Sicurezza e manutenzione ponti, la Provincia ha investito oltre 15 milioni di euro

  
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"L'attenzione che da sempre la Provincia di Mantova dedica a ponti e viadotti di competenza è dimostrata dai numerosi interventi di manutenzione eseguiti nel corso degli ultimi 10 - 15 anni per un valore di oltre 15 milioni di euro, e nei lavori attualmente in corso, a partire dalla riqualificazione del Ponte di San Benedetto dove da lunedì il cantiere sarà di nuovo operativo".

Il presidente dell'ente di via Principe Amedeo Beniamino Morselli sta seguendo l'evoluzione dei tragici fatti di Genova dopo il crollo di un tratto del ponte Morandi. Al cordoglio per le vittime e per le loro famiglie, alla vicinanza ai tanti feriti e sfollati si uniscono anche le preoccupazioni dettate dalla sensibilità di chi da anni riveste il ruolo di amministratore pubblico. E il pensiero del numero uno dell'ente di Palazzo di Bagno va ai 94 ponti e cavalcavia gestiti dall'amministrazione provinciale.

Tra le azioni messe in campo dalla Provincia a tutela delle proprie infrastrutture si ricordano:

 

-      Ponte sul Po di Borgoforte: rinforzo delle pile in alveo per 4,5 milioni di euro nel 2007 - 2008

-      Ponte sul Po tra Dosolo e Guastalla: manutenzione straordinaria con risanamento dell'impalcato e dei calcestruzzi per 1.200.000 euro (inizio anni 2000)

-      Ponte sul Po a Sermide: rinforzo di una pila nel 2008 con un investimento di 700mila euro

-      Ponte sul Po tra Viadana e Boretto: rinforzo delle fondazioni con una spesa di 3.550.000 euro e sistemazione delle pile con un investimento di altri 500.000 euro

-      Numerosi interventi di manutenzione straordinaria sui cavalcaferrovia della rete stradale provinciale tra cui i principali sulla Sp 49 a Suzzara, sulla Sp 48 a Gonzaga, sulla Sp 33 a Roncoferraro e lungo la ex Ss 496 Virgiliana a Quistello (costo totale degli interventi oltre 2 milioni di euro)

-      Installato un monitoraggio in continuo per il ponte sul Po a San Benedetto

-      Ponte sul Chiese tra Acquanegra e Calvatone: rinforzate le fondazioni e installato impianto di rilevazione e monitoraggio del livello dell'acqua (costo 600.000 euro)

-      Interventi per rifacimento asfalti e sistemi di scolo delle acque su diversi ponti

-      Formati ispettori di primo livello con la frequenza ad appositi corsi per verificatori di solidità e sicurezza dei ponti

-      Progetto Catasto Sicurezza Ponti (premiato quest'anno a Forum Pa a Roma come sistema di controllo innovativo) per il monitoraggio. Il progetto della Provincia si articola in più fasi: censimento delle oltre 500 strutture dislocate sulla rete stradale, incentrandosi sui 21 ponti fluviali nel rispetto della loro importanza strategica; verifica di idoneità statica dei manufatti più importanti ai fini del transito dei trasporti eccezionali; attivazione del monitoraggio strutturale di alcuni ponti che versano in particolare criticità.

"E' indispensabile però che ci sia un piano nazionale con stanziamento di risorse per garantire la sicurezza dei manufatti - rimarca Morselli -. Simili strutture per le loro intrinseche caratteristiche necessitano di importanti investimenti che il singolo ente da solo non può mettere in campo". Un appello in piena sintonia con quello lanciato dal presidente dell'Unione Province Italiane Achille Variati: "Le Province gestiscono 130 mila chilometri di strade e almeno 30.000 tra ponti, viadotti e gallerie: con i tagli indiscriminati della manovra economica del 2015 è diventato impossibile programmare la manutenzione, che è determinate per garantire la sicurezza. Per questo - sottolinea Variati - non appena insediato il Governo abbiamo chiesto un incontro al Ministro Toninelli, per fare il punto della situazione e ribadire l'urgenza di un fondo nazionale che consenta di mettere in sicurezza le strade provinciali, il reticolo che tiene insieme il Paese. L'emergenza non è solo sbloccare fondi per gli investimenti, ma garantire le risorse per i controlli, per le verifiche statiche, per la manutenzione ordinaria indispensabile per la sicurezza, soprattutto per i manufatti in cemento armato costruiti negli anni 60 e 70. Dopo la tragedia di Genova, che ha reso evidente che è questa la priorità del Paese, ci auguriamo che l'incontro si possa fare al più presto, così da definire le risorse da riservare a questi interventi nella prossima Manovra economica".