Nuova conca di Valdaro, i vantaggi per le imprese e per il territorio

Sabato 8 settembre verrà inaugurata la nuova conca di Valdaro, un'opera  senza dubbio unica nel contesto delle infrastrutture mantovane destinate  alla mobilità di merci e persone. Grazie ad essa Mantova sarà  direttamente collegata al mare: la conca, insieme all'idrovia  Fissero-Tartaro, consentirà, infatti, di realizzare il sogno di  raggiungere l'Adriatico in ogni periodo dell'anno indipendentemente dal  livello idrometrica del Po.

 A beneficiare dell'opera saranno, in primo luogo, le aziende virgiliane  che per la scarsità di acqua nel Po, in questo periodo, si sono trovate  nell'impossibilità di trasportare i propri prodotti utilizzando le vie  d'acqua esistenti e che, proprio per questo motivo hanno chiesto ed  ottenuto, ancora prima dell'inaugurazione della conca, di poterla  utilizzare.

 Anche le imprese che operano nel turismo ne trarranno significativi  vantaggi in quanto nei mesi estivi, storicamente caratterizzati dai  bassi livelli delle acque, le navi da crociera provenienti da Venezia  potranno attraccare a Mantova. Per il 2019, infatti, sono già  programmate soste di grandi imbarcazioni che porteranno un nuovo tipo di  turismo mai visto prima sui laghi virgiliani.

 La realizzazione della conca, la cui gestazione è durata oltre trenta  anni, è il risultato di un'intesa tra Regione Lombardia, A.I.Po e  Provincia di Mantova e rappresenta, soprattutto, un'importante conquista  ambientale e tecnica.

 Ambientale perché la collocazione dell'opera è stata reputata da tutti  i livelli Istituzionali ottimale: rispetta i delicati equilibri  ambientali  della Vallazza, area che si estende immediatamente a monte  della conca di Valdaro, e che non è solo un parco naturale, ma è pure un  Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, fra le aree  umide più importanti in Europa. Questa stessa area della Vallazza  sarebbe scomparsa se si fosse dato corso al progetto iniziale del  Magistrato Acque, che prevedeva di abbassare tutta la Vallazza alla  stessa quota del Fissero (12,50). Scongiurato tutto ciò , nel frattempo  la conca di Diga Masetti, che doveva eliminare il dislivello fra la  Vallazza mai abbassata e i laghi di Mantova, era già stata costruita.

 Ora, l'unico modo per ridare senso alla già costruita conca di Diga  Masetti era quello di realizzare il prolungamento dell'idrovia  Fissero/Tartaro in parallelo alla gronda sinistra, internamente alla  Vallazza, ma questo comportava un'opera faraonica, fortemente invasiva,  dagli alti costi realizzativi, prima per bonificare e poi per costruire  diaframmi e argini. L'idea fu poi bocciata dallo stesso Ministero  dell'ambiente.

 Con la nuova conca, il naviglio commerciale proseguirà dal Fissero  direttamente in Vallazza dove si trovano le principali darsene  industriali che prima potevano essere raggiunte esclusivamente navigando  il Mincio da Governolo fino alla Vallazza. Questo tratto di fiume si  caratterizza per la sua sezione stretta e per il tracciato meandriforme,  ormai decisamente incompatibile con i convogli a spinta della moderna  navigazione.  Con la conca non sarà più necessario spendere risorse per  chiudere foce Mincio con una tura mobile durante le magre estive del Po,  operazione che veniva effettuata annualmente per garantire i tiranti  d'acqua indispensabili ai trasporti eccezionali. Tale traffico  particolare, con la nuova conca di Valdaro, si è spostato interamente  sull'idrovia Fissero - Tartaro, bypassando ogni criticità legata alla  navigazione del Po e del Mincio.

 Non va dimenticato che la conca non è solo la mera costruzione di una  vasca per imbarcazioni di standard europei di V classe, ma coincide con  la prima bonifica pubblica di un'area contaminata del Sito di Interesse  Nazionale; ed è anche la realizzazione della diga definitiva che  sostiene i laghi di Mantova, prima affidata ad un argine provvisorio.



Comunicati Stampa
Data 22-08-2018
Ora 15:31
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Nuova conca di Valdaro, i vantaggi per le imprese e per il territorio
Descrizione

Sabato 8 settembre verrà inaugurata la nuova conca di Valdaro, un'opera  senza dubbio unica nel contesto delle infrastrutture mantovane destinate  alla mobilità di merci e persone. Grazie ad essa Mantova sarà  direttamente collegata al mare: la conca, insieme all'idrovia  Fissero-Tartaro, consentirà, infatti, di realizzare il sogno di  raggiungere l'Adriatico in ogni periodo dell'anno indipendentemente dal  livello idrometrica del Po.

 A beneficiare dell'opera saranno, in primo luogo, le aziende virgiliane  che per la scarsità di acqua nel Po, in questo periodo, si sono trovate  nell'impossibilità di trasportare i propri prodotti utilizzando le vie  d'acqua esistenti e che, proprio per questo motivo hanno chiesto ed  ottenuto, ancora prima dell'inaugurazione della conca, di poterla  utilizzare.

 Anche le imprese che operano nel turismo ne trarranno significativi  vantaggi in quanto nei mesi estivi, storicamente caratterizzati dai  bassi livelli delle acque, le navi da crociera provenienti da Venezia  potranno attraccare a Mantova. Per il 2019, infatti, sono già  programmate soste di grandi imbarcazioni che porteranno un nuovo tipo di  turismo mai visto prima sui laghi virgiliani.

 La realizzazione della conca, la cui gestazione è durata oltre trenta  anni, è il risultato di un'intesa tra Regione Lombardia, A.I.Po e  Provincia di Mantova e rappresenta, soprattutto, un'importante conquista  ambientale e tecnica.

 Ambientale perché la collocazione dell'opera è stata reputata da tutti  i livelli Istituzionali ottimale: rispetta i delicati equilibri  ambientali  della Vallazza, area che si estende immediatamente a monte  della conca di Valdaro, e che non è solo un parco naturale, ma è pure un  Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, fra le aree  umide più importanti in Europa. Questa stessa area della Vallazza  sarebbe scomparsa se si fosse dato corso al progetto iniziale del  Magistrato Acque, che prevedeva di abbassare tutta la Vallazza alla  stessa quota del Fissero (12,50). Scongiurato tutto ciò , nel frattempo  la conca di Diga Masetti, che doveva eliminare il dislivello fra la  Vallazza mai abbassata e i laghi di Mantova, era già stata costruita.

 Ora, l'unico modo per ridare senso alla già costruita conca di Diga  Masetti era quello di realizzare il prolungamento dell'idrovia  Fissero/Tartaro in parallelo alla gronda sinistra, internamente alla  Vallazza, ma questo comportava un'opera faraonica, fortemente invasiva,  dagli alti costi realizzativi, prima per bonificare e poi per costruire  diaframmi e argini. L'idea fu poi bocciata dallo stesso Ministero  dell'ambiente.

 Con la nuova conca, il naviglio commerciale proseguirà dal Fissero  direttamente in Vallazza dove si trovano le principali darsene  industriali che prima potevano essere raggiunte esclusivamente navigando  il Mincio da Governolo fino alla Vallazza. Questo tratto di fiume si  caratterizza per la sua sezione stretta e per il tracciato meandriforme,  ormai decisamente incompatibile con i convogli a spinta della moderna  navigazione.  Con la conca non sarà più necessario spendere risorse per  chiudere foce Mincio con una tura mobile durante le magre estive del Po,  operazione che veniva effettuata annualmente per garantire i tiranti  d'acqua indispensabili ai trasporti eccezionali. Tale traffico  particolare, con la nuova conca di Valdaro, si è spostato interamente  sull'idrovia Fissero - Tartaro, bypassando ogni criticità legata alla  navigazione del Po e del Mincio.

 Non va dimenticato che la conca non è solo la mera costruzione di una  vasca per imbarcazioni di standard europei di V classe, ma coincide con  la prima bonifica pubblica di un'area contaminata del Sito di Interesse  Nazionale; ed è anche la realizzazione della diga definitiva che  sostiene i laghi di Mantova, prima affidata ad un argine provvisorio.



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