorgono figure evanescenti che emergono impercettibilmente dallo sfondo, dai muri, quasi ne facessero parte. Anche il tenue contrasto bianco-nero diventa per Christelle un espediente narrativo per raccontare, con delicatezza, la vita al limite dell'esistenza di persone emarginate dalla società, perché di loro si conservi la memoria.
Accanto a questi lavori si afferma con forza la sua ultima
creazione, che arriva a Mantova direttamente da
Parigi; la potente opera nos
ombres. Questa grande tela di quasi tre metri
per sei ha visto la luce lo scorso aprile, in una stanza
del nono arrondissement di Parigi, che
il
maire del distretto ha scelto di
mettere a disposizione dell'artista. Qui Christelle ha
lavorato da sola, instancabilmente, giorno e notte, per
rappresentare il suo grido, la processione di esseri umani che
hanno perso tutto, tranne la colonna umana nella quale
avanzano.
Quella di nos ombres è per Christelle Labourgade
una marcia in ascesa, dove i volti dei protagonisti emergono dal
buio, scolpiti dalla luce, uscendo dalle tenebre
dell'invisibilità, uniti in urlo silenzioso: "io
esisto".
Si tratta di sconosciuti che, in verità, possono risultarci
quasi familiari, perché dati quotidianamente in pasto
alla cronaca, accomunati da una sola condizione, un titolo che
sostituisce nomi e identità: profughi, rifugiati,
immigrati.
Secondo Christelle "tutto non è altro che una questione di posto, di legittimità a essere. Se questo posto viene tolto, disprezzato, distrutto o tolto ad un essere umano o a una nazione, allora accadono i drammi umani peggiori. Io non ho mai avuto il mio posto. Alcuni dicono che sono nata in un grido di rivolta e di amore. Solo il disegno apriva le porte di un mondo che voleva di me. Il disegno e la notte. La notte dava i neri dei miei disegni.
Del suo passato, Christelle racconta che "la solitudine era
il mio cappotto, l'errare la mia patria. Sognavo della fine del
mondo. Il mio unico asse, la mia bussola era la bellezza. Era la
mia ossessione da piccola e sentivo dentro di me che non dovevo
allontanarmi da lei.
In Italia ho scoperto la forza muta della storia che attraversa
i muri delle città. Le pietre sono in silenzio eppure la
storia parla; i livelli della storia si sovrappongono e creano dei
quadri magnifici. Ho poi capito che ogni essere umano lascia nel
mondo una traccia di sé stesso, qualsiasi essa sia. Questo
lo giustifica nell'essere. E gli permette di scrivere in questo
mondo la più bella delle storie. La sua.
"Mi sono sempre sentita protetta dei muri. Non so proprio
perché. Per me sono come la notte: mi nascondono. E mi
permettono di respirare meglio. Sento dentro di me che il tempo
dell'errare è finito - conclude l'artista -
dipingere mi ha dato il mio posto ed è tempo per me di
prendere i miei pennelli, i miei carboncini, tornare a vivere a
Parigi e combattere perché sia reso il proprio posto a tutti
quelli che sono esclusi"
Quello di nos ombres è un messaggio forte, che non ha lasciato indifferente il pubblico parigino, accorso numeroso allo svelamento dell'opera, così come personalità influenti e autorità che si sono recate rendere omaggio al lavoro di Christelle. Solo per citarne alcuni, l'allora presidente François Hollande e il Ministro della Giustizia Christiane Taubira, il poeta e scrittore Laurent Gaudé a cui l'opera ha ispirato la poesia La Colonne, i responsabili dell'associazione SoS Mediterranée.
L'opera nos ombres vuole essere portavoce di un
messaggio collettivo e quella di Mantova è la
seconda tappa di un cammino ancora da scrivere: nos
ombres supera i confini fisici della tela per diventare
itinerante, migrante, trovando il suo posto, rappresentando chi un
posto non ce l'ha.
Nel corso della mostra sono poi previste occasioni di dialogo,
confronto e interazione con studenti delle scuole superiori,
durante le quali Christelle interagirà apertamente con i
ragazzi su tematiche quali le implicazioni del lavoro
dell'artista, la relazione tra emozioni e
creatività, proponendo il superamento della diffusa
concezione degli artisti come appartenenti ad
un'élite.
Impegnata nel sostegno di autori che siano, attraverso la propria
opera, portavoce di valori e impegno sociale, la Andrea
Tardini Gallery è lieta di promuovere Christelle
Labourgade, tra i primi artisti ad aver esposto con la galleria
veneziana, in questa sua importante impresa.
Per informazioni
Andrea Tardini Gallery
San Marco 3157A - Salizada San Samuele
327.6713144
info@andreatardinigallery.com
Informazioni per la stampa
Chiara Vedovetto
349.1692486
press@andreatardinigallery.com
www.andreatardinigallery.com