In due anni accolti 102 richiedenti asilo o rifugiati

Grazie al Sistema Sprar attivato nel mantovano dalla Provincia
Ci sono anche 16 minorenni non accompagnati tra i 102 richiedenti asilo o rifugiati, provenienti da 18 paesi diversi, accolti nel mantovano grazie al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), attivato dalla Provincia di Mantova.
Il Servizio Sprar, partito nella primavera di due anni fa e operativo dal mese di giugno del 2014, ha dato ospitalità a persone provenienti da Libia, Somalia, Afghanistan, Siria, Iran, Gambia, Mali, Sierra Leone, Bangladesh,Togo, Costa d'Avorio, Congo, Nigeria, Guinea, Eritrea, Senegal, Pakistan ed Etiopia.
I servizi promossi hanno l'obiettivo principale di tutelare il diritto della protezione individuale del rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra del 1951.
"Il bilancio di questa esperienza è molto positivo - commenta l'assessore provinciale alle Politiche di Coesione sociale e Pari Opportunità Elena Magri - soprattutto per quanto riguarda la riattivazione della capacità d'autonomia degli accolti. Un risultato ottenuto fornendo servizi molto seri oltre che a riconoscere pienamente la dignità di queste persone".   
Fondamentale nel percorso del Sistema di protezione sono la tutela legale, il potenziamento  dell'autonomia e l'integrazione nel nostro territorio. Azioni rese possibili  attraverso il lavoro continuo della rete territoriale costituita dagli Enti locali partner del progetto (Castiglione delle Stiviere, Medole, Guidizzolo, Castel Goffredo, San Giorgio, Porto Mantovano e Curtatone), dalle associazioni del territorio, dalle imprese e da tanti singoli cittadini che hanno collaborato. Le azioni quotidiane hanno riguardato l'accoglienza materiale, l'alfabetizzazione, la mediazione linguistico-culturale, il sostegno psicologico, l'affido familiare e l'orientamento e accompagnamento personalizzato secondo le specifiche necessità e propensioni individuali dei rifugiati.
Tra le finalità del progetto c'è l'acquisizione di strumenti per il raggiungimento dell'autonomia lavorativa dei richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale accolti.
La collaborazione di alcuni  degli enti partner come la Cooperativa Il Giardino dei Viandanti, l'azienda speciale della Provincia ForMa e l'Associazione San Martino, ha consentito la programmazione di una serie di corsi di formazione professionale accreditati da Regione Lombardia. L'intento è stato quello di coniugare la necessità di acquisizione di autonomia lavorativa ed economica, con il potenziamento della conoscenza della lingua italiana, il riconoscimento e il potenziamento delle esperienze pregresse, l'insediamento territoriale e la spendibilità sul territorio delle competenze professionali possedute. Ci si è avvalsi pertanto della collaborazione di operatori per la stesura dei curricula, di facilitatori linguistici per l'accompagnamento e il tutoraggio ai contenuti di apprendimento, di insegnanti specializzati in materia e di esperti del settore. Gli ultimi corsi programmati  riguardano il semestre gennaio-giugno 2016 (informatica di base, utilizzo di muletti/carrelli elevatori, normativa sull'igiene alimentare e sicurezza sul lavoro, gestione di un magazzino, ricerca attiva del lavoro, ecc. ecc.).
La programmazione di corsi di formazione professionale è parte integrante della totalità della programmazione svolta all'interno del progetto SPRAR, che prevede poi un'esperienza formativa sul campo, tramite l'attivazione di specifici tirocini formativi.
 
 
Comunicati Stampa
Data 02-02-2016
Ora 11:06
Rubrica
per il cittadino
per enti ed imprese
Titolo In due anni accolti 102 richiedenti asilo o rifugiati
Descrizione breve Grazie al Sistema Sprar attivato nel mantovano dalla Provincia
Descrizione
Ci sono anche 16 minorenni non accompagnati tra i 102 richiedenti asilo o rifugiati, provenienti da 18 paesi diversi, accolti nel mantovano grazie al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar), attivato dalla Provincia di Mantova.
Il Servizio Sprar, partito nella primavera di due anni fa e operativo dal mese di giugno del 2014, ha dato ospitalità a persone provenienti da Libia, Somalia, Afghanistan, Siria, Iran, Gambia, Mali, Sierra Leone, Bangladesh,Togo, Costa d'Avorio, Congo, Nigeria, Guinea, Eritrea, Senegal, Pakistan ed Etiopia.
I servizi promossi hanno l'obiettivo principale di tutelare il diritto della protezione individuale del rifugiato secondo la Convenzione di Ginevra del 1951.
"Il bilancio di questa esperienza è molto positivo - commenta l'assessore provinciale alle Politiche di Coesione sociale e Pari Opportunità Elena Magri - soprattutto per quanto riguarda la riattivazione della capacità d'autonomia degli accolti. Un risultato ottenuto fornendo servizi molto seri oltre che a riconoscere pienamente la dignità di queste persone".   
Fondamentale nel percorso del Sistema di protezione sono la tutela legale, il potenziamento  dell'autonomia e l'integrazione nel nostro territorio. Azioni rese possibili  attraverso il lavoro continuo della rete territoriale costituita dagli Enti locali partner del progetto (Castiglione delle Stiviere, Medole, Guidizzolo, Castel Goffredo, San Giorgio, Porto Mantovano e Curtatone), dalle associazioni del territorio, dalle imprese e da tanti singoli cittadini che hanno collaborato. Le azioni quotidiane hanno riguardato l'accoglienza materiale, l'alfabetizzazione, la mediazione linguistico-culturale, il sostegno psicologico, l'affido familiare e l'orientamento e accompagnamento personalizzato secondo le specifiche necessità e propensioni individuali dei rifugiati.
Tra le finalità del progetto c'è l'acquisizione di strumenti per il raggiungimento dell'autonomia lavorativa dei richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale accolti.
La collaborazione di alcuni  degli enti partner come la Cooperativa Il Giardino dei Viandanti, l'azienda speciale della Provincia ForMa e l'Associazione San Martino, ha consentito la programmazione di una serie di corsi di formazione professionale accreditati da Regione Lombardia. L'intento è stato quello di coniugare la necessità di acquisizione di autonomia lavorativa ed economica, con il potenziamento della conoscenza della lingua italiana, il riconoscimento e il potenziamento delle esperienze pregresse, l'insediamento territoriale e la spendibilità sul territorio delle competenze professionali possedute. Ci si è avvalsi pertanto della collaborazione di operatori per la stesura dei curricula, di facilitatori linguistici per l'accompagnamento e il tutoraggio ai contenuti di apprendimento, di insegnanti specializzati in materia e di esperti del settore. Gli ultimi corsi programmati  riguardano il semestre gennaio-giugno 2016 (informatica di base, utilizzo di muletti/carrelli elevatori, normativa sull'igiene alimentare e sicurezza sul lavoro, gestione di un magazzino, ricerca attiva del lavoro, ecc. ecc.).
La programmazione di corsi di formazione professionale è parte integrante della totalità della programmazione svolta all'interno del progetto SPRAR, che prevede poi un'esperienza formativa sul campo, tramite l'attivazione di specifici tirocini formativi.
 
 
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