Tar respinge ricorso del Comune di Rodigo: via libera all'accorpamento dell'Istituto comprensivo con quello di Castellucchio e Marcaria
Respinto dal Tar della Lombardia sezione di Brescia il ricorso del Comune di Rodigo contro le delibere di Provincia di Mantova e Regione Lombardia con cui, nell'ambito dell'approvazione del Piano Provinciale di dimensionamento della rete scolastica della provincia di Mantova per l'anno scolastico 2016/2017, prevedevano l'accorpamento dell'Istituto Comprensivo di Rodigo a quello di Castelucchio e Marcaria.
Data | 15-03-2016 |
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Ora | 13:53 |
Rubrica | per il cittadino per enti ed imprese |
Titolo | Tar respinge ricorso del Comune di Rodigo: via libera all'accorpamento dell'Istituto comprensivo con quello di Castellucchio e Marcaria |
Descrizione breve | Dal prossimo anno scolastico |
Descrizione |
Respinto dal Tar della Lombardia sezione di Brescia il ricorso del Comune di Rodigo contro le delibere di Provincia di Mantova e Regione Lombardia con cui, nell'ambito dell'approvazione del Piano Provinciale di dimensionamento della rete scolastica della provincia di Mantova per l'anno scolastico 2016/2017, prevedevano l'accorpamento dell'Istituto Comprensivo di Rodigo a quello di Castelucchio e Marcaria. I giudici del tribunale
amministrativo nella sentenza depositata il 9 marzo scorso, hanno
in sostanza respinto l'istanza cautelare del Comune di Rodigo che
chiedeva l'annullamento previa sospensione dell'efficacia della
delibera adottata dalla giunta provinciale il 4 dicembre 2015 e di
quella della giunta regionale del 22 gennaio 2016 che, di
fatto, faceva propri gli indirizzi espressi dall'ente di via
Principe Amedeo.
"Le scelte effettuate nell'ambito
del Piano di dimensionamento e quindi anche in relazione al
contesto dell'IC di Rodigo - spiega Francesca Zaltieri, vice
presidente della Provincia e assessore all'istruzione - erano
ispirate al rispetto delle norme ma anche a criteri di efficienza e
qualità dell'offerta scolastica per i nostri studenti: e
questo è l'obiettivo fondamentale del nostro lavoro".
Nelle motivazioni della sentenza,
si legge che "la scelta della Provincia (ndr quella cioè di
accorpare l'IC di Rodigo con quello di Castellucchio e Marcaria),
oltre che suggerita dall'Ufficio scolastico territoriale di Mantova
e dal Tavolo consultivo provinciale per il dimensionamento, appare
supportata anche da una rispondenza ai principi di legge e dalla
mancata dimostrazione, da parte del Comune di Rodigo, di aver
individuato un'adeguata soluzione per il rispetto dei parametri
imposti dalla norma". Sul piano del presunto danno, si legge sempre
nella sentenza, "considerato che la riorganizzazione non
comporterebbe la chiusura delle scuole, né tantomeno lo
spostamento degli alunni e che i regolamenti per l'attuazione della
prevista riforma scolastica non saranno ragionevolmente adottati
prima dell'approvazione del nuovo piano di organizzazione della
rete scolastica (nel dicembre 2016), in relazione alla formazione
del quale il Comune di Rodigo potrà eventualmente dimostrare
di disporre del numero di alunni necessari per il riconoscimento
dell'autonomia", il Tar ha ritenuto di respingere l'istanza di
sospensione cautelare in quanto non è ravvisabile nemmeno un
danno grave e irreparabile.
I giudici premettono anche che "la
Regione ha stabilito che i Comuni che intendono proporre una
modifica del Piano dell'offerta formativa, devono previamente
acquisire il parere positivo del Consiglio d'Istituto
dell'istituzione scolastica coinvolta, e che nel caso di Rodigo non
risulta che il Comune abbia acquisito il parere del locale Istituto
scolastico sulla proposta di chiedere nuovamente una deroga
all'applicazione delle ordinarie regole secondo le quali l'IC di
Rodigo non avrebbe le condizioni per poter rimanere
autonomo". Al contrario il Consiglio d'Istituto dell'IC di
Rodigo ha dato "parere favorevole all'accorpamento allegando
alla delibera una lettere con un'ampia illustrazione degli aspetti
positivi dell'accorpamento".
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