Provincia, il Presidente Morselli presenta esposto alla Procura e al Prefetto contro i tagli alle risorse

  
  per il cittadino,   per enti ed imprese,   
 

E' di 16.179.400 euro lo squilibrio di bilancio previsto dalla Provincia di Mantova per il 2017: a fronte di 28.658.600 euro di entrate stimate, l'ente dovrà riversare allo Stato 24.513.000 euro. A cui vanno aggiunte le spese per l'esercizio delle funzioni fondamentali che ammontano a 20.325.000 euro. Per questo il presidente Beniamino Morselli ha depositato questa mattina un e sposto cautelativo in Procura consegnandone copia al Prefetto Carla Cincarilli e alla Sezione regionale della Corte dei Conti, per evidenziare la grave situazione finanziaria in cui versa l'ente e le conseguenti difficoltà nella gestione dei servizi.

"Come hanno fatto e stanno facendo tanti altri colleghi presidenti - commenta il numero uno dell'ente di Palazzo di Bagno - anch'io oggi ho depositato l'atto. Con questa iniziativa vogliamo richiamare l'attenzione sull a situazione finanziaria gravissima e, per certi versi, paradossale anche sul piano istituzionale, che le Province stanno vivendo. Pur profondamente riformate dalla legge, soprattutto per quanto riguarda il rinnovato modello di governo, le Province sono state confermate dal legislatore nel ruolo di enti territoriali, con l'attribuzione di funzioni fondamentali che hanno un impatto decisivo sulla vita dei cittadini: costruzione e gestione delle strade provinciali, gestione dell'edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori, tutela e valorizzazione dell'ambiente. A fronte di tali funzioni, però, oggi le Province si trovano a dover dichiarare la loro "impotenza", non certo per cattiva volontà o imperizia tecnico-amministrativa, ma solo e soltanto per carenza di risorse finanziarie".

Attraverso i tre principali tributi propri degli enti provinciali - l'imposta provinciale di trascrizione,  l'imposta sulle assicurazioni Rc auto e il t ributo provinciale per i servizi di tutela, protezione e igiene dell'ambiente -, nonché con le altre entrate, seppure di misura assai più ridotta se non irrisoria (legate alla effettiva attività amministrativa/sanzionatoria degli enti, nonché all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione e da questa finanziate), le Province sarebbero in grado di adempiere all'esercizio delle funzioni ad esse affidate, secondo lo spirito dell'art. 119 della Costituzione, che espressamente prevede che le risorse derivanti da entrate proprie, compartecipazioni a tributi erariali ed eventualmente da quelle a titolo perequativo, devono consentire agli enti territoriali "di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite".

 

In virtù dei provvedimenti di "spending review" e degli obblighi di riversamento allo Stato dei tributi propri previsti dalla legge 190/14, le Province, anziché poter utilizzare le risorse derivanti dalle entrate proprie per le funzioni ad esse attribuite, devono in realtà riversarne l'intero ammontare allo Stato, in misura tale che si determina un sostanziale azzeramento dei tre principali tributi propri degli enti, in palese contraddizione non solo con l'attribuzione legislativa dei compiti ad esse affidati, ma ancor prima con l'art. 119 della Costituzione, prima richiamato.

 

Da qui le criticità ed emergenze sulla manutenzione degli edifici scolastici, ordinaria e straordinaria, a partire dall'adeguamento alle norme antincendio o alla acquisizione dei certificati di agibilità statico/sismica.

Senza contare che per la viabilità provinciale è stata introdotta, con la previsione del reato di omicidio stradale di cui all'art. 589 bis c.p., anche la responsabilità colposa a carico dei responsabili della manutenzione e costruzione delle strade, chiaramente indicata nella circolare del Ministero dell'Interno - dipartimento PS - del 25 marzo 2016. Lo stato manutentivo delle strade ha peraltro delle ricadute sui costi del contratto assicurativo.

Da ciò consegue il concreto pericolo di responsabilità non soltanto amministrativa, ma anche civile e penale, sia delle amministrazioni e sia, nel caso di responsabilità penali, dei funzionari e dei dirigenti addetti ai predetti servizi.



Il presidente Morselli consegna l'esposto al prefetto Cincarilli