Quando rivolgersi alla Consigliera di Parità

Nella lotta alle discriminazioni, la figura della Consigliera di Parità offre un punto di riferimento alle lavoratrici e ai lavoratori vittima di comportamenti discriminatori sul luogo di lavoro e crea un collegamento tra gli organi istituzionali posti a tutela delle donne e delle lavoratrici stesse.

E' opportuno rivolgersi alla Consigliera di Parità qualora si sia subita una discriminazione basata sul sesso:

- nell'accesso al lavoro
- nell'accesso ai corsi di formazione
- nella carriera
- nel livello di retribuzione
- in relazione alla maternità e al lavoro (ad es. licenziamento)
- al rientro dalla maternità per le richieste di congedi parentali

La Consigliera di Parità è un punto di riferimento anche per:

aziende che vogliono

- valorizzare la presenza femminile nell'azienda
- contrastare in modo efficace le discriminazioni in base al sesso
- accedere ai finanziamenti previsti per l'introduzione di azioni positive a favore delle pari opportunità tra donne e uomini
- presentare progetti sulla riorganizzazione aziendale e sulla flessibilità (telelavoro, job sharing, part - time, ecc. ecc.)

enti che vogliono

- costituire il Comitato Pari Opportunità dell'ente o integrare le pari opportunità nelle politiche dell'ente
- presentare il Piano triennale di Azioni Positive
- favorire l'uguaglianza tra uomo e donna nel lavoro
- migliorare la presenza femminile nell'ente e favorire i processi di carriera alle donne
-  contrastare in modo efficace le discriminazioni in base al sesso