Risorse idriche: bene il lago di Garda, male i fiumi

Si spera nelle piogge e nelle nevicate previste per il week end

Una situazione leggermente migliore rispetto al 2007, l'anno più negativo per le riserve idriche ma decisamente peggiore rispetto agli ultimi due anni con i fiumi che soffrono per le scarsissime nevicate dell'inverno e per la poca acqua sino ad ora caduta. Va meglio, invece, al lago di Garda che si mantiene a livelli alti e che costituirà una preziosissima risorsa per la prossima stagione irrigua. 

E' il quadro illustrato ieri a Palazzo di Bagno nel corso del periodico confronto tra Provincia, Consorzi di Bonifica, Parco del Mincio e AIPo per monitorare lo stato delle riserve idriche e coordinare gli eventuali interventi in ambito mantovano.

"La situazione, aggiornata all'ultimo bollettino, ci mostra un quadro critico anche se in evoluzione - ha spiegato in apertura dei lavori il presidente della Provincia beniamino Morselli -.  La Provincia continuerà nel suo ruolo di coordinamento e oggi ci pare un momento utile per confrontarci e studiare insieme le prossime mosse". 

Una precisazione va subito fatta. I dati ad oggi disponibili si riferiscono alle rilevazioni fatte al 26 febbraio.  

A livello regionale vi sarebbe una carenza idrica di meno 54% rispetto alla media del periodo 2006 - 2015. Inoltre se raffrontiamo i dati attuali con quelli del 2007, abbiamo un livello lievemente superiore di volumi disponibili.

Tuttavia nel fine settimana sono attese le precipitazioni. Il quadro non è insomma dei migliori ma potrebbe essere in evoluzione. La stessa Regione Lombardia ha preso tempo sino alla metà del mese con la speranza che le precipitazioni possano arrivare in queste due settimane ma se nemmeno nell'arco dei prossimi 15 giorni nevicherà e pioverà è probabile che a Milano venga convocato il Tavolo regionale per la crisi idrica.   

Nel corso dell'incontro è stato ricordato l'importante lavoro fatto con i Consorzi sulle piccole derivazioni dal Mincio,   molte delle quali risultavano da anni con concessioni scadute. Si è provveduto quindi a farle regolarizzare chiedendo ai proprietari di rinnovare le autorizzazioni se interessati o viceversa di chiuderle.

Ritornando ai livelli dei laghi lombardi, complessivamente il quadro non è buono. Fa eccezione il Garda che ad oggi è quasi 40 centimetri in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Il risultato - come è stato ricordato durante l'incontro - è dovuto anche all'oculata gestione della portata della diga di Salionze fatta da AIPo con i Consorzi. Al momento dal Garda stanno uscendo 15 metri cubi di acqua al secondo. L'anno scorso si era scesi a 6/8.

Preoccupazione è invece stata espressa dalla presidente del Consorzio Terre dei Gonzaga in destra Po Ada Giorgi: "Noi preleviamo acqua dal Po e non essendo nevicato molto durante l'inverno temiamo per gli approvigionamenti estivi. Noi peschiamo dai laghi occidentali. Occorrerebbe una migliore gestione e più oculata gestione del livello del lago Maggiore. L'anno scorso la situazione era indubbiamente migliore".      

Per tale ragione la Provincia e i consorzi hanno concordato di presentare alla Regione un'osservazione specifica al piano di Tutela delle acque in corso di approvazione nella quale segnalare la necessità di incentivare interventi che puntino ad accumulare le acque provenienti dalle precipitazioni e dallo scioglimento delle nevi e meccanismi che consentano in caso di crisi idrica l'immediata interruzione dei prelievi per usi non prioritari.



Comunicati Stampa
Data 03-03-2017
Ora 13:38
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
per il turista
Titolo Risorse idriche: bene il lago di Garda, male i fiumi
Descrizione breve Si spera nelle piogge e nelle nevicate previste per il week end
Descrizione

Una situazione leggermente migliore rispetto al 2007, l'anno più negativo per le riserve idriche ma decisamente peggiore rispetto agli ultimi due anni con i fiumi che soffrono per le scarsissime nevicate dell'inverno e per la poca acqua sino ad ora caduta. Va meglio, invece, al lago di Garda che si mantiene a livelli alti e che costituirà una preziosissima risorsa per la prossima stagione irrigua. 

E' il quadro illustrato ieri a Palazzo di Bagno nel corso del periodico confronto tra Provincia, Consorzi di Bonifica, Parco del Mincio e AIPo per monitorare lo stato delle riserve idriche e coordinare gli eventuali interventi in ambito mantovano.

"La situazione, aggiornata all'ultimo bollettino, ci mostra un quadro critico anche se in evoluzione - ha spiegato in apertura dei lavori il presidente della Provincia beniamino Morselli -.  La Provincia continuerà nel suo ruolo di coordinamento e oggi ci pare un momento utile per confrontarci e studiare insieme le prossime mosse". 

Una precisazione va subito fatta. I dati ad oggi disponibili si riferiscono alle rilevazioni fatte al 26 febbraio.  

A livello regionale vi sarebbe una carenza idrica di meno 54% rispetto alla media del periodo 2006 - 2015. Inoltre se raffrontiamo i dati attuali con quelli del 2007, abbiamo un livello lievemente superiore di volumi disponibili.

Tuttavia nel fine settimana sono attese le precipitazioni. Il quadro non è insomma dei migliori ma potrebbe essere in evoluzione. La stessa Regione Lombardia ha preso tempo sino alla metà del mese con la speranza che le precipitazioni possano arrivare in queste due settimane ma se nemmeno nell'arco dei prossimi 15 giorni nevicherà e pioverà è probabile che a Milano venga convocato il Tavolo regionale per la crisi idrica.   

Nel corso dell'incontro è stato ricordato l'importante lavoro fatto con i Consorzi sulle piccole derivazioni dal Mincio,   molte delle quali risultavano da anni con concessioni scadute. Si è provveduto quindi a farle regolarizzare chiedendo ai proprietari di rinnovare le autorizzazioni se interessati o viceversa di chiuderle.

Ritornando ai livelli dei laghi lombardi, complessivamente il quadro non è buono. Fa eccezione il Garda che ad oggi è quasi 40 centimetri in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Il risultato - come è stato ricordato durante l'incontro - è dovuto anche all'oculata gestione della portata della diga di Salionze fatta da AIPo con i Consorzi. Al momento dal Garda stanno uscendo 15 metri cubi di acqua al secondo. L'anno scorso si era scesi a 6/8.

Preoccupazione è invece stata espressa dalla presidente del Consorzio Terre dei Gonzaga in destra Po Ada Giorgi: "Noi preleviamo acqua dal Po e non essendo nevicato molto durante l'inverno temiamo per gli approvigionamenti estivi. Noi peschiamo dai laghi occidentali. Occorrerebbe una migliore gestione e più oculata gestione del livello del lago Maggiore. L'anno scorso la situazione era indubbiamente migliore".      

Per tale ragione la Provincia e i consorzi hanno concordato di presentare alla Regione un'osservazione specifica al piano di Tutela delle acque in corso di approvazione nella quale segnalare la necessità di incentivare interventi che puntino ad accumulare le acque provenienti dalle precipitazioni e dallo scioglimento delle nevi e meccanismi che consentano in caso di crisi idrica l'immediata interruzione dei prelievi per usi non prioritari.