Cima, chiesto l'anticipo sociale per la Cigs
Confemato dai legali dell’azienda l’avvio della procedura per la cassintegrazione straordinaria
Conferma da parte dei legali
dell'azienda dell'attivazione presso il Ministero della procedura
per la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi; inizio quindi
dell'iter per l'ottenimento dell'anticipo sociale per i dipendenti
in attesa dell'erogazione della cassa integrazione; impegno delle
parti a ritrovarsi quanto prima per vedere di risolvere il problema
legato al periodo di mancata copertura di stipendio e contributi
tra il 13 giugno (data in cui è scaduta la cassintegrazione
in deroga) e il 30 luglio, momento in cui presumibilmente
scatterà la Cigs (per legge parte un mese dopo la richiesta
che in questo caso sarebbe stata fatta il 29 giugno).
Questi i punti salienti emersi nel
corso del tavolo istituzionale sulla crisi della Cima di Bozzolo.
Un incontro sollecitato dalle organizzazioni sindacali e che ha
visto la partecipazione della vice presidente della Provincia
Francesca Zaltieri, del prefetto Carla Cincarilli e di consulenti
che stanno assistendo l'azienda in questa delicata fase. Durante il
confronto è anche stato comunicato dal pool di avvocati che
stanno assistendo la Cima che la proceduta di mobilità
precedentemente aperta, verrà revocata per un vizio formale
e ne verrà attivata una nuova.
Da parte delle organizzazioni
sindacali è stato ribadito l'impegno e l'interesse di tutti
a fare in modo che la Cima possa ripartire. Il numero degli esuberi
stimati dal piano di rientro dell'azienda è di 31
dipendenti.
"Ci facciamo portavoci dei timori
e delle preoccupazioni di decine di famiglie che da tempo non
percepiscono uno stipendio e che vedono tanta incertezza nel futuro
della società" hanno spiegato la vice presidente Zaltieri e
il Prefetto Cincarilli, unitamente al sindaco di Bozzolo Nolli che
non potendo partecipare all'incontro aveva mandato un messaggio
scritto di solidarietà ai lavoratori.
Data | 01-07-2016 |
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Ora | 14:28 |
Rubrica | per il cittadino per enti ed imprese |
Titolo | Cima, chiesto l'anticipo sociale per la Cigs |
Descrizione breve | Confemato dai legali dell’azienda l’avvio della procedura per la cassintegrazione straordinaria |
Descrizione |
Conferma da parte dei legali
dell'azienda dell'attivazione presso il Ministero della procedura
per la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi; inizio quindi
dell'iter per l'ottenimento dell'anticipo sociale per i dipendenti
in attesa dell'erogazione della cassa integrazione; impegno delle
parti a ritrovarsi quanto prima per vedere di risolvere il problema
legato al periodo di mancata copertura di stipendio e contributi
tra il 13 giugno (data in cui è scaduta la cassintegrazione
in deroga) e il 30 luglio, momento in cui presumibilmente
scatterà la Cigs (per legge parte un mese dopo la richiesta
che in questo caso sarebbe stata fatta il 29 giugno).
Questi i punti salienti emersi nel
corso del tavolo istituzionale sulla crisi della Cima di Bozzolo.
Un incontro sollecitato dalle organizzazioni sindacali e che ha
visto la partecipazione della vice presidente della Provincia
Francesca Zaltieri, del prefetto Carla Cincarilli e di consulenti
che stanno assistendo l'azienda in questa delicata fase. Durante il
confronto è anche stato comunicato dal pool di avvocati che
stanno assistendo la Cima che la proceduta di mobilità
precedentemente aperta, verrà revocata per un vizio formale
e ne verrà attivata una nuova.
Da parte delle organizzazioni
sindacali è stato ribadito l'impegno e l'interesse di tutti
a fare in modo che la Cima possa ripartire. Il numero degli esuberi
stimati dal piano di rientro dell'azienda è di 31
dipendenti.
"Ci facciamo portavoci dei timori
e delle preoccupazioni di decine di famiglie che da tempo non
percepiscono uno stipendio e che vedono tanta incertezza nel futuro
della società" hanno spiegato la vice presidente Zaltieri e
il Prefetto Cincarilli, unitamente al sindaco di Bozzolo Nolli che
non potendo partecipare all'incontro aveva mandato un messaggio
scritto di solidarietà ai lavoratori.
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