Reato di omicidio stradale, Provincia e Comuni: "Bene la legge, ma occorrono più risorse per le manutenzioni"

Un documento unitario sottoscritto da Provincia e Comuni mantovani da sottoporre al Prefetto di Mantova Carla Concarilli, al Ministro dell'Interno, all'Anci e all'Upi per richiamare l'attenzione sulla Legge n.41/2016 che ha introdotto il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali.Il Legislatore, ha infatti riconosciuto che in alcuni casi il gestore della strada, Comune, Provincia o Regione, risponde dell'incidente e si fa carico delle eventuali responsabilità, anche penali.

Una norma che gli amministratori locali virgiliani, riuniti oggi a Palazzo di Bagno su invito del presidente della Provincia che ha colto il disagio e le preoccupazioni di tanti primi cittadini, non contestano, anzi, però giudicano almeno incongruente. "Per non incappare in condanne in caso di incidente stradale provocato da cattiva o mancata manutenzione della strada, dobbiamo anche essere nella condizione di poter effettuare gli interventi necessari per garantire un transito in sicurezza da parte di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni" è il messaggio uscito oggi.
Tradotto: per avere strade sicure, occorrono anche adeguate risorse che oggi spesso non ci sono.
L'ente di Palazzo di Bagno quest'anno dovrebbe riuscire a cantierare interventi di manutenzione per 6-7 milioni di euro, cifra molto più consistente rispetto a quella di solito destinata per le manutenzioni: questo è dovuto al fatto che negli ultimi mesi si sono concretizzate una serie di alienazioni di beni della Provincia. Altrimenti l'amministrazione di via Principe Amedeo non sarebbe stata in grado di far fronte alla mole di richieste di interventi di rifacimento di metri e metri di manto stradale gravemente usurato. Il problema è sempre quello delle risorse: patto di stabilità e prelievo straordinario dello Stato sulle entrate proprie delle Province, di fatto impediscono di effettuare le normali riasfaltature.
E la situazione è analoga anche per i Comuni: "la Legge è buona - hanno ripetuto i sindaci presenti - ma  ci devono dare gli stanziamenti per fare le manutenzioni. Altrimenti saremo costretti a tagliare in altri settori come cultura, istruzione e servizi sociali".
Le prossime mosse degli enti mantovani dovrebbero quindi essere la stesura di un documento da sottoporre in primis  al Prefetto di Mantova e poi al Ministero dell'Interno e alle realtà che a livello nazionale riuniscono e rappresentano Comuni e Province, Anci e Upi.
 
   
Comunicati Stampa
Data 18-05-2016
Ora 16:50
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo Reato di omicidio stradale, Provincia e Comuni: "Bene la legge, ma occorrono più risorse per le manutenzioni"
Descrizione

Un documento unitario sottoscritto da Provincia e Comuni mantovani da sottoporre al Prefetto di Mantova Carla Concarilli, al Ministro dell'Interno, all'Anci e all'Upi per richiamare l'attenzione sulla Legge n.41/2016 che ha introdotto il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali.Il Legislatore, ha infatti riconosciuto che in alcuni casi il gestore della strada, Comune, Provincia o Regione, risponde dell'incidente e si fa carico delle eventuali responsabilità, anche penali.

Una norma che gli amministratori locali virgiliani, riuniti oggi a Palazzo di Bagno su invito del presidente della Provincia che ha colto il disagio e le preoccupazioni di tanti primi cittadini, non contestano, anzi, però giudicano almeno incongruente. "Per non incappare in condanne in caso di incidente stradale provocato da cattiva o mancata manutenzione della strada, dobbiamo anche essere nella condizione di poter effettuare gli interventi necessari per garantire un transito in sicurezza da parte di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni" è il messaggio uscito oggi.
Tradotto: per avere strade sicure, occorrono anche adeguate risorse che oggi spesso non ci sono.
L'ente di Palazzo di Bagno quest'anno dovrebbe riuscire a cantierare interventi di manutenzione per 6-7 milioni di euro, cifra molto più consistente rispetto a quella di solito destinata per le manutenzioni: questo è dovuto al fatto che negli ultimi mesi si sono concretizzate una serie di alienazioni di beni della Provincia. Altrimenti l'amministrazione di via Principe Amedeo non sarebbe stata in grado di far fronte alla mole di richieste di interventi di rifacimento di metri e metri di manto stradale gravemente usurato. Il problema è sempre quello delle risorse: patto di stabilità e prelievo straordinario dello Stato sulle entrate proprie delle Province, di fatto impediscono di effettuare le normali riasfaltature.
E la situazione è analoga anche per i Comuni: "la Legge è buona - hanno ripetuto i sindaci presenti - ma  ci devono dare gli stanziamenti per fare le manutenzioni. Altrimenti saremo costretti a tagliare in altri settori come cultura, istruzione e servizi sociali".
Le prossime mosse degli enti mantovani dovrebbero quindi essere la stesura di un documento da sottoporre in primis  al Prefetto di Mantova e poi al Ministero dell'Interno e alle realtà che a livello nazionale riuniscono e rappresentano Comuni e Province, Anci e Upi.
 
   
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