Piano di Sviluppo Locale Terre del Po, tra i primi in Regione. E' nella lista dei progetti finanziabili
Esiti definitivi ad agosto. Punta a sviluppare sui territori mantovani e cremonesi interventi per 13 milioni di euro, da Casalmaggiore a Felonica
Migliorare la
vita delle popolazioni residenti; sostenere le filiere
agroalimentari locali e le produzioni di qualità; rafforzare
i servizi per evitare lo spopolamento delle aree rurali. Sono
alcuni degli obiettivi individuati dal Piano di Sviluppo Locale
Terre del Po che attraverso il neo costituito Gal Terre del Po ha
candidato nei mesi scorsi la progettazione complessiva al Programma
di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 di Regione Lombardia.
Quest'ultima mette infatti a disposizione complessivamente 1
miliardo e 157 milioni di euro per il settore agricolo e lo
sviluppo rurale. La cifra totale è però ripartita in
sei priorità d'azione: quella a cui fa riferimento il Psl
Terre del Po è la 6 ossia l'area che insiste sull'inclusione
sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico
nelle aree rurali.
E proprio in
questi giorni è arrivata la notizia dell'inserimento del
Piano, proposto da realtà mantovane e cremonesi, nella lista
dei progetti finanziabili: sarebbe circa a metà classifica.
Il risultato definitivo sarà comunicato presumibilmente tra
la metà e la fine di agosto.
Questa mattina
al Palazzo della Cervetta a Mantova, una rappresentanza del
partenariato che lo sostiene e il presidente della Provincia di
Mantova, ente che riveste il ruolo di capofila, hanno ritenuto di
comunicarlo ufficialmente al territorio, viste le informazioni
positive arrivate dalla Regione.
Il territorio
oggetto della candidatura si sviluppa su una superficie di oltre
799 chilometri quadrati, coinvolge 108.314 abitanti e vede la
partecipazione di 28 Comuni (17 dell'area dell'Oltrepo mantovano e
8 del bacino dell'Oglio Po), di due comuni in deroga Motteggiana e
San Benedetto Po (ossia situati in fasce non individuate dalla Ue
come beneficiarie di contributi per lo sviluppo in virtù
delle loro particolari situazioni e caratteristiche) e il Consorzio
dell'Oltrepo mantovano).
In tutto sono
84 gli aderenti al partenariato, di cui 29 partner pubblici e 55
privati.
Il valore
complessivo del Piano di Sviluppo Terre del Po è stato
stimato in 13 milioni di euro oltre a 900mila euro di costi di
gestione. Con la candidatura al bando regionale si puntava ad avere
finanziamenti per 6.900.000 euro (a cui andranno aggiunte risorse,
private e non, dei soggetti beneficiari del contributo pubblico per
6 milioni e 100 mila euro).
Tra le leve su
cui i promotori del Piano Terre del Po hanno puntato vi è la
novità del lavoro in partnership tra due province,
Mantova e Cremona, e tra due aree diverse: territori
dell'Oltrepo mantovano e Oglio Po virgiliano e cremonese.
"L'essere nei
progetti finanziabili è un risultato sicuramente importante
- ha rimarcato il presidente della Provincia Alessandro Pastacci -.
La visione innovativa e la nuova chiave di lettura del territorio
stanno dando i primi risultati. Confermo che il Gal Oltrepo ha
già cessato l'attività avendo realizzato tutti gli
obiettivi della precedente programmazione. Esprimo quindi
soddisfazione per aver portato i territori ad avere nuove risorse
per i prossimi anni da investire nel territorio e nel sistema
agroalimentare. E ora guardiamo al futuro".
La Provincia da
subito aveva avviato una strategia rivolta a tutto il
territorio.
"Ovviamente
sono contento per il risultato ottenuto - afferma il sindaco di
Commessaggio Alessandro Sarasini -. Ci abbiamo creduto e abbiamo
scoperto similitudini tra i territori di Oglio Po e Oltrepo. E' uno
dei primi passaggi verso una nuova visione del territorio". "La
nostra idea era di allargarci ancora di più e comprendere
anche altri comuni. Peccato che non tutti abbiano compreso le
potenzialità del progetto. Il nostro metodo ha pagato!" E'
il commento di Paolo Calzolari, sindaco di Sermide e vice
presidente del Consorzio dell'Oltrepo.
"Le graduatorie
premiano chi ha guardato a nuove sinergie - sottolinea il primo
cittadino di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni -. Il primo esito di
valutazione della domanda ci dice che siamo ammessi alla
graduatoria dei progetti finanziabili e collocati a metà
classifica".
"C'è
stata coerenza e abbiamo fatto scelte coraggiose - ricorda il
sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta -. Si è guardato oltre
il territorio e le appartenenze politiche e si è pensato
alle possibili ricadute. Il filo conduttore è stato il Po.
Non cantiamo ancora vittoria ma sicuramente possiamo essere
soddisfatti".
"Vediamo in
modo assolutamente positivo queste prime notizie" ribadisce il
primo cittadino di Sustinente Michele Bertolini e come lui anche il
collega di Marcaria Carlo Alberto Malatesta: "serviva un nuovo modo
di progettare e lo abbiamo fatto". "Ha prevalso la volontà
di unire i territori" ha concluso per il comune di San Martino
dall'Argine Cedrik Pasetti.
Data | 11-07-2016 |
---|---|
Ora | 16:11 |
Rubrica | per il cittadino per enti ed imprese |
Titolo | Piano di Sviluppo Locale Terre del Po, tra i primi in Regione. E' nella lista dei progetti finanziabili |
Descrizione breve | Esiti definitivi ad agosto. Punta a sviluppare sui territori mantovani e cremonesi interventi per 13 milioni di euro, da Casalmaggiore a Felonica |
Descrizione |
Migliorare la
vita delle popolazioni residenti; sostenere le filiere
agroalimentari locali e le produzioni di qualità; rafforzare
i servizi per evitare lo spopolamento delle aree rurali. Sono
alcuni degli obiettivi individuati dal Piano di Sviluppo Locale
Terre del Po che attraverso il neo costituito Gal Terre del Po ha
candidato nei mesi scorsi la progettazione complessiva al Programma
di Sviluppo Rurale 2014 - 2020 di Regione Lombardia.
Quest'ultima mette infatti a disposizione complessivamente 1
miliardo e 157 milioni di euro per il settore agricolo e lo
sviluppo rurale. La cifra totale è però ripartita in
sei priorità d'azione: quella a cui fa riferimento il Psl
Terre del Po è la 6 ossia l'area che insiste sull'inclusione
sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico
nelle aree rurali.
E proprio in
questi giorni è arrivata la notizia dell'inserimento del
Piano, proposto da realtà mantovane e cremonesi, nella lista
dei progetti finanziabili: sarebbe circa a metà classifica.
Il risultato definitivo sarà comunicato presumibilmente tra
la metà e la fine di agosto.
Questa mattina
al Palazzo della Cervetta a Mantova, una rappresentanza del
partenariato che lo sostiene e il presidente della Provincia di
Mantova, ente che riveste il ruolo di capofila, hanno ritenuto di
comunicarlo ufficialmente al territorio, viste le informazioni
positive arrivate dalla Regione.
Il territorio
oggetto della candidatura si sviluppa su una superficie di oltre
799 chilometri quadrati, coinvolge 108.314 abitanti e vede la
partecipazione di 28 Comuni (17 dell'area dell'Oltrepo mantovano e
8 del bacino dell'Oglio Po), di due comuni in deroga Motteggiana e
San Benedetto Po (ossia situati in fasce non individuate dalla Ue
come beneficiarie di contributi per lo sviluppo in virtù
delle loro particolari situazioni e caratteristiche) e il Consorzio
dell'Oltrepo mantovano).
In tutto sono
84 gli aderenti al partenariato, di cui 29 partner pubblici e 55
privati.
Il valore
complessivo del Piano di Sviluppo Terre del Po è stato
stimato in 13 milioni di euro oltre a 900mila euro di costi di
gestione. Con la candidatura al bando regionale si puntava ad avere
finanziamenti per 6.900.000 euro (a cui andranno aggiunte risorse,
private e non, dei soggetti beneficiari del contributo pubblico per
6 milioni e 100 mila euro).
Tra le leve su
cui i promotori del Piano Terre del Po hanno puntato vi è la
novità del lavoro in partnership tra due province,
Mantova e Cremona, e tra due aree diverse: territori
dell'Oltrepo mantovano e Oglio Po virgiliano e cremonese.
"L'essere nei
progetti finanziabili è un risultato sicuramente importante
- ha rimarcato il presidente della Provincia Alessandro Pastacci -.
La visione innovativa e la nuova chiave di lettura del territorio
stanno dando i primi risultati. Confermo che il Gal Oltrepo ha
già cessato l'attività avendo realizzato tutti gli
obiettivi della precedente programmazione. Esprimo quindi
soddisfazione per aver portato i territori ad avere nuove risorse
per i prossimi anni da investire nel territorio e nel sistema
agroalimentare. E ora guardiamo al futuro".
La Provincia da
subito aveva avviato una strategia rivolta a tutto il
territorio.
"Ovviamente
sono contento per il risultato ottenuto - afferma il sindaco di
Commessaggio Alessandro Sarasini -. Ci abbiamo creduto e abbiamo
scoperto similitudini tra i territori di Oglio Po e Oltrepo. E' uno
dei primi passaggi verso una nuova visione del territorio". "La
nostra idea era di allargarci ancora di più e comprendere
anche altri comuni. Peccato che non tutti abbiano compreso le
potenzialità del progetto. Il nostro metodo ha pagato!" E'
il commento di Paolo Calzolari, sindaco di Sermide e vice
presidente del Consorzio dell'Oltrepo.
"Le graduatorie
premiano chi ha guardato a nuove sinergie - sottolinea il primo
cittadino di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni -. Il primo esito di
valutazione della domanda ci dice che siamo ammessi alla
graduatoria dei progetti finanziabili e collocati a metà
classifica".
"C'è
stata coerenza e abbiamo fatto scelte coraggiose - ricorda il
sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta -. Si è guardato oltre
il territorio e le appartenenze politiche e si è pensato
alle possibili ricadute. Il filo conduttore è stato il Po.
Non cantiamo ancora vittoria ma sicuramente possiamo essere
soddisfatti".
"Vediamo in
modo assolutamente positivo queste prime notizie" ribadisce il
primo cittadino di Sustinente Michele Bertolini e come lui anche il
collega di Marcaria Carlo Alberto Malatesta: "serviva un nuovo modo
di progettare e lo abbiamo fatto". "Ha prevalso la volontà
di unire i territori" ha concluso per il comune di San Martino
dall'Argine Cedrik Pasetti.
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