Il Fantasma di Canterville
Il Fantasma di Canterville
di Oscar Wilde
traduzione e riduzione teatrale di Chiara Prezzavento
Regia di Maria Grazia Bettini
L'OPERA
Dopo tre secoli di onorata carriera sovrannaturale, il fantasma di
Sir Simon mai si sarebbe aspettato dalla famiglia Otis una reazione
tanto cinica e distaccata. Hiram Otis, politico statunitense,
decide, infatti, di acquistare il castello e la tenuta di
Canterville, in Inghilterra, e di trasferirvisi con moglie e figli,
nonostante i ripetuti avvertimenti sulla scomoda presenza di uno
spettro terrificante. La campagna inglese dell'Ottocento è
il luogo migliore per cadere vittima di superstizioni e l'americano
decide di non dare peso a simili sciocchezze. Da subito Sir Simon,
impone la sua presenza spettrale, ma la reazione dei nuovi
inquilini va al di là di ogni immaginazione. Gli Otis,
infatti, non solo non sono terrorizzati, ma addirittura si prendono
gioco del fantasma e vanificano ogni suo travestimento o espediente
grazie a dei moderni ritrovati statunitensi. Tutto ciò getta
Sir Simon in uno stato di profonda depressione e solo la
secondogenita, Virginia Otis, sembra poter entrare in relazione
empatica con lui e permettergli, finalmente, di guadagnare il
meritato riposo. "Il fantasma di Canterville" (1887) è un
esilarante racconto del giovane Oscar Wilde, entrato
nell'immaginario collettivo di ognuno di noi, e che deve la sua
fortuna anche alle sue innumerevoli trasposizioni cinematografiche
e teatrali. Il talento di Oscar Wilde è innegabile, a
partire anche dalle sue prime opere, ma in questo racconto non vi
è racchiuso solo il modo passato di pensare, ma anche quello
presente e futuro. Il cinismo, la disillusione della famiglia Otis
e la tradizione rappresentata da Sir Simon sono le due facce della
stessa moneta che ognuno di noi porta sempre in tasca.
NOTE DI REGIA
Niente è più divertente di una bella storia di
fantasmi. Poche sono le forme della narrazione che possono
competere con la proverbiale "notte buia e tempestosa", con i suoi
alberi scheletrici, catene cigolanti, case cadenti, fantasmi
svolazzanti e cripte ammuffite. Il genio stravagante di Oscar Wilde
regala una storia di orrore divertentissima e acuta. La storia di
uno spirito tormentato dalla presenza più terrificante che
possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia
americana.?Il Fantasma di Canterville merita un posto d'onore nel
genere gotico perché è un'irriverente antologia dei
suoi cliché. E anche se tutti gli elementi di questo tipo di
racconti sono presenti - la casa stregata, l'indelebile macchia di
sangue, lo spettro ululante, il passaggio segreto, la prigione
sotterranea, la vicenda tormentata - niente di tutto questo
è preso sul serio. Tra salotti stampati e proiezioni di
castelli il fine è proprio di divertire il pubblico fingendo
di volerlo spaventare!