Carlo Zoli. Tra sogno e realta
CARLO ZOLI
Tra sogno e realtà
11 - 30 marzo 2017
Una nuova personale dello scultore faentino Carlo Zoli si potrà ammirare a Mantova alla Galleria Arianna Sartori in via Cappello 17, dal prossimo 11 marzo.
L'inaugurazione della personale si svolgerà
Sabato 11 marzo alle ore 17,00 alla presenza
dell'artista e resterà aperta al pubblico fino al prossimo
30 marzo 2017.
"Un senso di umana sacralità percorre le opere di Carlo
Zoli, da sempre interessato ad indagare territori storici, epici,
cavallereschi. Le figure e le immagini, dense di ogni carattere
descrittivo, aneddotico e narrativo, diventano puri simboli,
fantasie archetipe che emergono dalla storia, cariche della potenza
del mito e ricche di modernità. Le opere si collocano in uno
spazio storico e attuale allo stesso tempo, in una cornice
temporale sospesa, suggerita dalle forme, da cui affiora la
dimensione simbolica. Le sue opere, ricche di una fantasmagorica
gamma di segni, mantengono un solido substrato grafico, proveniente
dalla sua consolidata preparazione nel campo del disegno e della
figura. Le sculture modellate con la plastica materica, increspata,
disegnano linee fluide composte in una sorta di esplosione vitale.
I primi piani della materia, che si plasma, si disgrega e si
ricompone nell'eterno gioco della vita sotto il soffio vitale
dell'autocoscienza e dell'intelletto, si dilatano in uno scenario
figurativo, rappresentando simboli, corpi femminili dalla
silhouette delicata, cavalieri erranti, figure alate e cavalli dal
profilo elegante, che si stagliano entro uno spazio bidimensionale,
distruggendo l'illusione e rivelando la verità icastica
della forma che vive di vita propria. In queste forme materiche che
imprimono alla staticità della massa quasi un vertiginoso
dinamismo, è proprio l'uomo ad essere il perno di queste
illuminanti visioni, rivelandosi in tutta la sua fragile
realtà e disvelando utopiche "isole nascoste". Attraverso
l'eliminazione di elementi superflui o autoreferenziali, l'artista
elude il passaggio prosaico della favola cavalleresca ed esclude
l'esercizio narcisistico e consolatorio della divinizzazione
dell'umano e della narrazione per immagini, maturando un nuovo
linguaggio figurativo, in cui sintesi formale e segnica gli
consentono di recuperare la dimensione primaria della figurazione.
Questa ricerca lo ha portato a considerare la luce, la forma e il
colore elementi imprescindibili nella scultura che è
diventata, sostanzialmente, necessità di una nitida misura
mentale, sublimata attraverso l'assimilazione dell'arte antica.
Carlo Zoli ha percorso per intero la figurazione, dimostrando una
eccezionale perizia disegnativa e pittorica e si è affermato
come artista profondamente e passionalmente sensibile".
Vittorio Amedeo Sacco
Carlo Zoli nasce a Bari nel 1959, ha studiato e
lavora a Faenza (Ra). È il quarto elemento di una
discendenza diretta d'avoli ceramisti: Carlo, Paolo e il padre
Franco, sotto la cui guida si è formato artisticamente. Nel
1995 Zoli presenta la sua grande scacchiera, una delle opere
più significative ed apprezzate dalla critica e dal
pubblico. Collabora con il gallerista ferrarese Francesco Pasini.
Poi come non ricordare la prima grande scultura di Zoli fusa in
bronzo, il San Giorgio che tiene alto sulla sua testa il drago
infizato dalla lancia, con il bene che vince sul male guardandolo
dritto negli occhi, opera di rara suggestione e di forte richiamo
Ferrarese, così come l'unicorno, altro tema caro all'Artista
proprio per la sua simbologia: la purezza; l'animale, infatti,
tocca le acque con il suo corno e le purifica e non a caso è
anche una delle imprese più significative della casa
estense. I cavalli, i cavalieri e le enigmatiche e raffinate figure
femminili di Zoli iniziano così a essere presenti in tutte
le maggiori rassegne artistiche eurepee, decretando il successo del
suo percorso artistico. La fama dell'Artista giunge anche
oltreoceano e, nel 2002, ottiene una prestigiosa commissione negli
Stati Uniti, a Charleston. La Medical University of South Carolina,
infatti, sceglie un'opera di Carlo Zoli come simbolo del "Charles
Lindbergh Symposium", convegno scientifico a livello mondiale, che
celebra il centenario dalla nascita del celebre aviatore e
inventore americano. La scultira in bronzo dal titolo "Elizabeth"
è una perfetta fusione tra l'uomo e la macchina cardiaca che
può tenerlo in vita, dove Zoli interpreta artisticamente il
concetto di umanizzazione della tecnologia. Ancora un forte legame
tra Zoli e il mondo scentifico è l'importante convegno
promosso dall'Ordine dei Chimici della Campagna sulle
"qualità della vita", per cui è stata scelta come
testimonial l'opera in bronzo "la sorgente", unita a una
significativa grafica di Zoli. A rafforzare ulteriormente il suo
legame con il mondo culturale e artistico, Zoli ha realizzato la
medaglia commemoraiva del centenario della "ferrariae Decus",
ispirata alla prima tessera sociale, che raffigurano i due
monumenti principali di Ferrara - il castello estense e la
cattedrale - tramanderà ai posteri la memoria dei primi
cento anni di attivià della prestigiosa associazione
ferrarese. Ha tenuto mostre personali in tutta Italia: Bari,
Bologna, Napoli, Padova, Roma, Venezia, Mantova solo per citare le
città più importanti; è stato ospite di varie
reti nazionali e nel Benelux. Da oltre dieci anni partecipa a fiere
d'arte internazionali: ExpoBari, Art Fair Melbourne - Australia,
Art Expo New York (USA), Arte Fiera a Bologna, Art Jonction Nizza,
EuropArt Ginevra, LineArt Gand (B), a Mosca e a Parigi, poi Gmunden
(A), Padova, Pordenone, Udine, Vicenza. È stato più
volte invitato a importanti mostre insieme ai grandi maestri della
scultura del XX secolo: Milano, Bologna, Ferrara, in Normandia, nel
Beaujolais per la Biennale d'Arte, a Lione (Francia), Anversa e
Knokke (B), Hong Kong, in Giappone e in Florida (USA), Zurigo,
Ginevra, Losanna e Yverdon in Svizzera. Le sue opere sono in
permanenza in spazi pubblici e privati, in Gallerie e musei di arte
contemporanea.
Dal 2008 il suo lavoro è seguito da Vittorio Amedeo
Sacco.
Inaugurazione: Sabato 11 marzo, ore 17.00.
Sarà presente l'artista
Orario di apertura: Â dal Lunedì al
Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30.
Chiuso Domenica e festivi (18 marzo 2017)
ARIANNAÂ SARTORI
ARTE & OBJECT DESIGN
Via Cappello, 17 - 46100 MANTOVA
Tel. 0376.324260Â
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