Un laboratorio di ciclo officina per i richiedenrti asilo e rifugiati
Con l’attività i ragazzi accolti dal progetto Sprar imparano un lavoro e diventano indipendenti
Un laboratorio di ciclo - officina
per insegnare a richiedenti asilo e rifugiati come aggiustare una
bicicletta. E' una delle attività che ha riscosso maggiore
successo tra quelle messe in campo dal Sistema di Accoglienza per
Richiedenti Asilo e Rifugiati "Enea" della Provincia di Mantova
(SPRAR). Il progetto, ormai attivo da più di due anni,
prevede infatti l'erogazione di servizi che, in sinergia con le
progettualità individuali dei beneficiari, possono
promuovere l'autonomia socioeconomica delle persone accolte.
Tra le collaborazioni significative che si sono instaurate i
laboratori di ciclofficina. Grazie alle sinergie con la "Bottega
del meccanico delle biciclette" hanno trovato spazio anche alcuni
dei beneficiari del progetto Sprar. I ragazzi hanno così
appreso le tecniche di manutenzione del mezzo di ciclomozione,
oltre che ad implementare le possibilità relazionali che
questo luogo promuove.
La sinergia, promossa e curata da
Arci Mantova, partner del progetto Sprar Enea, nasce da una
collaborazione che vede i beneficiari Sprar attivi già
dall'anno scorso nei laboratori di ciclofficina organizzati dai
volontari dell'associazione. La necessità di autonomia nella
mobilità, che richiede autonomia nella manutenzione e
nell'utilizzo del mezzo di ciclomozione si è conciliata con
la disponibilità e la collaborazione delle attività
di ciclofficina con gli amici della bicicletta della Fiab. Sono
stati messi a disposizione strumenti e competenze tecniche che
facilitano la possibilità ai nuovi cittadini accolti di
poter vivere il territorio. Il gruppo Fiab è attivo da anni
nel mantovano come punto di riferimento relativo alla
mobilità sostenibile e segue il progetto di ciclofficina
presso la scuola "Sacchi".
Data | 09-05-2016 |
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Ora | 12:58 |
Rubrica | per il cittadino per enti ed imprese |
Titolo | Un laboratorio di ciclo officina per i richiedenrti asilo e rifugiati |
Descrizione breve | Con l’attività i ragazzi accolti dal progetto Sprar imparano un lavoro e diventano indipendenti |
Descrizione |
Un laboratorio di ciclo - officina
per insegnare a richiedenti asilo e rifugiati come aggiustare una
bicicletta. E' una delle attività che ha riscosso maggiore
successo tra quelle messe in campo dal Sistema di Accoglienza per
Richiedenti Asilo e Rifugiati "Enea" della Provincia di Mantova
(SPRAR). Il progetto, ormai attivo da più di due anni,
prevede infatti l'erogazione di servizi che, in sinergia con le
progettualità individuali dei beneficiari, possono
promuovere l'autonomia socioeconomica delle persone accolte.
Tra le collaborazioni significative che si sono instaurate i
laboratori di ciclofficina. Grazie alle sinergie con la "Bottega
del meccanico delle biciclette" hanno trovato spazio anche alcuni
dei beneficiari del progetto Sprar. I ragazzi hanno così
appreso le tecniche di manutenzione del mezzo di ciclomozione,
oltre che ad implementare le possibilità relazionali che
questo luogo promuove.
La sinergia, promossa e curata da
Arci Mantova, partner del progetto Sprar Enea, nasce da una
collaborazione che vede i beneficiari Sprar attivi già
dall'anno scorso nei laboratori di ciclofficina organizzati dai
volontari dell'associazione. La necessità di autonomia nella
mobilità, che richiede autonomia nella manutenzione e
nell'utilizzo del mezzo di ciclomozione si è conciliata con
la disponibilità e la collaborazione delle attività
di ciclofficina con gli amici della bicicletta della Fiab. Sono
stati messi a disposizione strumenti e competenze tecniche che
facilitano la possibilità ai nuovi cittadini accolti di
poter vivere il territorio. Il gruppo Fiab è attivo da anni
nel mantovano come punto di riferimento relativo alla
mobilità sostenibile e segue il progetto di ciclofficina
presso la scuola "Sacchi".
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