Il mercato fondiario mantovano dal 2008 al 2016

In calo la collina, in risalita l'Oltrepo occidentale

La terra è ancora un bene rifugio oppure no? Come è cambiato il mercato fondiario a Mantova e provincia nell'arco degli ultimi 8 anni? A questo interrogativi si è cercato di dare una risposta oggi nel corso del c onvegno promosso dalla Provincia e tenutosi all'Università di Mantova.

Dal 2008 ad oggi il mercato fondiario virgiliano è indubbiamente cambiato: sono diminuite in generale le compravendite, come in calo è la superficie compravenduta. Nelle vendite - acquisto prevalgono gli scambi di appezzamenti più che di aziende e in una dinamica complessivamente negativa, nel corso del 2015 si è assistito a una contrazione dei contratti ancora più marcata rispetto agli anni precedenti. 

Va detto che siamo difronte a una generalizzata diminuzione dei valori fondiari in tutta la Lombardia seppure con qualche modesta eccezione. Restando in ambito mantovano nel periodo dal 2008 al 2016, si è assistito a una sensibile riduzione dei valori fondiari nella zona della collina e in particolare nell'ultimo anno; nell'Alto mantovano confinante con Brescia, i valori sono trascinati dai prezzi più alti rilevati nel bresciano.

I valori della zona delle risaie risentano della grande varietà della regione che va dalla collina al Destra Secchia. Sensibile contrazione dei valori anche per l'area del viadanese nel corso del 2015 mentre in precedenza vi era stata una sostanziale stabilità.

Tornano ad essere i valori più alti della provincia quelli dei terreni che si trovano nell'Oltrepo occidentale in sinistra Secchia trascinati dalle discrete performances della trasformazione lattiero - casearia. Quelli del Destra Secchia restano invece i valori più bassi dell'intero territorio mantovano.    

I dati presentati oggi sono importanti per gli enti pubblici che su di essi basano le indennità di esproprio ma hanno una valenza che va oltre: anche l'Agenzia delle entrate, per quanto riguarda il mercato dei terreni agricoli si basa su queste stime. 

Stime che la Commissione Provinciale espropri, con la collaborazione del Consiglio Notarile di Mantova, elabora ancorandole a dati oggettivi quali gli atti di compra-vendita redatti nel corso dell'anno precedente.

Nel corso del convengo sono stati presentati i risultati delle indagini annuali sull'andamento del mercato fondiario nel corso degli ultimi 8 anni svolte dalla Commissione Provinciale Espropri di Mantova. Dopo i saluti e l'introduzione di Beniamino Morselli, Presidente  Provincia di Mantova e di Paolo Gianolio, Presidente Fondazione Università di Mantova. sono intervenuti Andrea Flora, responsabile Servizio espropri della Provincia, Maurizio Castelli, Presidente Commissione Provinciale Espropri  e Andrea Povellato, responsabile nazionale indagini mercato fondiario - CREA. Conclusioni di Daniele Molinari, Presidente Consiglio Notarile di Mantova.

 

 Scarica la tabella dei valori medi

 

Comunicati Stampa
Data 15-03-2017
Ora 13:55
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Il mercato fondiario mantovano dal 2008 al 2016
Descrizione breve In calo la collina, in risalita l'Oltrepo occidentale
Descrizione

La terra è ancora un bene rifugio oppure no? Come è cambiato il mercato fondiario a Mantova e provincia nell'arco degli ultimi 8 anni? A questo interrogativi si è cercato di dare una risposta oggi nel corso del c onvegno promosso dalla Provincia e tenutosi all'Università di Mantova.

Dal 2008 ad oggi il mercato fondiario virgiliano è indubbiamente cambiato: sono diminuite in generale le compravendite, come in calo è la superficie compravenduta. Nelle vendite - acquisto prevalgono gli scambi di appezzamenti più che di aziende e in una dinamica complessivamente negativa, nel corso del 2015 si è assistito a una contrazione dei contratti ancora più marcata rispetto agli anni precedenti. 

Va detto che siamo difronte a una generalizzata diminuzione dei valori fondiari in tutta la Lombardia seppure con qualche modesta eccezione. Restando in ambito mantovano nel periodo dal 2008 al 2016, si è assistito a una sensibile riduzione dei valori fondiari nella zona della collina e in particolare nell'ultimo anno; nell'Alto mantovano confinante con Brescia, i valori sono trascinati dai prezzi più alti rilevati nel bresciano.

I valori della zona delle risaie risentano della grande varietà della regione che va dalla collina al Destra Secchia. Sensibile contrazione dei valori anche per l'area del viadanese nel corso del 2015 mentre in precedenza vi era stata una sostanziale stabilità.

Tornano ad essere i valori più alti della provincia quelli dei terreni che si trovano nell'Oltrepo occidentale in sinistra Secchia trascinati dalle discrete performances della trasformazione lattiero - casearia. Quelli del Destra Secchia restano invece i valori più bassi dell'intero territorio mantovano.    

I dati presentati oggi sono importanti per gli enti pubblici che su di essi basano le indennità di esproprio ma hanno una valenza che va oltre: anche l'Agenzia delle entrate, per quanto riguarda il mercato dei terreni agricoli si basa su queste stime. 

Stime che la Commissione Provinciale espropri, con la collaborazione del Consiglio Notarile di Mantova, elabora ancorandole a dati oggettivi quali gli atti di compra-vendita redatti nel corso dell'anno precedente.

Nel corso del convengo sono stati presentati i risultati delle indagini annuali sull'andamento del mercato fondiario nel corso degli ultimi 8 anni svolte dalla Commissione Provinciale Espropri di Mantova. Dopo i saluti e l'introduzione di Beniamino Morselli, Presidente  Provincia di Mantova e di Paolo Gianolio, Presidente Fondazione Università di Mantova. sono intervenuti Andrea Flora, responsabile Servizio espropri della Provincia, Maurizio Castelli, Presidente Commissione Provinciale Espropri  e Andrea Povellato, responsabile nazionale indagini mercato fondiario - CREA. Conclusioni di Daniele Molinari, Presidente Consiglio Notarile di Mantova.

 

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